10-16 dicembre 2018

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L'uomo delle antenne che lavoro' al riordino delle frequenze

Vittorio Del Duce, dirigente del settore tecnico della Rai per oltre 30 anni, si è spento il 19 ottobre a Laveno Mombello, in provincia di Varese, dove ormai si era ritirato da qualche anno. Familiari e amici hanno voluto ricordarlo in una commemorazione che si è tenuta il 3 dicembre a Roma, nell’Aula magna della Facoltà valdese di Teologia.

Nato nella Capitale e laureato alla Sapienza in Ingegneria elettronica, durante gli anni della dirigenza al settore tecnico - che all’epoca risiedeva a Borgo Sant’Angelo - si prodigò per la sua informatizzazione. Un’opera che allora ebbe un costo non irrilevante per l’azienda, ma che ne innalzò il livello in maniera notevole e universalmente riconosciuta. In seguito alla entrata in vigore della legge Mammì (1990), Vittorio Del Duce fu messo a capo del gruppo di lavoro per la realizzazione del piano nazionale delle frequenze: un intervento gigantesco che riordinò l’assetto di allora, anche se non nella maniera in cui lui l’aveva pianificata.

Nella seconda metà degli anni Novanta si occupò della sperimentazione sulla tv digitale con progetti Rai/Philips/Unione europea. In seguito proseguì quegli studi e quella sperimentazione che permise l’avvento della nuova tv di massa interattiva. Fu definito per anni ‘l’uomo delle antenne’, sua grande passione non solo teorica ma anche estetica. Spesso era solito visitare i grandi ripetitori, ovunque essi si trovassero. Carattere euforico e coinvolgente ha rappresentato, assieme a molti altri della sua stessa generazione, un esempio classico di civil servant. Non mancarono, infatti, avances da parte della concorrenza: tentativi che però furono sempre respinti senza la minima esitazione. Tra le sue ferme convinzioni c’era, infatti, quella del servizio pubblico come mezzo a disposizione della collettività. Perseguiva sempre, nei progetti che gli venivano affidati, una realizzazione che amava definire “a regola d’arte”.

All’epoca in cui, a metà degli anni Novanta, l’Italia avviava con colpevole ritardo il Piano Socrate - un programma per la banda larga e ultralarga su rete fissa in fibra ottica - Vittorio Del Duce invitava gli editori radiotelevisivi e più in generale i fornitori di contenuti audiovisivi a puntare decisamente, anche per la propagazione della televisione e della crossmedialità prossima ventura, alle microantenne e alle reti cellulari wireless che avevano fatto esplodere la telefonia mobile. Insomma Del Duce può essere definito come uno dei padri dei servizi televisivi di prossimità e può essere considerato, per certi versi, un antesignano di nuovi servizi a forte valore aggiunto, anche editoriale, che potrebbero maturare e forse infine esplodere sulle reti mobili di quinta generazione.
 

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