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L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810 - 1849)

in onda venerdì 5 febbraio alle ore 20,00

L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810 - 1849)I primi valzer composti da Chopin a Varsavia nella seconda metà degli anni venti, seguono una struttura semplice, tripartita, tipica della forma canzone, mentre nelle composizioni successive prevale la forma di rondò, ove il refrain (il motivo ricorrente) non si trova quasi mai in prima ma in seconda posizione. Non è difficile trovare dei valzer dal carattere meditativo piuttosto che brillante, o una varietà di schemi formali che poco li fanno rassomigliare al prototipo viennese (una suite di cinque pezzi).

I valzer dati alle stampe dallo stesso autore sono quelli dell'opera 18, 34, 42 e 64; di altri cinque raccolti nell'opera 69 e 70, curò la pubblicazione Julian Fontana.

Il Gran Valzer Brillante op. 18 fu scritto durante il secondo soggiorno viennese, nel 1831. Comprende sette temi disposti in cinque sezioni (alla maniera del Valzer viennese), ha un andamento rapido, ed è concluso da una lunga coda. In esso è possibile scorgere qualche reminiscenza dell'op. 9 di Schubert e del Rondò in si bemolle maggiore op. 60 n. 8 di Weber.

I 3 Valzer op. 34, conosciuti come "Valzer brillanti", furono composti in un arco di tempo ampio, tra il 1831 e il 1838, in luoghi diversi e con differenti dediche. Mentre il primo il la bemolle maggiore ha forma di rondò, il secondo, in la minore, è un brano espressivo, e potrebbe essere definito una dumka in ritmo di valzer (dumka in polacco significa pensiero, meditazione). Il più interessante sotto il profilo ritmico è tuttavia il terzo, in fa maggiore, il cui tema in ritmo binario contrasta con quello ternario dell'accompagnamento.

Il "Gran Valzer" in la bemolle maggiore op. 42 è stato composto nella primavera del 1840, e caso raro in Chopin, questo valzer può essere accostato ai valzer viennesi. È un brano in cui si susseguono diversi episodi, tutti conclusi da un tema brillante e virtuosistico.

I 3 Valzer op. 64 sono tra le più popolari composizioni di Chopin. Il primo in re bemolle maggiore, dall'inconfondibile inizio costituito da figurazioni di crome ripetute, è conosciuto per la sua brevità come il "Valzer del minuto". Il secondo, in do diesis minore che presenta minore difficoltà tecnica rispetto ad altri valzer, ha una natura malinconica e ricca di pathos. Ha la struttura di un rondò. L'ultimo della serie è nella tonalità di la bemolle maggiore, in forma tripartita secondo lo schema ABA'. Ha il suo pregio maggiore nella melodia e nell'armonia, ricca e seducente.

Dei 2 Valzer op. 69, il primo in la bemolle maggiore è noto con il titolo assegnatogli da Maria Wodzinska "L'Adieu". È un brano semplice, a tratti ricco di ornamentazioni. Il secondo in si minore ha una sezione centrale (il Trio) in si maggiore e una iniziale melanconica, che in alcune pubblicazioni gli è valso il titolo di "Valse mélancolique".

I 3 Valzer op. 70, appartenenti alla raccolta "postuma" assieme a quelli dell'opera 69, sono stati scritti in momenti diversi: tra il primo (il n. 3 della serie) e l'ultimo (il n. 2) intercorrono dodici anni. Se il primo in sol bemolle maggiore ha forma tripartita, con un sapore di Ländler, il secondo in fa minore-la bemolle maggiore è un brano lirico ed espressivo. L'ultimo in re bemolle maggiore si articola in due parti, che constano di due temi ciascuna. Alla fine di questo brano, vi è una curiosa indicazione in italiano, "Fine o da capo il Valzo", a suggerire la possibilità ad libitum di una ripetizione.

Frédéric Chopin (Wikipedia)

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