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21 LUGLIO

Il Santo  del Giorno
 

san daniele profeta
LUGLIO XXI
 

Daniele, l'ultimo dei quattro profeti detti maggiori, giudeo, nato probabilmente a Gerusalemme da famiglia nobile, forse imparentata coi re di Giuda, fu deportato a Babilonia tra il 606-605 a.C. Qui fu scelto con altri tre giovani nobili giudei (Anania, Azaria e Misaele) per essere ammesso alla corte del re, per assolvere incarichi ufficiali onorifici. Daniele colpì il re grazie alla sua intelligenza e rettitudine, tanto che fu nominato principe di Babilonia e prefetto su tutti i sapienti del regno. Alla corte babilonese Daniele si distinse come oracolo potente e giudice giusto, durante la sua vita ebbe numerose e sconvolgenti visioni e operò segni grandiosi nel nome del Dio dei giudei, che grazie a lui venne riconosciuto con regio decreto come l'unico Dio vero, capace di salvare coloro che credono in lui. Daniele, sopravvissuto al crollo dell'impero neo-babilonese (539-38), da lui stesso profetizzato dopo una visione, vide ancora i primi anni del nuovo impero persiano prima della morte in vecchiaia.

SI CELEBRA ANCHE 
SAN Lorenzo da Brindisi, al secolo Giulio Cesare Russo o de Rossi (Brindisi, 22 luglio 1559- Lisbona, 22 luglio 1619) è stato un presbitero italiano appartenente all’Ordine dei Frati Minori Capuccini. Proclamato santo da papa leone XIII nel 1881, nel 1959 venne annoverato trai Dottori della Chiesa. E’ il Santo patrono di Brindisi.
Figlio di Guglielmo Russo, o più probabilmente " de Rossi ", commerciante veneziano, ed Elisabetta Masella, ancora fanciullo diviene orfano di padre. Studia nelle scuole esterne dei Francescani Conventuali di San Paolo Eremita in Brindisi. Tra il 1565 e il 1567 prende l'abito dei conventuali, passando così alla scuola per oblati e candidati alla vita religiosa. L'usanza dei Conventuali di far predicare i fanciulli in alcune solennità fa iniziare la sua predicazione pubblica. La morte della madre, oltre che a lasciarlo solo, crea a Giulio notevoli difficoltà economiche, senza per questo ricevere l'aiuto dei parenti, neppure di quel Giorgio Mezosa che è suo insegnante presso i Conventuali. Il ragazzo quattordicenne si trasferisce allora a Venezia presso uno zio sacerdote, direttore di una scuola privata e curatore dei chierici di San Marco, potendo così proseguire gli studi e maturare la vocazione nell'ordine dei Frati Minori Cappuccini.
Il 18 febbraio 1575 veste l'abito francescano e gli è imposto dal vicario provinciale, padre Lorenzo da Bergamo, il suo stesso nome: da quel momento sarà padre Lorenzo da Brindisi. A Padova segue gli studi di logica e filosofia e nuovamente a Venezia quelli di teologia. Il 18 dicembre 1582 è ordinato sacerdote. Nel 1589 diviene Vicario Generale dell'Ordine in Toscana, nel 1594 Provinciale di Venezia, nel 1596 secondo Definitore Generale, nel 1598 Vicario Provinciale in Svizzera, nel 1599 nuovamente Definitore Generale.
Sempre nel 1599 è posto a guida dei missionari inviati dai cappuccini in Germania, su invito del Pontefice. Nell'ottobre del 1601 il religioso chiede di essere uno dei quattro cappellani dediti all'assistenza spirituale delle truppe cattoliche nella guerra contro i turchi. È quindi destinato all'accampamento imperiale di Albareale in Ungheria, dove giunge il 9 ottobre e dove si distingue per l'aiuto e per la fermezza durante l'attacco turco.
Nel 1602 tornò in Italia per partecipare al capitolo dell'Ordine e venne incaricato dall'imperatore Rodolfo II di farsi ambasciatore presso il duca di Mantova Vincenzo Gonzaga affinché restituisse il feudo di Castel Goffredo al marchese di Castiglione Francesco Gonzaga, al quale venne tolto dopo una lunga disputa. La mediazione fallì.
Il 24 maggio dello stesso anno padre Lorenzo viene eletto vicario generale dell'Ordine, con l'impegno di visitare tutte le province dell'Ordine. Nel triennio del suo generalato può tornare anche a Brindisi dove decide la costruzione di una chiesa, sul terreno di sua proprietà, con annesso monastero di clausura trovando i finanziatori nel duca di Baviera, nella principessa di Caserta ed in altre personalità conosciute durante i suoi viaggi in Europa.
Nel 1618 si reca a Napoli, dove viene convinto dai patrizi napoletani a recarsi in Spagna per esporre al re Filippo III le malversazioni del viceré don Pietro Giron. Il 26 maggio 1619, evitato l'agguato di sicari ed ostacoli di varia natura, padre Lorenzo viene ricevuto alla corte di Filippo III. Al termine del colloquio col sovrano, per conferma alle sue parole, profetizza la propria morte imminente ad opera di sicari se egli non provvederà a ristabilire l’ordine.
Le sue richieste vennero ignorate e Il 22 luglio del 1619, probabilmente avvelenato, il frate brindisino morì.
 

Nel Martirologio si celebrano :
 

 


S. Vittore di Marsiglia
A Marsiglia, in Francia, ricordo di S. Vittore, martire.

S. Alberico Crescitelli
A Yanzibian, presso Yangpingguan, in Cina, ricordo di S. Alberico Crescitelli, presbitero del Pontificio Istituto per le Missioni Estere e martire, che, durante la persecuzione scatenata dai seguaci della setta dei "Boxer", venne dapprima duramente e crudelmente picchiato e torturato, quindi il giorno seguente, i piedi legati, trascinato lungo un sentiero sassoso fino al fiume, laddove fu fatto a pezzi ed infine decapitato, coronando così il suo glorioso martirio.

S. Giuseppe Wang Yumei
Sulla strada per Daining, presso Yongjenin, nella provincia cinese dello Hubei, passione di S. Giuseppe Wang Yumei, martirizzato durante la persecuzione scatenata dai seguaci della setta dei "Boxer". 

  I SANTI DEL GIORNO

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