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Ritratto d'autore: Astor Piazzolla (1921 - 1992)

in onda mercoledì 28 aprile alle ore 13,00

Ritratto d'autore: Astor Piazzolla (1921 - 1992) L'unica vetrina assolutamente ufficiale sulla storia, la musica e la vita di uno dei più controversi e grandi autori e musicisti dello scorso secolo: così ci accoglie il sito di Astor Piazzolla, fornendo le più dettagliate informazioni sulla biografia del musicista argentino.

Nato a Mar della Plata nel 1921, Piazzolla a circa nove anni si appassiona al bandoneòn, strumento ad ancia inventato nell'ottocento dal tedesco Band, e inizialmente impiegato - soprattutto processionalmente - nella musica sacra; affine alla fisarmonica, è per noi lo strumento-simbolo del tango argentino.

Nel cammino formativo di Piazzolla da una parte cresce l'amore per la cultura musicale europea e l'aspirazione ad un linguaggio complesso e raffinato (compirà i suoi studi "accademici" di composizione con Alberto Ginastera e direzione con Hermann Scherchen, e lavorerà a Parigi con Nadia Boulanger); dall'altra parte fortissimo è in lui il legame viscerale con la sua terra e con il tango che dell'Argentina incarna l'anima stessa.

Questa duplicità di ispirazione porterà il compositore a seguire il consigli della Boulanger di non abbandonare la musica popolare ("Qui c'è Piazzolla, non lasciarlo mai!") e a sperimentare una nuova forma di musica ispirata al tango, con arrangiamenti elaborati in cui compaiono strumenti inusuali per quel genere musicale (il flauto, il sassofono, la batteria, l'elettronica).

Nel suo paese questo tipo di concezione, che Piazzolla realizza coi gruppi da lui creati (El Octeto de Buenos Aires e La orquesta de Cuerdas) è interpretato come un tradimento, come l'inquinamento di elementi peculiari della propria tradizione e per questo Piazzolla verrà boicottato da radio, televisioni e case discografiche.

Nella sua ferma convinzione che il tango sia un genere musicale che merita di non essere esclusivamente legato alla danza, ma che ha vita e caratteri suoi propri, Piazzolla crea un Quintetto col quale fa concerti e incide dischi; la carriera del compositore, inizialmente in salita, è in rapida ascesa: negli anni '60 e '70 il maestro argentino scriverà parte delle sue 600 composizioni anche su richiesta di musicisti ed istituzioni, arrivando al successo.

La musica di Piazzolla si identifica in tutto il mondo nel suo Nuevo Tango, e il suo linguaggio trova espressione in composizioni sia vocali che strumentali; ricorderemo soltanto "Oblivion" (nomination al Grammy Awards nel 1993) e "Libertango" (miglior composizione strumentale, Grammy Awards,1998).

Offriamo oggi ai nostri ascoltatori la possibilità di incontrare la musica di Piazzolla non in un concerto monografico né nel modo un pò frammentario e occasionale cui forse siamo più abituati; trasmetteremo integralmente "Maria de Buenos Aires", "Tango-operita" composta nel 1967.

Con il poeta argentino Horacio Ferrer Piazzolla si era conosciuto nel 1948, quando il giovane scrittore aveva avuto il coraggio di avvicinare in un locale il suo bandoneonista preferito, di cui divenne poi amico e collaboratore, scrivendo note di copertina per i suoi dischi e divenendo esperto di tango; solo nel 1965, ricevuto il suo libro appena uscito che conteneva una poesia a lui dedicata, Piazzolla esclamò:"Horacio, quello che tu fai nella poesia è ciò che io faccio in musica. D'ora in poi dobbiamo lavorare insieme"<(i>.

L'opera - dall'organico cameristico - che fu rappresentata a Buenos Aires nel 1968, è un racconto surreale in cui la protagonista Maria ("nata in un giorno che Dio era ubriaco") e la sua storia oltre la vita sono paradigmi di una simbolica Buenos Aires, nel suo splendore e nel suo decadimento.

Tra gli interpreti di questa versione registrata nello stesso 1968 compaiono anche il librettista Horacio Ferrer (nella parte del narratore) e, naturalmente al bandoneòn, lo stesso Astor Piazzolla.

ASTOR PIAZZOLLA: sito ufficiale

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