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COSTUMI

L'immagine del film è nata dallo studio approfondito dei mosaici delle chiese di Ravenna da parte del regista Duguay e del costumista Stefano De Nardis ("Gangs of New York", "Coco Chanel").

Tra figurazioni ed attori si sono usati circa 3.000 costumi, un terzo dei quali realizzati appositamente per la miniserie. Per i vestiti di corte tutti i tessuti sono stati fatti venire dall'India, mentre quelli dei barbari sono stati cuciti con 200 pellicce provenienti direttamente dagli Stati Uniti. I mantelli indossati dalla famiglia imperiale nella scena del discorso celebrativo di
Agostino sono stati realizzati utilizzando antichi abiti nuziali afghani dell'800, completamente ricamati con fili metallici d'oro.

Tutti i gioielli dei personaggi principali (l'anello di Ambrogio, le collane ed i gioielli della corte) sono stati disegnati e realizzati da artigiani marocchini, utilizzando pietre indiane.

Le pesanti acconciature di gioielli dell'Imperatrice, direttamente ispirate dai mosaici di Ravenna, avevano così tante pietre da dover essere tolte e rimontate ad ogni ciak, per non causare mal di testa all'attrice Francesca Cavallin.

Monica Guerritore ha partecipato direttamente alla creazione di tutti i suoi costumi, fino all'abito finale della scena di Ostia, che doveva apparire come fatto di sola luce.

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