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Almanacco in musica

anniversari e ricorrenze dell'11 gennaio - in onda alle ore 8,00

Almanacco in musicaPoliedrica figura di musicista, Giovanni Benedetto Platti (Venezia o Padova, 9 luglio 1692/97 - Würzburg, 11 gennaio 1763) fu compositore, cantante, clavicembalista, violinista, oboista e violoncellista; dopo gli studi veneziani si trasferì in Germania dove servì il vescovo di Schönborn, sposò una cantante e rimase fino alla morte, dedicando una parte della sua attività all'insegnamento del canto.

Ai chiari influssi di Corelli Vivaldi Bach e la scuola napoletana, Platti unisce una personale nota di valida sintesi formale; autore di concerti e sonate per organici vari oltre che di un'opera, un oratorio e musica sacra, questo pur non celeberrimo musicista è considerato dagli studiosi una figura chiave nello sviluppo della sonata, soprattutto per il suo ruolo nella trasformazione dalla forma sonatistica barocca a quella classica.

Giovanni Benedetto Platti - Sonata per cembalo in sol mag op. 4 n. 3

Dopo aver sentito cantare Domenico Cimarosa (Aversa, 17 dicembre 1749 - Venezia, 11 gennaio 1801) Caterina II di Russia lo volle alla sua corte, e così l'umile orfano campano, allievo di Piccinni e in cerca di fortuna, si trovò maestro di cappella nonché tutore musicale dei nipoti della zarina.

Lasciata la Russia Cimarosa trovò in Austria una accoglienza ancora migliore, e per la corte di Vienna egli compose la sua opera principale, Il Matrimonio segreto", replicata poi per ben 110 volte in cinque mesi al suo arrivo nei teatri partenopei.

Ardente rivoluzionario, Cimarosa scontò col carcere la sua adesione alla Repubblica Partenopea; musicista molto apprezzato in Italia e in tutt'Europa, i suoi resti sono andati perduti ma di lui rimane come significativo omaggio il busto marmoreo di Antonio Canova, conservato nei Musei Capitolini.

Domenico Cimarosa - Quartetto n. 1 in re mag per fl e archi

Riconosciuto in patria come uno dei musicisti più importanti del XIX secolo accanto a Grieg, il norvegese Christian Sinding (Konigsberg, 11 gennaio 1856 - Oslo, 3 dicembre 1941) viene oggi ricordato soprattutto per alcune composizioni cameristiche come il suoMormorio di primavera per pianoforte, che alla fine degli anni '90 si diffuse anche in molte trascrizioni.

Christian Sinding- Mormorio di primavera per pf in re bem mag op. 32 n. 3 / Suite in la min per vl e orch op. 10 "In Alten Stil"

Introdotto all'età di 8 anni allo studio del pianoforte e dell'organo, a questo secondo strumento Maurice Duruflé (Louviers, 11 gennaio 1902 - Parigi, 16 giugno 1986) dedicò gran parte della sua attività compositiva, didattica e di ricerca; oltre a numerose composizioni originali, sono sue le molto apprezzate ricostruzioni delle improvvisazioni organistiche di Vierne e Tournemire e le numerosissime esecuzioni sul grande strumento della chiesa parigina di Saint Etienne-du-Mont.

La musica sacra costituisce una gran parte della produzione di Duruflé: oltre alla musica strumentale, si ricordano la sua "Messa Cum Jubilo" per coro maschile all'unisono e organo e la "Messa da Requiem", eseguita in occasione delle sue esequie nel 1986.

In mancanza di un approccio diretto alle originarie fonti gregoriane, le elaborazioni polifoniche di Duruflé offrono un validissimo strumento per conoscere quel materiale sonoro ricchissimo e sempre vivo, elaborato - anzi rivissuto dal musicista con la sensibilità del nostro tempo.

Maurice Duruflé - Quattro mottetti su temi gregoriani per coro a cappella op. 10

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