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Alpi-Hrovatin: la Procura di Roma chiede di nuovo l'archiviazione
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E’ passato quasi un quarto di secolo da quel 20 marzo 1994, quando in un agguato a Mogadiscio furono assassinati Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. E la Procura di Roma ha chiesto di nuovo l'archiviazione, per la terza volta. Sta per esser scritta la parola fine: né mandanti né esecutori. Non sono servite a nulla anni di inchieste e commissioni parlamentari. Sono stati accertati depistaggi e un presunto colpevole, dopo 17 anni di carcere, è stato riconosciuto innocente nel processo di Perugia.
“Ci auguriamo che la richiesta non sia accolta e comunque il prossimo 20 marzo, nel corso della iniziativa già fissata alla Camera dei Deputati, torneremo a chiedere che sia compiuto ogni sforzo per arrivare alla verità e alla giustizia”: così recita una nota firmata da Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario e presidente Fnsi, Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai, Cdr del Tg3 e Articolo 21: “la stessa Commissione speciale sulle ecomafie potrebbe da subito tornare sui traffici di allora tra Italia e Somalia, sulle denunce di Ilaria, sui depistaggi e le omissioni messe in atto anche dai Servizi deviati e da apparati dello Stato. Non abbiamo intenzione di archiviare alcunché e chiediamo alla Rai e a tutti i media di tornare a illuminare a giorno questa orrenda pagina della nostra storia”.
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