Paolo Restani ha studiato pianoforte con Vincenzo Vitale, Gerhard Oppitz e Peter Lang; è stato allievo per la composizione di Bruno Bettinelli. Ha esordito come bambino prodigio - primo concerto all'età di dodici anni -, ma ha poi seguito un percorso artistico molto studiato e meticoloso che non ha bruciato il suo precocissimo talento, ma l'ha costantemente sviluppato e portato a maturazione.
Oggi Restani è uno dei pianisti più interessanti della sua generazione, apprezzato per una ricerca del suono e una tecnica particolarmente adatta alla letteratura pianistica dell'epoca romantica. Da anni, Restani è costantemente ospite delle maggiori istituzioni concertistiche internazionali e dei principali festival europei. Tra i concerti delle stagioni passate ricordiamo quelli a Vienna (Grosser Musikvereinsaal), Berlino (Konzerthaus), Monaco (Prinzregententheater), Milano (Teatro alla Scala), Roma (Accademia Nazionale di Santa Cecilia), nonché in molte altre città italiane ed europee.
Restani è anche uno dei pochi pianisti che eseguono regolarmente in concerto l'integrale degli Studi per pianoforte di Franz Liszt e di Frederyk Chopin.
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Malgrado tutto", ha dichiarato in una intervista, "
io ho pensato che questi lavori siano pensati anche per l'esecuzione in pubblico, e l'esperienza me lo conferma. Certo ci sono delle differenze. Gli Studi di Chopin nascono sul pianoforte e per il pianoforte, l'ispirazione è tutt'uno con lo strumento e la sua tecnica. Paradossalmente risultano più accessibili al pubblico degli Studi trascendentali di Liszt, che sono invece un grande polittico nel quale si avvicendano visioni, scene epiche e paesaggi evocativi come su uno schermo cinematografico. Quello di Liszt è un delirio lucidissimo, e non tutti riescono a seguirlo stando al passo".
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