Pittura, scultura, fotografia, architettura. E poi gli stili e i materiali dell’arte contemporanea. Mille espressioni che sono le protagoniste di Art Night, il nuovo programma di Rai Cultura condotto da Alessio Aversa, in onda da venerdì 18 ottobre alle 21.15 su Rai5. La trasmissione propone documentari internazionali e produzioni originali, recenti o tratte dalle Teche Rai, ma si sofferma anche sul patrimonio artistico italiano e sulla sua tutela.

La prima puntata si apre nel segno delle Ombre elettriche ed è dedicata agli stili degli anni Sessanta a Londra e a Roma. In primo piano le opere dei tre pittori italiani Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano. Tre artisti visionari, legati da una forte sintonia e capaci di sconvolgere la scena dell’arte italiana di quel decennio. Il loro ritrovo abituale è il Caffè Rosati, affacciato su Piazza del Popolo. Il loro regno è la Roma antica e affascinante di piazza di Spagna, via Margutta e piazza del Popolo. Ma sono attirati e influenzati anche dalla modernità, che scoprono nella frenesia di via Veneto, tra alberghi, uffici, stranieri e colletti bianchi. Sono convinti che la cultura e l’arte possano davvero cambiare il mondo. Vogliono mutare lo sguardo, sovvertire l’immaginario, incidere sul reale. Le immagini delle Teche Rai ridanno voce ai tre artisti, ma anche ad altri grandi nomi di quegli anni come il regista Marco Ferreri e il collezionista Giorgio Franchetti. E non mancano le voci del critico Achille Bonito Oliva, delle figlie di Angeli e Festa, Maria e Anita, responsabili degli archivi paterni, e di Leonardo Crudi, giovane artista che rielabora l'immaginario di quegli anni.

A seguire, il documentario David Bailey, il fotografo delle star, dedicato al fotografo londinese che seppe esprimersi anche nella scultura e nella pittura ed è stato amico di stelle come Andy Warhol, Mick Jagger e Jack Nicholson. Bailey stesso accompagna lo spettatore nel suo studio a Londra e la sua casa nel Devon.

Art Night è curato da Silvia De Felice, Alessio Aversa e Marta Santella, con la regia di Andrea Montemaggiori.