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L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810-1849)

in onda venerdì 20 luglio alle ore 20,00

L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810-1849) Écossaise è il nome di una danza vivace di origine scozzese, che si diffonde in Francia all'inizio del XVIII secolo, e che riscuote un notevole interesse anche tra i compositori del primo ottocento, fra cui anche Beethoven, Schubert e Weber. Chopin ne ha scritte diverse, soprattutto nel periodo giovanile, ma le tre dell'opera 72 sono le uniche pervenuteci (l'op. 72 è uno dei fascicoli delle opere postume pubblicate da Julian Fontana, che comprende anche la Marcia Funebre in do minore e il Notturno in mi minore-maggiore). Le Tre Scozzesi sono tutte risalenti al 1826.

La stesure del Bolero in do maggiore op. 19 risale molto verosimilmente agli anni in cui videro la luce le Variazioni sopra un tema di Hérold op. 12 e il Rondò in mi bemolle maggiore op. 16. Il Bolero ha una struttura tripartita: il primo tema ha il sapore di una Polacca, e dopo il secondo tema contrastante, segue la ripresa dell'idea iniziale, variata, che conduce alla coda in la maggiore.

L'Andante Spianato in sol maggiore per pianoforte solo e la Grande Polacca Brillante in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 22 furono ultimate nell'ottobre del 1830, presumibilmente dopo l'esecuzione pubblica del Concerto in mi minore per pianoforte e orchestra, e prima che Chopin partisse alla volta di Vienna. La Polacca è sicuramente la migliore fra quelle scritte a Varsavia, ma l'Andante Spianato è di gran lunga superiore alla Polacca per profondità di ispirazione e per intensità. Si vuole ricordare che l'aggettivo "spianato" era in voga nel 1800 per indicare un canto semplice, in contrapposizione al belcanto dell'opera italiana.

Con l'Improvviso op. 66 ha inizio la serie di brani editi postumi da Julian Fontana. È il primo dei quattro Improvvisi scritti da Chopin; la sua composizione risale al 1835. Inizia con un'introduzione costituita da solo accompagnamento, ed è seguita da un primo tema in mi bemolle maggiore e da un secondo tema in re bemolle maggiore. La ripresa della sezione iniziale è conclusa da una lunga coda.

L'Improvviso in la bemolle maggiore op. 29 è il primo degli Improvvisi ad essere pubblicati da Chopin a Parigi, presso Schleisinger, nel 1837. Come il precedente è in forma tripartita, con l'idea centrale desunta dal primo tema.

Ma fra tutti, il quarto Improvviso in sol bemolle maggiore op. 51 è, secondo Rattalino, "quello che più sembra corrispondere al titolo: l'uniformità di scrittura, la mancanza di elaborazione nella parte centrale, l'indugio nel concludere sembrano frutto di una ricerca estemporanea".

Frédéric Chopin (Wikipedia)

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