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Pezzi da 90- Giovanni Falcone, un ricordo

  • Andato in onda:23/05/2016
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      Giovanni Falcone, un ricordo
      di Annalina Ferrante 

       

      Il 23 maggio del 1992 , all’altezza di Capaci, sull’autostrada 29 che da Punta Raisi va in direzione di Palermo, cinquecento chili di tritolo fanno saltare in aria l'auto su cui viaggia il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.

      Insieme a Paolo  Borsellino, Giovanni Falcone rimane una delle figure più alte della lotta contro  mafia.
      Lotta a cui il magistrato siciliano ha dedicato l’intera vita con un impegno, una coerenza e una tenacia impareggiabili, senza mai retrocedere di fronte ai gravi rischi a cui era continuamente esposto e lottando per tutelare al massimo la propria autonomia.

      La sua attività investigativa, certamente innovativa per quei tempi, lo porta a identificare tra i primi Cosa Nostra come un’organizzazione parallela allo Stato, unitaria e verticistica, in un’epoca in cui si negava l’esistenza della mafia riducendo i crimini a scontri tra bande concorrenti di delinquenti comuni.
      La sua tesi fu confermata poi, durante il maxiprocesso, dal primo importante pentito di mafia: Tommaso Buscetta.

      Ilda Boccassini racconta, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica nel 2002.

       “Né il Paese né la magistratura né il potere, quale ne sia il segno politico, hanno saputo accettare le idee di Falcone, in vita, e più che comprenderle, in morte, se ne appropriano a piene mani, deformandole secondo la convenienza del momento. [...] Non c'è stato uomo la cui fiducia e amicizia è stata tradita con più determinazione e malignità. Eppure le cattedrali e i convegni, anno dopo anno, sono sempre affollati di "amici" che magari, con Falcone vivo, sono stati i burattinai o i burattini di qualche indegna campagna di calunnie e insinuazioni che lo ha colpito.”

      Pezzi da 90 lo ricorda facendo ascoltare la testimonianza di vita e di amicizia del giornalista Francesco La Licata, autore del libro “Storia di Giovanni Falcone”. L’intervista è di Antonella Ferrera tratta da “La storia in giallo”, RF3, 2005. 


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