Aspettando la fase finale

Puntate integrali

MARIA ISABELLA PIANA

Hai scoperto di avere un doppio che in tua assenza è la causa di eventi inenarrabili. La narrazione è al tempo presente e nel racconto ci devono essere una radio e una prostituta.

GLI OCCHI DELLA COSCIENZA

Ogni mattina uguale all’altra, ogni mattina la stessa sveglia, ogni mattina lo stesso sapore di cavolo amaro del caffè. La prostituta all’angolo della strada ha finito l’orario di lavoro. Io comincio il mio. Mi fa schifo il solo pensiero di quel mestiere orrendo. Una volta le ho sputato per terra. La guardo andar via, lei alza lo sguardo alla mia finestra. Un brivido alla schiena. Non so spiegarlo, ma quegli occhi sono i miei. Mi blocco con la tazza in mano, che diventa fredda. Mi affretto a scuola, la trovo in subbuglio. I ragazzi tutti fuori dalle aule. Il preside mi urla in faccia che da quel momento in poi sono esonerata da ogni servizio attivo, e che non capisce come io abbia il coraggio di presentarmi in un luogo onorato e timorato di Dio dopo quello che ho appena fatto. Mi guardo intorno per cercare di capire e “la radio, professoressa, la radio ha detto che lei, stanotte, ha insozzato la scuola con… con...”. Mi precipito in sala professori cerco una radio, niente.

Un unico pensiero, casa mia, mio marito, i miei figli. Corro verso casa, e mentre cerco spasmodicamente la chiave, il portiere arretra terrorizzato e brandendo un martello: “Non si avvicini, o chiamo la Polizia! Lei è uscita per ultima, solo lei può aver…”. Una mano secca e ruvida mi preme sulla spalla e la risata della prostituta mi gela. “Ti faccio schifo, vero? Ma che ne sai, tu potresti essere me. Ognuno di noi potrebbe essere un altro. E forse lo è. Attenta mia cara. Non giudicare. I miei occhi sono i tuoi”.