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Enrico Ruggeri "Il mare d'inverno"

  • Andato in onda:21/04/2015
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      Enrico Ruggeri, canta "Il mare d'inverno", il brano che affidò a Loredana Bertè e lo rese celebre come autore.

      Ospite della puntata di Radio2 SuperMax di martedì 21 aprile 2015 ( clicca per riascoltare la puntata), tra un libro e una trasmissione in radio, Enrico Ruggeri trova sempre il tempo di tornare alla sua essenza più pura, quella di cantautore.



      Il 14 aprile è uscito il suo nuovo progetto discografico, “Pezzi di vita”, un doppio album contenente 10 inediti e 14 brani dei primi anni 80. Il cantautore reincide, interpretando in una nuova chiave musicale alcuni dei brani che hanno segnato la sua carriera. Da “Contessa” e “Vivo da Re”, che hanno creato il mito-Decibel a “Polvere”, passando per  “Il mare d’inverno”, “Nuovo swing”, “Poco più di niente” e “Il futuro è un’ipotesi”, vere e proprie “perle” che non sentono l’usura del tempo e dimostrano come certe canzoni siano immortali.



          Il mare d'inverno

          è solo un film in bianco e nerovisto alla tv

          E verso l'interno

          Qualche nuvola dal cileco

          Che si butta giù

          Sabbia bagnata

          Una lettera che

          Il vento sta portando via

          Punti invisibili

          Rincorsi dai cani

          Stanche parabole di vecchi gabbiani

          E io che rimango qui sola

          A cercare un caffè

          Il mare d'inverno

          è un concetto che il pensiero non considera

          è poco moderno

          è qualcosa che nessuno mai desidera

          Alberghi chiusi

          Manifesti già sbiaditi di pubblicità

          Macchine tracciano solchi su strade

          Dove la pioggia

          D'estate non cade

          E io che non riesco

          Nemmeno a parlare con me

          Mare mare

          Qui non viene mai nessuno

          A trascinarmi via

          Mare mare

          Qui non viene mai nessuno

          A farci compagnia

          Mare mare

          Non ti posso guardare così

          Perché questo vento

          Agita anche me

          Questo vento agita anche me...

          

          Passerà il freddo

          E la spiaggia lentamente

          Si colorerà

          La radio e I giornali

          E una musica banale si diffonderà

          Nuove avventure

          Discoteche illuminate

          Piene di bugie

          Ma verso sera uno strano concerto

          E un ombrellone che rimane aperto

          Mi tuffo perplessa

          Ai momenti vissuti di già

          Mare mare

          Qui non viene mai nessuno

          A trascinarmi via

          Mare mare

          Qui non viene mai nessuno

          A farci compagnia

          Mare mare

          Non ti posso guardare così

          Perché questo vento

          Agita anche me

          Questo vento agita anche me

          

          Mare mare,

          Qui non viene mai nessuno a trascinarmi via

          Mare mare...


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