In questo compact prodotto dall'etichetta ECM nel 2011, Alexander Lonquich mette in relazione tra di loro due pagine pianistiche pur appartenenti a due diverse epoche. Da un lato lo Schumann di Kreisleriana, serie di otto fantasie per pianoforte op. 16, nella prima versione del 1838; dall'altro la Partita scritta da Heinz Holliger nel 1999.

Per quanto riguarda Schumann è da sottolineare l'enorme distanza che separa questo brano da quello che porta il numero d'opera successivo, ovvero la Fantasia op. 17 , tanto vicina al lato contemplativo e utopico del romanticismo, quanto Kreisleriana è invece legata al lato oscuro, a volte ossessivo, del medesimo movimento culturale.

Non solo, ma lo stesso autore, nel medesimo anno di composizione di Kreisleriana, rivelò esplicitamente come il pianoforte risultasse troppo costrittivo per la propria idea creativa, tant'è che successivamente incrementò la propria produzione liederistica, cameristica e, infine, corale e sinfonica.

La scelta di associare a Schumann il brano di Holliger è in parte dovuto al senso di continuità tra i due che si rintraccia proprio nel preludio con cui si apre la Partita, come se la sofferta ricerca compositiva del tedesco proseguisse nel brano di questo autore svizzero, classe 1939 e certamente tra i più significativi musicisti della sua generazione.