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Orchestre d'Europa: Orchestre National de France (seconda puntata)

in onda domenica 15 maggio alle ore 16,00

Orchestre d'Europa: Orchestre National de France (seconda puntata)Quando nel 1977 prese il posto di Sergiu Celibidache come direttore musicale dell'Orchestre National de France, Lorin Maazel, direttore d'orchestra, compositore e violinista statunitense, nato da genitori statunitensi, in realtà tornava nel luogo che lo aveva visto nascere. Nel 1930 a Neuilly-sur-Seine, nei pressi di Parigi, Lorin Maazel aveva visto la luce, quattro anni prima della fondazione dell'orchestra francese che avrebbe diretto stabilmente fino al 1991.

Nel vortice delle numerose e prestigiose scritture con le orchestre più importanti del mondo, il rapporto del direttore d'orchestra con l'Orchestre National de France è stato tra i più lunghi e costanti. Frutto di questo incontro sono tutte le registrazioni presentate nel secondo appuntamento della rubrica Orchestre d'Europa dedicato alla formazione orchestrale francese che tiene circa settanta concerti in media l'anno a Parigi e in tournée, trasmessi tutti su France Musiques.

Sergei Prokofiev cominciò a scrivere la Sinfonia n. 1 in re maggiore op. 25 nel 1916, terminò l'opera l'anno successivo, in piena Rivoluzione, e la diresse personalmente nella sua prima esecuzione il 21 aprile 1918 a San Pietroburgo, allora Pietrogrado. Conosciuta come 'Sinfonia Classica', la composizione può essere considerata una delle prime opere neo-classiche del musicista russo, nata sull'onda delle lezioni del suo insegnante di direzione d'orchestra al Conservatorio di San Pietroburgo, Nikolai Tcherepnin, su come eseguire Haydn.

L'ispirazione allo stile compositivo di Franz Joseph Haydn si ferma nelle intenzioni di Prokofiev ad un livello superficiale: cambiano alcune strutture tipiche della sinfonia (la Gavotta del terzo movimento si collegherebbe più all'ambito formale della suite) e non vi sono peraltro citazioni haydniane. Ma la freschezza e l'estrema vivacità dell'invenzione melodica restituiscono e richiamano più di qualunque altro mezzo lo spirito giocoso e dinamico delle migliori pagine del compositore austriaco. Da notare anche che Prokofiev, eccellente pianista e abituato di solito a comporre seduto alla tastiera, concepì quest'opera in un periodo di vacanza lontano dal pianoforte.

Il secondo ascolto è una composizione commissionata dall'Orchestre National de France nel 1985 a Henri Dutilleux per il violinista Isaac Stern ed eseguita la prima volta il 5 novembre dello stesso anno al Théâtre des Champs-Élysées con la direzione di Lorin Maazel. L'Arbre des songes, per violino e orchestra, ha una struttura che ricorda la fronda di un albero, con ritorni tematici continui e con figure sempre rinnovate.

Nella prefazione dell'opera l'autore ha spiegato di sentirsi incapace di scrivere per violino un pezzo di bravura, ma di aver tentato con questo concerto di "approcciare il problema in una maniera più interiore: lo strumento solista deve essere strettamente dipendente dal sostrato orchestrale e reciprocamente una stessa pulsazione deve animare entrambi" .

A chiusura di programma ascolteremo infine The Planets, suite op. 32 di Gustav Holst. La partitura, che rimane ancora oggi l'opera più eseguita del compositore inglese, fu concepita negli anni della Grande Guerra, tra il 1914 e il 1916, sulla scia del grande interesse per l'astrologia e la teosofia che Holst aveva sviluppato a partire da un viaggio in Spagna e dalla letture dell'opera dell'astrologo Alan Leo.

Ricca di effetti coloristici, la suite testimonia il gusto eclettico dello stile musicale di Holst, che, oltre a chiari rimandi alla tradizione tardo romantica tedesca, mostra profonde assonanze con il primo novecento francese, tali da aver condotto un critico a definire la composizione "La Sagra della Primavera inglese".


Orchestre National de France

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