[an error occurred while processing this directive]

Il tesoro di Sant’Oreste

Recensione - Le novità editoriali

Il tesoro di Sant’Oreste aurelio santopadre nazisti mistero ora scomparso

di Aurelio Santopadre
Editore: Edizioni Sabinae


Ben congeniato per essere un romanzo d’esordio (scritto oltretutto da un scrittore non più giovanissimo, anche se di comprovata esperienza; dalla stesura di alcune sceneggiature alla prova narrativa più difficile di tutti, e cioè le favole e i racconti per bambini...) il racconto si apre con una premessa, documentata da una nota accurata e di carattere storico: dove è finito l’oro italiano trafugato dai nazisti dopo l’8 settembre del 1943? Una parte di esso è stato ritrovato, in vari punti d’Europa, però un’altra parte no.

Seppure combinandolo con una componente di pura immaginazione, Aurelio Santopadre parte da questo interrogativo per delineare una storia molto avvincente. Da un lato prova a dare una spiegazione, alimentata naturalmente dalla fantasia; ma dall’altro coinvolge il lettore in una trama talmente verosimile, e soprattutto così intrigante sul piano narrativo, da far nascere alla fine nel lettore dei dubbi: e se fosse tutto vero?

Il racconto si sviluppa nel tempo, partendo dagli anni della guerra ed arrivando abilmente ai nostri giorni; ed offre diversi spunti di riflessione, per via della competenza storica dell’autore. Ma è forse il profilo dei protagonisti l’elemento letterario più interessante; specie attraverso i personaggi femminili di Hanna, Simona e Raffaella che quasi fanno da contrappunto alla lunga e affascinante traiettoria della trama. Sono loro in fondo il vero metallo prezioso.



A cura di Vittorio Castelnuovo
[an error occurred while processing this directive]