Le figlie di Loth

Carlo Carrà

Le figlie di Loth

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Opera commentata da

Ada Masoera

Scheda

Descrizione dell'opera

Carlo Carrà, Le figlie di Loth (1919), olio su tela, cm. 111 x 80, MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.

In questo dipinto è possibile riconoscere gran parte degli spunti stilistici che hanno segnato il lavoro di Carrà in anni decisamente cruciali per la sua carriera. Lontanissima dal dinamismo euforico della trascorsa stagione futurista, l'opera rivela in questo episodio biblico i caratteri evidenti dell'esperienza metafisica e il ritorno dell'attenzione alla tradizione classica italiana. Il soggetto, di per sé scabroso e tradizionalmente interpretato all’insegna della sensualità, è sintetizzato in un'immagine immersa in un'atmosfera carica di sospensione atemporale ed enigmatica. Le figure e il paesaggio ricalcano modelli tratti dalla pittura dei maestri medievali e rinascimentali, cari al pittore e alla poetica del ritorno all'ordine promossa nelle pagine dell'allora neonata rivista “Valori Plastici”. 

Bibliografia

- A. Monferini (a cura di), Carlo Carrà 1881-1966, catalogo della mostra (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, dicembre 1994 - febbraio 1995), Milano 1994.

- M. Cristina Bandera (a cura di), Carrà, catalogo della mostra (Alba, Fondaz. Ferrero, 2012 - 2013), Milano 2012.

- P. Baldacci (a cura di), De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie, catalogo della mostra (Ferrara, Palazzo dei Diamanti,  novembre 2015 - febbraio 2016), Ferrara, 2015.