In evidenza

Giorgio Faletti

Chi è Gino per Giorgio Faletti?

"Gino è la parte buona e sana dell'idealismo, con quel pizzico di consapevole utopismo che ha la capacità di renderlo eroico. Gino non è un uomo dai gesti eclatanti, il suo è un eroismo fatto di silenzio e di fatica. La sua forza è rappresentata proprio da questa misura, da un temperamento diviso fra cuore e cervello, senza dimenticare quel briciolo di cultura che accresce per passione.

Paragonandolo ai tempi moderni lo possiamo definire una specie di Clint Eastwood in "Gran Torino" senza l'oppressiva componente misantropa. Gino sa che risolvere i problemi non è facile, anzi è un'impresa disperata, ma la delusione che deriverebbe dal non provarci sarebbe molto più grande di un eventuale fallimento".

Come ricorda Giorgio Faletti gli "anni di piombo"?

"Gli anni di piombo li ho vissuti e costeggiati. Nel '76 sono arrivato a Milano dove ho iniziato a fare cabaret, ottenendo i primi successi e un poco di notorietà fra gli addetti ai lavori. Ciò mi ha creato una certa euforia che si è riflettuta in una forma di impermeabilità inconscia nei confronti di quello che stava accadendo intorno a me. A Milano c'era paura, tensione, la città stava cambiando. Io avvertivo che la socializzazione istintiva tra le persone stava scomparendo. Certe cose erano sulla pelle di tutti: ferimenti, agguati, uccisioni, con il culmine dell'omicidio di Aldo Moro, che ha diviso il mondo tra il prima e il dopo. Un assassinio che ha rivelato da un lato quanto fosse senza pietà la ragione di stato e, dall'altro, l'inadeguatezza di una classe politica che aveva i mezzi ideologici per combattere il terrorismo ma non quelli pratici, preparata sul piano strategico ma con gravi lacune su quello tattico.

Oggi le Br appartengono all'immaginario collettivo come qualcosa che ha caratterizzato un'epoca ma, nonostante tutto, non sono riuscite a diventare epopea, qualsiasi tentativo di connotazione eroica dei brigatisti è da considerarsi improponibile. Dunque credo che quell'esperienza possa considerarsi fallita".

Rai.it

Siti Rai online: 847