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Chiara Banchini e l'Ensemble 415

in onda giovedì 6 dicembre alle ore 6,00 (terza puntata)

Chiara Banchini e l'Ensemble 415 Prosegue con questo terzo incontro il breve ciclo dedicato al gruppo strumentale svizzero Ensemble 415.

Per molti è un numero come tanti altri, ma chi pratica la musica antica lo conosce bene: il numero 415 indica le vibrazioni al secondo che corrispondono al LA, suono di riferimento per tutti i musicisti, nell'accordatura usata per la musica antica (mentre negli altri repertori, quando l'oboe dà il la all'orchestra per accordarsi, quel suono ha 440 vibrazioni al secondo); il 415 simboleggia così intonazione, suono, modalità della musica antica, e identifica anche l'omonimo gruppo strumentale molto noto nel panorama internazionale.

La storia del gruppo è legata alla sua fondatrice, primo violino e direttore artistico, la svizzera Chiara Banchini, che dopo aver completato gli studi con Sandor Vegh esplora repertori e tecniche della musica barocca sotto la guida di Sigiswald Kuijken, divenendo una delle interpreti più apprezzate sulla scena internazionale ed una delle insegnanti più qualificate dei Centri per la Musica Antica di Ginevra e Basilea.

Nel 1981, come leggiamo nelle biografie, la Banchini sente il bisogno di colmare uno spazio vuoto nel panorama musicale svizzero e fonda la sua Orchestra, che rapidamente si afferma come una delle migliori formazioni barocche; il suo organico varia dai 13 ai 40 musicisti per i repertori orchestrali e si riduce a gruppi solistici per quelli cameristici, e l'Ensemble si caratterizza per il suo approccio tecnico rigoroso e nel contempo per la morbidezza armoniosa del suono; nella sua attività ai molti concerti e alle registrazioni si aggiungono, anno dopo anno, numerosi premi.

La prima parte della trasmissione di oggi presenta alcuni autori settecenteschi di fama non proprio grandissima, primo dei quali è il napoletano Nicola Fiorenza (1700 ca. - 1764), violinista di grande inventiva di cui l'Ensemble 415 esegue il Concerto in fa maggiore per violoncello archi e basso continuo; solista il violoncellista Gaetano Nasillo in una registrazione del 2005.

Di Henrico Albicastro, stravagante autore, violinista e capitano di cavalleria che abbiamo già incontrato, ascolteremo il Concerto a quattro in re minore, secondo dei 12 che compongono l'opera 7, con la tradizionale alternanza di movimenti lenti e veloci.

Nato a San Vito dei Normanni vicino Brindisi nel 1694, Leonardo Leo si è meritato la fama di musicista della gloriosa scuola settecentesca napoletana studiando e lavorando in quella città e componendo opere, oratori, musica vocale e strumentale caratterizzata dalla brillante leggerezza della scrittura; interessanti sono i sei concerti da lui dedicati al violoncello, dei quali ascolteremo quello in la maggiore; solista ancora Gaetano Nasillo.

Di Nicola Sabatino, compositore attivo a Napoli ma anche Roma, Dublino, Genova e Palermo, è il Concerto in sol maggiore per violoncello archi e continuo che presenta come secondo movimento una Fuga cui il solista partecipa con passi virtuosistici; anche questo Concerto è incluso nel disco dedicato dall'Ensemble 415 a concerti napoletani per violoncello registrato con Gaetano Nasillo e pubblicato nel 2004; concluderà la trasmissione la Sinfonia per piccola orchestra in Re maggiore G 490 di Luigi Boccherini.

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