Quando io canto
Il postino in bicicletta che pedala in tutta fretta ora deve rallentare per lasciare attraversare il meccanico distratto che canticchia come un matto…
E al meccanico che canta con passione il postino ruba svelto la canzone:
"Quando io canto, non mi stanco e canto tanto… No, non mi stanco, canto tanto, sì ma quanto? Quando io canto poi m'incanto e perdo il conto… Ma quel che conta è che a cantare sono pronto!".
La fornaia fa una torta e il postino sulla porta canticchiando dolcemente, porta un telegramma urgente poi sorride e corre via tutto pieno di allegria.
Ai clienti, insieme al pane e alla farina… la fornaia offrirà una canzoncina: |
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"Quando io canto, non mi stanco e canto tanto… No, non mi stanco, canto tanto, sì ma quanto? Quando io canto poi m'incanto e perdo il conto… Ma quel che conta è che a cantare sono pronto!".
Il meccanico e il postino la fornaia e l'imbianchino la pittrice e il professore, l'ingegnere e il muratore, la maestra e l'operaio la tassista e il verduraio...
Chi sarà stato a cominciare non si sa... Ma sta cantando tutta quanta la città!
"Quando io canto, non mi stanco e canto tanto… No, non mi stanco, canto tanto, sì ma quanto? Quando io canto poi m'incanto e perdo il conto… Ma quel che conta è che a cantare sono pronto!
Ma quel che conta è che a cantare sono pronto!". |
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