Fu rappresentata a Roma nell'Anno Santo 1600, nella Chiesa di S. Maria della Vallicella, la nuova composizione di
Emilio de' Cavalieri che per la prima volta tentava di rappresentare i sentimenti dell'uomo attraverso le allegorie e sperimentava il nuovo stile del
"recitar cantando".
La
"Rappresentatione di Anima et di Corpo" aveva dunque luogo nella sede dell'ordine recentemente fondato da S. Filippo Neri, e Cavalieri dava il proprio contributo all'azione della Controriforma anche applicando alla propria musica i principi base della retorica classica (docere, movere, delectare).
In una registrazione realizzata nel 2004 dall'etichetta Alpha, l'esecuzione è affidata al gruppo
"L'Arpeggiata", diretto da
Christina Pluhar e integrato con le voci - tra le altre - di Marco Beasley, Johanette Zomer e Jan van Elsacker.
Come spesso accade nei compact dell'etichetta francese, la parte iconografica è dedicata a un'opera d'arte coeva della musica presentata: questa volta a introdurre il pubblico nel contrasti tra l'anima e il corpo, tra la vita e la morte, tra gli angeli e i demoni, è stato scelto nientemeno che il
"Giudizio universale" che Michelangelo inserì tra gli affreschi della Cappella Sistina in Vaticano.