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L'opera lirica: La favola dello zar Saltan

in onda venerdì 20 giugno alle ore 21

L'opera lirica: La favola dello zar SaltanL'amore di Nikolai Rimsky Korsakov per il mare emerge in molti suoi lavori (tra tutti, la celebre Sheherazade), ma l'aristocratica famiglia voleva che del mare egli facesse la sua vita; nato a Tikhvin nel 1844 il piccolo Nika a 12 anni entra sulle orme del fratello all'Accademia Navale di San Pietroburgo, ma fin da piccolo manifesta attitudine alla musica, suonando il pianoforte ed appassionandosi ad opere e concerti.

Nel secondo '800 l'ambiente musicale russo era in fermento, e Mili Balakirev, impegnato nel valorizzare uno stile musicale di matrice dichiaratamente russa, stimolò nel giovane le prime istanze compositive; nel 1862 Korsakov iniziò la sua Prima Sinfonia, concepita durante un viaggio per mare e scritta nei ritagli di tempo lasciatigli dall'attività accademica, senza l'ausilio di alcuno strumento; in quei 32 mesi passati per mare Korsakov fece il giro del mondo: Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Brasile, Francia e Spagna lasciarono il segno nella sua vivida fantasia intensamente segnata da paesaggi, suoni e colori.

Nell'introduzione all'autobiografia di Korsakov il figlio Andrei parla di tre fonti di ispirazione: il canto popolare, l'Oriente ed il mare; suggestioni tutte che molto devono al colore, all'aspetto visivo radicalmente definito ma ricco di possibili interpretazioni; lo stile di Rimsky verrà sintetizzato in quel colorismo sinfonico che identifica visionariamente i colori sonori dell'orchestra ma procede da una tendenza alla sinestesia, (capacità innata di collegare tra loro i vari sensi) esprimendosi in opere in cui colore, luce, movimento, ritmo e suono sono una sola cosa (come ne Il suono giallo di Kandinsky, nel Prometeo di Scriabin e in molte opere del primo '900).

Il successo ottenuto dalla sua Prima Sinfonia diretta da Balakirev mutò la vita di Korsakov: pur rimanendo ancora in Accademia per qualche anno, colmò le sue lacune di autodidatta, approfondendo le sue conoscenze teoriche, e nel 1871 fu chiamato come docente al Conservatorio di San Pietroburgo.

"Rendendomi conto di essere totalmente impreparato per questo incarico, non diedi risposte definitive e promisi che ci avrei pensato... Io, l'autore di 'Sadko', 'Antar', 'La fanciulla di Pskov'... composizioni che il pubblico e molti musicisti apprezzavano... io ero un dilettante e non sapevo nulla. Questo francamente confesso e attesto davanti al mondo... Ero giovane e sicuro di me, la mia sicurezza era incoraggiata dagli altri ed entrai al Conservatorio... Così essendo stato immeritatamente accettato dal Conservatorio come professore, ne sono presto divenuto uno dei suoi migliori e forse il migliore allievo, a giudicare dalla quantità e qualità delle informazioni che esso mi ha dato!".

Furono alla scuola di Rimsky allievi illustri: Glazunov, Respighi, Stravinsky (che per lui compose il Canto funebre, purtroppo perduto) e Prokofiev che ammise: "La mia mancanza di rispetto per Rimsky Korsakov come insegnante non mi impediva di ammirare la sua musica... la applaudii fino a farmi male alle mani".

Scomparso nel 1908, Rimsky Korsakov è l'apprezzato autore di 11 lavori sinfonici, 15 opere, cameristica vocale e trattati teorici, nonché di strumentazioni di opere di Borodin, Cui, Dargomisky, in alcuni casi legate saldamente al suo nome, come il Boris Godunov e Una notte sul Monte Calvo di Mussorgsky.

A 100 anni dalla morte del compositore proponiamo La favola dello zar Saltan, opera fantastica ispirata al testo di Puskin in cui larga parte trovano elementi di ispirazione popolare (temi tradizionali russi, uso delle percussioni, poliritmie, armonie proprie dell'antica polifonia ortodossa); accanto a questi Korsakov offre brillanti effetti nell'uso dei vari timbri strumentali e veri virtuosismi orchestrali come, nel III atto, il celeberrimo Volo del calabrone.

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