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Bacchette d'annata: Sergiu Celibidache

Nella rubrica dedicata ai direttori d'orchestra classe 1912 (di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita), incontriamo da questa settimana Sergiu Celibidache, nato a Roman, nella regione nord orientale della Romania. I suoi studi musicali, iniziati a Bucarest, si svolsero in modo più significativo a Berlino, dove Celibidache frequentò sia la Musikhochule che la Fredrich-Wilhelm Universitat, riuscendo anche a fare, tra il 1941 e il 42, le sue prime esperienze di direzione con l'orchestra degli amici della musica.

Nominato subito dopo la guerra direttore ad interim dei Berliner Philharmoniker in sostituzione di Wilhelm Furtwängler, iniziò pochi anni dopo a collaborare anche con altre importanti formazioni europee. Dal 1979 fino alla morte, avvenuta a Parigi nel 1996, fu direttore musicale dei Münchner Philharmoniker, iniziando un sodalizio che gli valse, nel 1992, la cittadinanza onoraria della città tedesca.

Interprete del grande repertorio sinfonico, particolarmente quello legato al nome di Bruckner, Celibidache fu un acerrimo nemico delle registrazioni discografiche, convinto che si trattasse di un'esperienza che abitua l'ascoltatore a una percezione meccanica. Per questo direttore, ospite indimenticato delle orchestre Rai negli anni '60, solo l'ascolto dal vivo poteva infatti realizzare quella condivisione di spazio e di esperienza sonora che la musica richiede in quanto arte.
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