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L'Opera lirica: Lakmè

in onda martedì 24 maggio alle ore 21

L'Opera lirica: LakmèPresente da molti secoli nella cultura occidentale, l'esotismo - corrispondente nel passato perlopiù alla visione del lontano Oriente - era entrato nell'immaginario degli artisti, comparendo con citazioni più o meno documentate in libri, immagini, architetture.

Nel Sei e Settecento, supportato dalle testimonianze dei viaggi che diffondono le caratteristiche di civiltà lontane, l'elemento esotico diviene sempre più frequente, sia rimanendo a livello di oleografico stereotipo sia come valido, fantastico stimolo verso la ricerca di una vera novità.

La letteratura francese della fine dell'Ottocento attinse abbondantemente al filone ispirato all'esotismo, e altrettanto fece il teatro musicale; dopo Bizet (con "I pescatori di perle") e Massenet ("Thais" ed "Herodiade") anche Leo Delibes, più noto come compositore di balletti ed operette, si cimentò in un'opera ambientata in terre lontane e precisamente in India dove, ai tempi della dominazione britannica, la bellissima Lakmè vive il suo amore infelice con un giovane ufficiale inglese.

L'opera, musicata in un anno tra l'estate del 1881 e quella dell'anno seguente, venne rappresentata nel 1883 all'Opéra-Comique di Parigi; il grande successo portò "Lakmè" ad essere tra le opere più rappresentate, almeno fino all'arrivo di un'altra eroina, sempre ammantata di esotismo (considerando entro quell'ambito le peculiarità folkloriche della Spagna): Carmen.

Il Duetto dei fiori" tra la protagonista e l'amica Mallika - reso celeberrimo dall'abbondante uso fattone negli spot pubblicitari - insieme all'"aria delle campanelle" del II atto sono solo due tra le pagine dell'opera che rendono il lavoro di Delibes assolutamente godibile, con il suo fascino garbato ed un uso del cosiddetto colore locale adottato con intelligente parsimonia.

Grandi cantanti come Mado Robin, Mady Mesplé e Joan Sutherland (che ascolteremo in una registrazione del 1967) si sono cimentate in incisioni integrali nel ruolo della bella principessa, che offre alla voce sopranile l'opportunità di mostrare al meglio tutte le sue capacità di agilità, acuti e colorature; parti più celebri dell'opera sono però da ricordare anche nelle registrazioni di Natalie Dessay, Anna Netrebko, Edita Gruberova, Anna Moffo e, naturalmente, Maria Callas.

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