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Altri libertini

Recensione - I classici di Millepagine

Altri libertini Pier Vittorio Tondelli romanzo giovani scrittori Rimini turpiloquio

di Pier Vittorio Tondelli


Un recente convegno tenutosi a Correggio, suo paese natale in provincia di Reggio Emila, ha celebrato la figura di Pier Vittorio Tondelli a trent’anni dalla pubblicazione di ”Altri libertini”; il suo primo libro, scritto in breve tempo e dopo che l’editore Feltrinelli gli aveva respinto un voluminoso romanzo sperimentale, tuttora inedito. Ospite d’onore del seminario è stato Massimo D’Alema, nel 1980 segratario generale dei giovani comunisti; il quale colse l’impatto e la novità di quell’esordio, firmando nel febbraio di quell’anno una recensione su “L’espresso”.

Composto da sei racconti, che insieme formano un vero e proprio romanzo a episodi, nella sua immagine unitaria il testo rappresentò un cambio di stagione; e la consapevole poetica del suo autore ventiquattrenne segnò un punto di non ritorno nella narrativa italiana. Dal decennio dell’impegno alla riscoperta del privato fino all’intuizione del localismo, le storie di cui lo scrittore è riuscito a dare forma in “Altri libertini” mantengono la loro resistenza oltre quella stagione, rimanendo fissate nel tempo; questo forse perché al centro della narrazione c’è l’educazionale sentimentale degli irrequieti protagonisti, ciascuno impegnato a modo proprio nella scoperta di se stesso e del mondo.

La terza edizione, dopo il successo immediato delle prime due, fu bloccata dal sequestro stabilito dal procuratore generale dell’Aquila Donato Massimo Bartolomei, con l’accusa di volgarità e turpiloquio. Ma nel processo svoltosi nel 1981, Tondelli fu assolto con formula piena e il volume potè ritornare in circolazione. Seguirono anni di frenetica attività: letteraria innanzitutto, attraverso la pubblicazione dei romanzi “Pao Pao”, “Rimini”, “Camere separate” fino alla cronaca degli anni Ottanta di “Un weekend postmoderno”; editoriale, con la nascita di “Under 25”, la collana in cui Tondelli pubblicò giovani sconosciuti alle prime armi, battezzando il talento nascente di Silvia Ballestra e Giuseppe Culicchia; e persino giornalistica, con varie collaborazioni da “Linus” a “Rockstar”.

Malato di Aids, Tondelli si riavvicinò al cattolicesimo prima di spegnersi il 16 dicembre 1991. Da allora il mondo è mutato ma il suo linguaggio non ha perso feschezza, una dote che parve allora decisiva, diventando al tempo stesso un documento. Poco prima della morte, lo scrittore decise di emendare la prima versione di “Altri libertini”, eliminando le parole che gli avevano causato l’accusa di oscenità. La versione che il lettore trova oggi in commercio è quella purificata. 


A cura di Vittorio Castelnuovo
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