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Gorecki, uomo del nostro tempo

in onda sabato 15 febbraio alle ore 15,30

Gorecki, uomo del nostro tempoNon era un cantante rock, ma qualche anno fa sbancò le classifiche acquistando una popolarità senza precedenti per un autore di musica colta: si calcola che il disco della Sinfonia n. 3 di Henryk Mikolaj Górecki dal 1994 abbia venduto circa un milione di copie; quest'opera densa e profonda, ispirata al dolore e contenente testi antichi e moderni (tra cui, come è noto, alcune iscrizioni ritrovate sul muro di una prigione nazista), è stata citata e ripresa da gruppi rock e pop, e il suo successo indica probabilmente il profondo anche se inespresso anelito del mondo di oggi verso la sacralità e la vita dello spirito.

Henryk MikoBaj Górecki (Czernica, 6 dicembre 1933 - Katowice, 12 novembre 2010), della spiritualità interpretata secondo una visione profondamente credente e cattolica si è fatto voce, e molte sono le sue composizioni di matrice religiosa o che utilizzano testi sacri (tra i quali ricordiamo il mottetto Totus Tuus", composto nel 1987 in occasione di una visita di Papa Giovanni Paolo II in Polonia); ciò lo avvicina quindi, non solo per la tecnica musicale ma anche per la natura dell'ispirazione, ad altri compositori contemporanei quali Arvo Pärt e John Tavener, esponenti del cosiddetto "minimalismo spirituale".

Tra gli anni '50 ed i '60 a Parigi, dove compì i suoi studi musicali, Górecki ha potuto conoscere la produzione di Webern, Messiaen e Stockhausen; il legame con la sua terra, profondamente radicato nella sua ispirazione, si fonde così con tecniche musicali e sviluppi compositivi di più ampio respiro; la produzione di Górecki, non amplissima, comprende alcuni quartetti per archi di cui ascolteremo il secondo nell'esecuzione del Kronos Quartet", che al musicista commissionò poi il Quartetto n. 3.

La Sinfonia n. 2 di Gorecki risale al 1972; essa fu scritta in occasione dei 500 anni dalla nascita di Niccolò Copernico e contiene alcune parti testuali (eseguite da soprano baritono e coro), tratte dai Salmi e da opere dello stesso Copernico; detta perciò , la Sinfonia presenta violenti contrasti, a ben descrivere il senso modernamente inteso della rivoluzione propugnata dall'astronomo polacco.

Di tutt'altro clima la composizione che chiude la nostra trasmissione, i Tre pezzi in stile antico; composti nel 1963, essi esprimono con grande intensità la profonda sintonia del compositore con l'antichità.

Lo stile di Górecki nella sua molteplicità risulta assai godibile anche da ascoltatori non specializzati: arcaica semplicità da una parte, e dall'altra un linguaggio intriso dei più intimi impulsi, ansie e desideri dell'uomo moderno, il tutto nell'ottica di un musicista secondo il quale gli artisti "sanno che quel che fanno è solamente un'eco lontana della parola di Dio"; espressione questa che Gòrecki mutuò da un celebre ed amato suo compatriota: Karol Wojtyla.

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