[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

Soli Deo Gloria: Marc-Antoine Charpentier e Luigi Cherubini

in onda domenica 16 maggio alle ore 14,30

Soli Deo Gloria: Marc-Antoine Charpentier e Luigi Cherubini A causa del suo gusto italianeggiante che mal si adattava con i canoni francesi dell'epoca, la musica di Marc-Antoine Charpentier (Parigi, 1643 o 1636 - 24 febbraio 1704) fu in parte dimenticata dopo la sua morte. Solo nel XX secolo è cominciato un processo di riscoperta ed analisi della sua opera, che ha portato a considerare oggi Charpentier come uno dei compositori più noti ed apprezzati del periodo barocco francese.

Dopo aver trascorso l'infanzia e l'adolescenza a Parigi, Marc-Antoine Charpentier partì nel 1665 alla volta di Roma, dove studiò per tre anni con Giacomo Carissimi. Tornato in patria raggiunse presto la notorietà come compositore di musiche di scena collaborando con Molière agli spettacoli della Comédie-Française. Divenne in seguito maestro di musica della principessa di Guisa e maestro di cappella della chiesa di Saint-Louis e della Sainte-Chapelle.

Nel 1698 abbandonò ogni attività mondana e teatrale per dedicarsi alla composizione di musica sacra. Per un musicista che si era formato alla scuola romana, la vita alla corte di Luigi XIV, stretta dal più rigido dei cerimoniali e ostile a tutto ciò che non fosse dettato dal gusto del sovrano, non doveva essere certo facile. Così come aveva stabilito precise regole di comportamento per tutta l'aristocrazia raccolta a corte, il Re Sole aveva dettato anche precise indicazioni riguardo alla musica.

Avversato dagli ambienti ufficiali, Charpentier fu costretto a cercar spazio nelle istituzioni cittadine, legate ai circoli ecclesiastici e nobiliari. Ciò gli permise di coltivare uno stile meno enfatico e noioso di quello che dominava allora la musica di corte francese.

Charpentier, uno dei maggiori esponenti della musica sacra francese del suo periodo, fu il primo ad introdurre in Francia il genere dell'oratorio. Questa sera ne ascolteremo un esempio: Filius Prodigus, oratorio in due parti per soli, coro, orchestra e basso continuo, composto nel 1680.

Il secondo ascolto del programma sarà invece dedicato all'ultima delle Messe composte da Luigi Cherubini (Firenze, 14 settembre 1760 - Parigi, 15 marzo 1842), la Messe du Sacre (Messa dell'incoronazione) in la maggiore per coro e orchestra, composta nel 1825 per l'incoronazione del re Carlo X ed eseguita nella Cattedrale di Reims il 29 aprile 1825.

Cherubini, che Massimo Mila definì "operista non per vocazione", iniziò a comporre musica sacra molto giovane. La sua produzione religiosa, che consta di un centinaio di opere, caratterizza anche la conclusione della sua carriera. Oggi la critica giudica i brani sacri e le Messe in particolare veri punti di riferimento, per tutta la produzione del genere seguita nel tempo. È infatti opinione ormai comune che la produzione sacra di Cherubini abbiano influenzato quella di Berlioz, Bruckner, Brahms e Verdi.

Come per tutte le sue composizioni, anche in questa Messa Cherubini mostra una grande padronanza del contrappunto. Di dieci anni successivo è il suo celebre trattato "Cours de contrepoint et de la fugue", pubblicato a Parigi a cura di Jacques Halévy, che testimonia la grande maestria tecnica e teorica del musicista di origine italiana.

Marc-Antoine Charpentier, musicien du baroque

Forum

[an error occurred while processing this directive]