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NOMINA DI MINISTRI E PRIMI MINISTRI STRANIERI

Adozione di iniziative indirizzate ad accogliere ministri stranieri nei nostri governi

SCEGLIAMO I PIU' EFFICIENTI E ONESTI INDIPENDENTEMENTE DAL PASSAPORTO
DICIAMO SI' A MINISTRI E PRIMI MINISTRI STRANIERI



Quello di ministro e soprattutto quello di primo ministro (Presidente del consiglio) sono senza dubbio ruoli chiave della politica di ogni paese. Inspiegabilmente in Italia questi ruoli sono sempre stati riservati a cittadini italiani.

È di tutta evidenza che andando a scandagliare l'offerta politica sull'intera popolazione mondiale si possa riuscire ad ottenere un risultato migliore che non limitandosi a pescare su una parte così ristretta, e così particolare dell'umanità come la popolazione italiana.

Gli italiani sono solo poco più di 62 milioni, ovvero meno dello 0,85% della popolazione mondiale, pensare che qui siano state distribuite dal caso e dalla storia dosi maggiori di competenza e onestà non è statisticamente credibile. Anzi: è un chiaro segno di supponenza, di quella hybris che gli dei dell'Olimpo non hanno mai mancato di punire.

Ma non è solo la teoria statistica a suggerirlo, lo conferma anche la prova dei fatti: il risultato di 154 anni di governi composti da soli ministri italiani è sotto gli occhi di tutti: i quindici uomini che hanno governato il Paese per più di tre anni in totale sono stati nell'ordine Mussolini, Giolitti, Berlusconi, Depretis, De Gasperi, Andreotti, Moro, Crispi, Fanfani, Prodi, Minghetti, Craxi, di Rudinì, Lanza e Rumor. Ci si può ben domandare se non si poteva fare di meglio andando a pescare dei politici all'estero.

Le società di tutto il mondo che hanno l'efficienza e la performance come stella polare lo fanno da sempre: AD stranieri in società italiane sono frequenti, così come CEO italiani a capo di società straniere. Anche in questo il calcio è profetico: il Barcellona ha vinto l'ultima Champions League grazie ai gol di un croato, di un uruguayano e di un brasiliano: non di calciatori spagnoli. L'ultimo trofeo internazionale del paese è stato vinto dall'Inter senza italiani in campo e con uno straniero in panchina.

Laddove però, come nella politica, ci si disinteressa del risultato e ci si concentra su ALTRE LOGICHE che recano nocumento al paese, ecco che la nazionalità torna a fare premio sulle caratteristiche più importanti: efficienza e onestà.

Barack Obama, Angela Merkel, David Cameron, Narendra Modi, Malcolm Turnbull sono solo alcuni esempi di politici che l'Italia non ha espresso, e probabilmente non avrebbe saputo esprimere.

Non è impossibile e non saremmo i primi: l'Ucraina nel dicembre del 2014 ha
saggiamente affidato 
a una società di head hunter la ricerca per i propri ministri selezionando un lituano all'Economia, una americana alle Finanze e un ex ministro georgiano alla Sanità


La Santa Sede stessa ormai da anni, ha abbandonato la scelta di capi di stato originari del Vaticano (ma anche italiani) andando a scegliere campioni del calibro di Woytila, Ratzinger e Bergoglio. 


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