Nell'edizione
2013 l'attenzione ricadrà in particolare sul
contributo istriano all’Unità d’Italia (con particolare cenno alla Prima Guerra mondiale) e sulle possibili sinergie tra le comunità del territorio adriatico, dando seguito al messaggio veicolato dai presidenti
di Italia, Slovenia e Croazia nei loro incontri di Trieste e Pola e nel contesto determinato dall’allargamento dell’UE alla Croazia.
Il
Salone del libro dell’Adriatico orientale ha seguito un percorso a zig zag, come nel tratto di
Missoni. La rassegna è stata presentata a
Trieste, durante una conferenza nella sala della
libreria UBIK, che sarà uno dei tre spazi in cui si svolgeranno i cento appuntamenti in calendario. Gli altri "luoghi" sono: la
Galleria Tergesteo e la sala
Punto Enel, speculare a quella della libreria UBIK. Motto dell’edizione di quest’anno – la settima – è l’anagramma di Missoni, ovvero "si son mi" perché ben definisce il progetto dell’evento.
Gli
Adriatici sono protagonisti di una storia del Novecento che ancora pesa ma anche gli eredi di una cultura ricca e di un
esodo d’eccellenza che
Missoni rappresenta. Il pubblico potrà scoprirlo partecipando ad eventi di carattere storico, realizzati in collaborazione con sei istituti per la storia del movimento di liberazione nell’FVG ed in altre regioni italiane.
Quest'anno la
Bancarella, intitolata
"Storia e personaggi", dura
sei giorni, con un programma "a getto continuo" che allinea
più di cento appuntamenti e coinvolge
centocinquanta fra scrittori, editori, giornalisti e storici oltre ad un gran numero di
enti e associazioni, sia di esuli che di "rimasti" (con il Centro di ricerche storiche di Rovigno e la casa editrice Edit di Fiume). Una vetrina di libri e autori e - come sottolineano gli organizzatori - un'occasione di conoscenza a tutto campo della cultura e della civiltà dell'Adriatico orientale nello spirito di ricomposizione e di amicizia del "messaggio veicolato dai Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia ai loro incontri di Trieste e Pola e nella nuova realtà determinata dall'allargamento dell'Unione Europea anche alla Croazia".