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L’INCANTEVOLE PAURA. PUPI AVATI E IL CINEMA HORROR ITALIANO

  • Andato in onda:02/03/2017
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      La filmografia di Pupi Avati relativa al cosiddetto "Gotico Padano" si è sempre distinta per aver saputo miscelare con efficacia la matrice artigianale, gli intrecci fantastici e la tensione verso il soprannaturale. Come in una ricetta degna della migliore cucina emiliana Pupi Avati, nostro gradito ospite nella puntata di oggi, ha saputo dosare il rispetto e la reinvenzione dei canoni classici per regalare al cinema di genere nuovi sapori. Tra i più originali il sovvertimento di certi cliché: l'assolata campagna padana al posto delle cupe metropoli, preti spretati e legati alla sfera dell'occulto invece del classico assassino coi guanti neri. Nel suo libro, L'incantevole pauraAlberto Decostanzi traccia un parallelo fra il cinema “noir” di Pupi Avati e quello degli horror-thriller italiani. Da una parte le sue pellicole diventate ormai di culto come La casa dalle finestre che ridono (1976), Zeder (1983), L'arcano incantatore (1996) e dall’altra classici del genere come Zombi 2 (1979) di Lucio Fulci, La casa con la scala nel buio (1983) di Lamberto Bava, Dellamorte Dellamore (1994) di Michele Soavi. Il libro è una saporita carrellata tra i piatti prodotti dalle due cucine, con le loro portate condite di exploit grandguignoleschi, raffinate messe in scena e inquietanti giochi di luce. Quello che emerge è il rapporto simbiotico con il pubblico che Pupi Avati conosce bene sia quando viene confortato dal rassicurante impasto della commedia sia quando viene terrorizzato dalle atmosfere oscure e deliranti. Il mistero di questo versante della produzione di Pupi Avati si è alimentato anche in virtù della sporadicità delle singole uscite, spesso separate da un decennio. Sta di fatto che La casa dalle finestre che ridono è ricordato come uno dei gialli all’italiana più audaci degli anni settanta, Zeder un’originale variazione sul tema “zombie” e L’arcano incantatore uno dei più riusciti thriller a sfondo esoterico. Con Pupi Avati e la sua cucina stellata parliamo di questo, del suo cinema e della sua passione per il jazz che sarà premiata con un collegamento con Monica Affattato, regista di Enrico Rava. Note necessarie, documentario sul grande esponente della scena internazionale jazz.

      In conduzione Steve Della Casa e Enrico Magrelli 

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      Riduci
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