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Millepagine ha incontrato il poliedrico personaggio, che nella sua lunga, multiforme e controversa carriera ha impersonato svariati ruoli: giornalista, conduttore televisivo, autore televisivo, sceneggiatore, regista e attore.
Dopo una lunga assenza, Costanzo è recentemente tornato a condurre programmi Rai: "Memorie dal bianco e nero" in collaborazione con Enrico Vaime, e "Bontà sua".

Maurizio Costanzo è colui che introdusse il talk-show nella televisione italiana. Il primo esempio fu Bontà loro (1976-1978). La nuova esperienza in un genere allora agli albori continuò con Acquario (1978-1979), Grand'Italia (1979-1980) e Fascination (1984). A questi programmi seguì il suo spettacolo televisivo più famoso e longevo, il Maurizio Costanzo Show (1982-2009), registrato al Teatro Parioli di Roma, di cui Costanzo è stato per anni anche direttore artistico.

In questa intervista curata da Vittorio Castelnuovo, Maurizio Costanzo parla, tra le altre cose, del suo ritorno in Rai, dello stato del servizio pubblico, della nuova giovinezza della tv generalista, di Flaiano e dei vecchi tempi, dei gusti del pubblico, dell'auditel, della cultura in tv e dell'impossibilità di sovvertire l'ordine delle cose.