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La conversione ecologica

Recensione - Le novità editoriali

La conversione ecologica guido viale ambiente economia produzione riciclo risparmio energia locale

di Guido Viale
Editore: Nda Press

Conosciamo Massimo Roccaforte, una delle menti del bel progetto Nda Press, come uno che va dritto al sodo. Infatti i titoli in catalogo di questa piccola ma agguerrita casa editrice si segnalano come puntuali testi di denuncia sociale. Non fa eccezione il nuovo libro di Guido Viale, che raccoglie articoli in gran parte pubblicati sul quotidiano Il Manifesto. Di questo autore a suo tempo avevamo apprezzato un’interessante pubblicazione sul’68 (edita dallo stesso marchio) una volta tanto lontana da qualsiasi tentazione retorica.
Uno stile privo di compromessi – elemento che lo avvicina alla tradizione giornalistica anglosassone, piuttosto che a quella italiana – lo ritroviamo in questo lavoro; dove Viale prende di mira i problemi ambientali e in fondo l’incapacità della nostra società, supposto esista l’intenzione, ad affrontali seriamente. Intanto l’incidente alla centrale di Fukushima ha riaperto il dibattito sull’energia; con nuovi dubbi che si aggiungono alla domanda di fondo se sia possibile ridurre o meno la dipendenza dal nucleare e dal petrolio, mentre quattro progetti tendono a dimostrare come le fonti rinnovabili siano un’alternativa concreta.
Per esempio a partire dal 2012 la costruzione di una centrale idroeolica consentirà all’isola di El Hierro, nelle Canarie, di produrre l’energia solo dall’acqua e dal vento. Sempre in Spagna, su iniziativa del suo Sindaco, la cittadina di Rivas Vaciamadrid, a pochi chilometri dalla capitale, ha installato pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici del comune; intanto che l’amministrazione è impegnata in un lavoro di persuasione per convertire gli abitanti al solare. In Svezia nella città di Växjö, immersa nella foresta nella parte meridionale del paese, hanno stabiito entro il 2030 di rinunciare al carbone e al petrolio producendo energia con gli scarti dell’industria del legno, mentre il biogas prenderà il posto della benzina. In Francia invece, nella cittadina di Rochefort, la sfida dell’energia non riguarda solo la ricerca di fonti rinnovabili. Il controllo dei consumi ha fatto risparmiare 12 milioni di euro al comune, dimostrando così l’importanza di ridurli e di razionalizzarli. Si tratta di episodi tratti dalla cronaca di queste settimane.
Di fatto Viale mette al centro dei suoi scritti la crisi economica e ambientale, invocando tuttavia un’utopia necessaria ad un radicale cambiamento di rotta. Affronta i temi dell’energia, delle fonti rinnovabili, del risparmio, dell’agricoltura, dell’alimentazione del territorio, della ricostruzione, inserendoli in un progetto rivoluzionario finalizzato a mutare lo stato di cose esistente. L’autore individua persino i possibili interlocutori della riconversione ecologica; scrivendo come lavoro e ambiente, pure sulla scorta di una valorizzazione dei saperi, non siano incompatibili. Piuttosto secondo la sua tesi è giunto il momento di una netta rimessa in discussione, attraverso la modifica dei linguaggi e degli obiettivi; sia da parte di quelli che pensano il modello dell’auto sia arrivato al capolinea, e sia da parte di quelli che quel modello lo alimentano con il loro lavoro e la loro fatica.


A cura di Vittorio Castelnuovo
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