Fuori orario

Dal 15 al 21 gennaio 2017

In onda dal 15 al 21 gennaio 2017

Domenica 15 gennaio 2017 RAI3 dalle 2.20 alle 6.00 (220’)

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

 

LA FARFALLA E IL CAMALEONTE
(sogni di metamorfosi e racconti di commutazioni) 2

a cura di Fulvio Baglivi

con i film

 

IL SETTIMO COMPAGNO DI VIAGGIO 84’
(Sed'moj sputnik, Urss 1967, b/n, v.o. sott. it. )
di Aleksej German e Grigorij Aronov
con Andrej Popov, Aleksandr Anisimov, Georgiy Shtil

Opera prima di Aleksej German, tratto da un romanzo di Boris Lavrenyov. Ambientato a San Pietroburgo nel periodo immediatamente alla rivoluzione di ottobre del '17. Il generale Adamov è stato avvocato nell'esercito dello Zar e professore in legge all'accademia militare prima della rivoluzione sovietica. Nella primavera del 1918 fu arrestato in base false accuse e privato di tutti i suoi beni. Durante gli anni turbolenti della rivoluzione fa in modo di mettere a frutto tutta la sua esperienza per provare la propria innocenza. Rilasciato di prigione dopo che i capi d'accusa sono caduti, diventa un uomo libero, ma la realtà attorno a lui è cambiata, e il suo adattamento alla vita post-rivoluzionaria non è semplice.

 

SATANTANGO (seconda parte) 
(Id., Ungheria, 1993,b/n, v.o. sott.it.)
Regia: Bela Tarr
Interpreti: Miklos B. Szekely, Janos Derzsi, Putyi Horvath, Mihaly Vig

Dal romanzo omonimo dello scrittore ungherese László Krasznahorkai, lo stesso autore di Kharozat (1988), Sátántangó è la storia del collasso di una fattoria collettiva al tramonto del comunismo gelido sovietico, del desiderio di abbandonare quel luogo e la propria condizione, dell’attesa di un futuro migliore. La danza di questa umanità disperata si avvita intorno alla figura di Irimias, figuro sparito da due anni il cui ritorno, all’inizio solo vociferato, segna il ripetersi degli inganni e dello sfruttamento ai danni della comunità.

 

 

Venerdì 20 gennaio 2016 RAI3 dalle 01.50 alle 6.00 (250’)

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

LA FARFALLA E IL CAMALEONTE
(sogni di metamorfosi e racconti di commutazioni) 3

a cura di Fulvio Baglivi

con i film

 

FAUST              
(id., Russia, 2011, col., 162’. v.it.)
Regia: Aleksandr Sokurov
Con: Johannes Zeiler, Anton Adasinskij, Isolda Dychauk, Georg Friedrich, Hanna Schygulla

Leone d’oro a Venezia nel 2011, il film completa la “tetralogia del potere” dopo i precedenti Moloch (1999), Taurus (2000) e Il Sole (2005). Non è un adattamento della tragedia di Goethe nel senso tradizionale, ma “una lettura di ciò che rimane tra le righe”. Il Faust di Sokurov è un anonimo guidato da istinti semplici: fame, avidità, lussuria. Progetti sconvolgenti nascono nello spazio angusto e ristretto dove si affaccenda nella vita quotidiana, in uno stato di patologica infelicità. E’ un pensatore, un veicolo d’ idee, un trasmettitore di parole che lancia la sua sfida: “Perché rimanere nel presente se si può andare oltre”? Spingersi sempre più in là senza rendersi conto che il tempo si è fermato. “Il Faust di Goethe è un’opera terrificante per la sua chiarezza, la sua preveggenza. Leggendolo si prova un fremito, è un’opera che sicuramente mi genera una certa angoscia. Il film è l’opera di un regista russo, non tedesco, il mio Faust è più oscuro, più buio di quello di Goethe. Io lo vedo vicino a un personaggio di Gogol. Nel libro Faust è un mito, una “fabbrica” di pensiero che “produce” senza mai smettere, nel film invece lo vediamo mangiare, bere, muoversi, vivere. Per poterlo vedere, per poterlo immaginare realmente, diventa determinante parlare del corpo. Si tratta sempre e ancora del discorso del corpo. Il pensiero da solo non esiste, esiste anche il corpo, e in questo caso particolare ciò significa dare un corpo a Faust. I quadri di Altdorfer, di Carl Spitzweg, la pittura tedesca di quell’epoca, mi hanno aiutato a amplificare il significante di Faust ” (Aleksandr Sokurov)

 

SATANTANGO (terza parte) 
(Id., Ungheria, 1993,b/n, v.o. sott.it.)
Regia: Bela Tarr
Interpreti: Miklos B. Szekely, Janos Derzsi, Putyi Horvath, Mihaly Vig

Dal romanzo omonimo dello scrittore ungherese László Krasznahorkai, lo stesso autore di Kharozat (1988), Sátántangó è la storia del collasso di una fattoria collettiva al tramonto del comunismo gelido sovietico, del desiderio di abbandonare quel luogo e la propria condizione, dell’attesa di un futuro migliore. La danza di questa umanità disperata si avvita intorno alla figura di Irimias, figuro sparito da due anni il cui ritorno, all’inizio solo vociferato, segna il ripetersi degli inganni e dello sfruttamento ai danni della comunità.

 

 

Sabato 21 gennaio 2016 RAI3 dalle 02.15 alle 6.00 (225’)

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta 

 

STATI PROGRESSIVI DI POSSESSIONE (11)

 

4:44 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA
(Last Day on Earth,Usa 2011, col, 78’', v.o. sott. it. )
Regia: Abel Ferrara.
Con: Willem Dafoe, Shanyn Leigh, Natasha Lyonne, Paul Hipp

Troppo tardi e troppo poco perché la fine del mondo si potesse fermare. E così, come da peggiori profezie eco-apocalittiche, alle 4:44 di un giorno X tutto avrà fine, per una coppia di amanti come per l'umanità intera.

 

CHARLOT FA DEL CINEMA
(A Film Johnnie, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 12’01”)
Regia: George Nichols
Con: Charles Chaplin, Virginia Kirtley, Roscoe Arbuckle, Minta Durfee

La vicenda racconta una normale giornata di lavoro agli studios Keystone. Normale fino alla comparsa di Charlot... Il vagabondo assiste all'arrivo della troupe, degli attori e delle attrici che entrano negli studios; colpito dal fascino di queste ultime, le segue trovando il modo di entrare anch'egli sul set in allestimento, intralciando il lavoro degli attrezzisti e rovinando le riprese.

 

DEMONI
(Id., Italia 1985 col 81’)
Regia: Lamberto Bava
Con: Natasha Hovey, Urbano Barberini, Fiore Argento, Nicoletta Elmi, Stelio Candelli

Invitate al cine da un uomo misterioso, con la faccia per metà coperta da una maschera, Sharon e una sua amica precipitano nel terrore che, dallo schermo, dilaga in platea. Mutazioni mostruose, porte murate, mostri e sbudellamenti, nel nome della maledizione di Nostradamus. Sharon e un ragazzo conosciuto in sala riescono a fuggire, ma lei è ormai contagiata dalla demoniaca profezia.

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