La nostra Repubblica
Il 2 Giugno del 1946 si tiene in Italia il Referendum Istituzionale sulla scelta della forma di Stato: il Paese rimarrà monarchico o sceglierà la Repubblica?
Con 12.717.923 voti, pari al 54.3 per cento, i voti repubblicani prevalgono su quelli per la conservazione del Regno (10.719.284, pari al 45.7 per cento): due milioni di voti che lasciano poco spazio alle accuse di brogli immediatamente denunciati dai fedelissimi di Umberto II.
Il Re - succeduto il 9 maggio al padre Vittorio Emanuele III, che aveva abdicato con la speranza di far passare in secondo piano la compromissione della Corona (e sua personale) con il regime fascista e favorire i voti monarchici – il 13 giugno lascia l’Italia e si reca in esilio in Portogallo.
Il giorno precedente il Consiglio dei Ministri aveva attribuito le funzioni di Capo dello Stato al Presidente Alcide De Gasperi.
Il 25 giugno l’Assemblea Costituente – formatasi con le elezioni concomitanti al Referendum del 2 giugno – elegge Capo Provvisorio dello Stato Enrico De Nicola.
Il partito di maggioranza dell’Assemblea è la Democrazia Cristiana (35.2 per cento), seguita dalPartito Socialista (20.7 per cento) e dal Partito Comunista (19 per cento).
Intanto De Gasperi forma il suo secondo governo di coalizione, con i tre maggiori partiti e con il Partito Repubblicano e il Partito Liberale.
Ma quel 2 giugno va ricordato anche per un altro importantissimo evento: è infatti il primo voto politico concesso alle donne.
Avevano votato alle elezioni amministrative del 10 marzo 1946, ma certo la legge che aveva concesso l’elettorato attivo e passivo alle donne dà i suoi primi significativi risultati proprio in questa occasione istituzionale e politica del 2 giugno: ad essere elette risulteranno 21 deputate e cinque di loro (Maria Federici, Angela Gotelli, Nilde Jotti, Teresa Noce, Lina Merlin), faranno parte della Commissione incaricata di elaborare il progetto di Costituzione.
Rai Radio 6 Teca festeggia la Repubblica democratica fondata sul lavoro e sull’uguaglianza tra i sessi, le religioni, le razze e le idee, riproponendo una trasmissione storica del 1996, in onda su Radio 1 e in replica su Radio 3.
Si tratta delle 130 puntate de La Nostra Repubblica. Storia, costume, economia, sport e canzoni di mezzo secolo, programma di Maurizio Ciampa e Raffaello Uboldi, per la regia di Massimiliano Fasan; 130 documentari di mezz’ora: un viaggio a tappe nella storia dell’Italia del Dopoguerra.
Il programma può essere ascoltato in streaming o in DAB+ sulle radio digitali nelle zone già coperte dal servizio. Le puntate sono disponibili anche in podcast.
A cura di Elisabetta Malantrucco.