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Almanacco in musica

anniversari e ricorrenze del 6 gennaio - in onda alle ore 8,00

Almanacco in musicaUn anno dopo essersi insediato alla Thomasschule di Lipsia - dove rimarrà per altri 27 anni, cioè fino alla morte - Johann Sebastian Bach fornisce alla sua Chiesa per la festa dell'Epifania del 1724 la Cantata Sie werden aus Saba alle kommen.

Di autore sconosciuto è il testo che, come sempre nella tradizione luterana, parafrasa le Sacre Scritture - qui il racconto evangelico della visita dei Magi e il suo annuncio profetico fatto da Isaia; Bach, con il suo trattamento musicale ne pone in luce l'aspetto eterno e universale.

Corni, flauti, oboi da caccia, archi e basso continuo accompagnano il coro a quattro parti e le voci maschili dei due solisti in questa composizione, che appartiene al primo ciclo delle Cantate con cui Bach accompagnava l'intero anno liturgico.

Johann Sebastian Bach - Sie werden aus Saba alle kommen, cantata per soli coro orch e b. c. BWV 65 per il giorno dell'Epifania (prima esecuzione: Lipsia, Thomaskirche, 6 gennaio 1724)

Probabilmente fratello del più celebre Giovanni Battista, Giuseppe Sammartini (Milano, 6 gennaio 1695 - Londra, tra il 17 e il 23 novembre 1750) ha legato il suo nome alla produzione per strumenti a fiato.

Sammartini deriva il cognome dal padre, l'oboista francese Alexis Saint-Martin; seguendone l'esempio Giuseppe fu oboista e flautista egli stesso, esercitando la professione in varie orchestre.

Il musicista trascorse gran parte della vita a Londra, dove visse al servizio del Principe di Galles dal 1727 fino alla fine dei suoi giorni; per questo egli è detto anche - per distinguerlo dal fratello, Sammartini il Londinese.

Giuseppe Sammartini - Concerto in fa mag per fl dritto archi e b. c

Tra i nove e i quattordici anni Max Bruch (Colonia, 6 gennaio 1838 - Friedenau, 2 ottobre 1920) compose una settantina di brani, e piuttosto prolifico fu durante tutta la sua vita, componendo opere, sinfonie, lavori corali e strumentali, oltre a distinguersi in Germania e all'estero come direttore d'orchestra.

La celebrità di Bruch è però legata quasi esclusivamente al suo Concerto per violino e orchestra in sol minore, al quale il musicista lavorò per ben dieci anni; noi ascolteremo oggi il suo ispirato lavoro per violoncello ed orchestra intitolato Kol Nidrei in cui il musicista elabora due antiche melodie ebraiche.

Max Bruch - Kol Nidrei, adagio su melodie ebraiche per vcl e orch op. 47

Nato e vissuto in area napoletana, Giuseppe Martucci (Capua, 6 Gennaio 1856 - Napoli, 1 Giugno 1909) è musicista la cui fama non corrisponde del tutto all'importanza che la sua figura ebbe nel panorama storico e musicale italiano alla fine del XIX secolo.

Tra i pochissimi musicisti in Italia a non interessarsi al genere dell'opera, Martucci nella sua non lunga vita si dedicò al concertismo come stimato pianista (molto ammirato da Liszt e da Anton Rubinstein), alla direzione d'orchestra, alla didattica e alla composizione di brani sinfonici, cameristici e pianistici.

Va ricordato soprattutto che Martucci fu tra i primi in Italia ad adoperarsi per diffondere la musica di Beethoven e Schumann, Brahms e Wagner, in una sorta di intima filiazione dalla grande scuola del sinfonismo tedesco; fu lui il maestro concertatore e direttore d'orchestra nella prima italiana del "Tristano" a Bologna nel 1888, e Arturo Toscanini fu a lui legato con una profondissima ammirazione che portò il grande Maestro ad eseguire frequentemente le composizioni del musicista campano.

Giuseppe Martucci - Fantasia per pf

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