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Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

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    • Regione: Veneto
    • Provincia: Belluno
    • Comuni: 15
    • Estensione: 31.117
    • Istituzione: DM del 20 aprile 1990
    • Ente gestore: Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

    Quello delle Dolomiti Bellunesi è uno splendido complesso montuoso, salvato a fatica dal turismo di massa che si estende tra la Valle del Cismon e quella del Piave con escursioni altimetriche che vanno dai 400 ai 2.565 metri del Monte Schiara. Ledolomie di questi massicci montuosi sono divenute celebri per la loro speciale colorazione grigio-biancastra che le differenzia da quelle del Trentino Alto Adige. Grazie al paesaggio lunare cui queste pareti di roccia danno origine, le Dolomiti Bellunesi sono conosciute anche come Monti Pallidi. Per la grande variabilità climatica, morfologica e di esposizione la vegetazione di queste montagne è assai varia. Nella fascia submontana domina il bosco di latifoglie, con rovere, carpino nero e ornello. Dai 90 metri inizia la faggeta, con abete binaco, tasso, acero, tiglio e betulla, seguita dalla fascia a conifere, composta prevalentemente da abete rosso, pino nero e larice.

    Oltre il limite della vegetazione arborea si trova la caratteristica fascia di arbusti contorti, quindi i pascoli alpini. Uno dei maggiori fattori per l’istituzione del parco è stata la ricchezza floristica di questo territorio: presente la campanula del Moretti, la speronella alpina, il giglio della Carniola, la primula orecchia d’orso,la selce penna di struzzo e il semprevivo delle Dolomiti. A questo proposito sono da ricordare le “buse”, piani carsici circondati da ripide pareti rocciose che d’estate divenano teatro di spettacolari fioriture.

    La maturità dei boschi e la ricchezza di ambienti permette inoltre la presenza nel parco di tutta la tipica fauna alpina, esclusi lupi e stambecchi. Documentato anche un certo numero di avvistamenti della lince. Vivono qui anche il camoscio, il capriolo e il cervo, oltre al daino, il muflone, la civetta nana assieme a numerosi altri rapaci, tre delle quattro specie di vipera presente in Italia: vipera comune, marasso e vipera dal corno. Le principali tracce lasciate dall’uomo all’interno del Parco sono costituite da antiche malghe e casere, dalla fortificazioni e dalla fitta rete di mulattiere militari costruite durante la prima guerra mondiale.

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