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Elvis Perkins live a King Kong

Giovedì 29 ottobre 2015


Sembra un nome d’arte e invece Elvis Perkins, ospite della diretta del 29 ottobre, è proprio il figlio di Anthony Perkins, il volto di “Psycho”, morto di Aids nel 1992.
La madre di Elvis, Berry Berenson era una fotografa, lavorava per riviste come “Life” e “Vogue” e quel tragico 11 settembre si trovava a bordo dell’aereo che si schiantò per primo contro la Torre Nord del World Trade Center. Ecco perché la musica per Elvis Perkins rappresenta la forma più intimista di riscatto dal dolore.

Dopo un silenzio di sei anni, Elvis Perkins torna con il suo terzo lavoro discografico, “I Aubade”, un album a tratti ovattato e malinconico, suonato e prodotto quasi interamente da solo, con un registratore a quattro tracce, l’intimità della sua casa a New York e un viaggio che l’ha portato da Hudson a Dallas a Los Angeles. 

Tredici canzoni di speranza e di attesa, sognando il sorgere di una nuova alba. “Un inno alla riscoperta delle leggi naturali del vivere, ai tempi dilatati dell’attesa – ha detto Perkins. Aubade è una parola francese, è il contrario di una serenata, una canzone da eseguire all’alba, ma quel pronome personale «I» messo lì davanti e il suono della pronuncia fa piuttosto pensare a «obeyed», voce del verbo «ubbidire».
Questa assonanza mi ha indotto a considerare a chi e a che cosa ho obbedito, invece che alla legge naturale e a quella sovrannaturale”.

Elvis Perkins è in Italia già da qualche giorno per alcuni concerti, probabilmente alla ricerca delle sue origini (la sua bisnonna, Elsa Schiaparelli, era una famosa stilista). Prossime date: 31 Ottobre al Circolo Mame di Padova, il 14 novembre al covo Club di Bologna, il 15 al Biko di Milano.


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