Reduce dai fasti di Capodanno - dove guidata da Daniel Harding ha proposto il suo ormai tradizionale concerto il 30 e 31 dicembre in orario serale e il 1 gennaio con diretta mattutina teletrasmessa dalla RAI - l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia si presenta domenica 9 gennaio sotto la guida di un altro direttore di provenienza britannica, ben noto alla compagine veneziana: si tratta di Sir John Eliot Gardiner.

Il musicista, che aveva diretto lo scorso anno la VII edizione veneziana del concerto di Capodanno, guiderà l'Orchestra della Fenice in un programma che presenta musiche di Elgar, Mozart e Bartok.

Dal palco del Teatro dell'Opera di Roma, dove è stato rappresentato nel mese di dicembre, il balletto "Lo Schiaccianoci" rimane nella capitale ma si trasferisce all'Auditorium Conciliazione, dove rimarrà dal 3 al 6 gennaio.

Il racconto di E.T.A. Hoffmann "Schiaccianoci e il re dei topi" venne letto da Ciaikovsky nella libera versione francese di Alexandre Dumas padre; grazie all'elaborazione di Marius Petipa l'atmosfera cupa e allucinata del testo venne trasformata in una fiaba sognante e ricca di visioni incantate, e il balletto fu messo in scena per la prima volta al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel 1892.

Con il celebre balletto di Ciaikovsky viene celebrato il 50° anno di attività del Balletto di Roma, nato nel 1960 grazie al sodalizio artistico di due étoiles della danza italiana: Franca Bartolomei, scomparsa nel 2006, e Walter Zappolini, attuale Direttore Artistico.

L'allestimento della compagnia romana, realizzato con regia e coreografia di Mario Piazza, presenta la suggestiva fiaba in chiave moderna, giovandosi di una nuova elaborazione del libretto creata da Riccardo Reim; nel ruolo del protagonista Andrè De La Roche, danzatore corso-vietnamita di nascita, americano di adozione ma ben noto al pubblico italiano.


Teatro la Fenice di Venezia

Balletto di Roma

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