Domenica 13 ottobre a Fabriano Nicolas Vaporidis ha iniziato la tournée teatrale con il musical Full Monty diretto da Massimo Romeo Piparo dove l’attore italogreco è Marcello, il ragazzo gay che nell’omonimo film di Peter Cattaneo si chiama Lomper. E’ la seconda volta che Vaporidis interpreta un omosessuale: la prima risale al 2012, quando Maurizio Ponzi gli affidò il ruolo di Enzo in Ci vediamo a casa (su Rai2 sabato 19 alle ore 3.20; il film è presente anche in RaiPlay), una co-produzione Dalex Film e Rai Cinema. Il titolo deriva dall’omonima canzone che Dolcenera ha composto per il film e che ha cantato al Festival di Sanremo di quell’anno. 

Scritto da Piero Spila, Stefano Tummolini, Giancarlo De Cataldo e lo stesso Ponzi, Ci vediamo a casa racconta tre storie, slegate fra loro, che alla fine convergono nella stessa chiesa protagonista della scena iniziale. Il cast è numeroso: fra gli altri ci sono Ambra Angiolini, Edoardo Leo, Myriam Catania, Antonello Fassari, Giuliana De Sio, quest’ultima attrice feticcio di Ponzi. C’è anche un simpatico cameo di Claudio De Pasqualis che gli ascoltatori di Hollywood Party, il programma di Radio3, conoscono come il cinefilo sardo Efisio Mulas. 

Sono due i temi principali del film di Ponzi: la casa e l’amore di coppia. A Vaporidis Ponzi chiede di assumere le stesse espressioni che nei precedenti ruoli ha avuto con le sue partner femminili, solo che stavolta avrà di fronte un uomo. Vaporidis non soltanto supera brillantemente la prova, ma riesce a sorprendere il regista con l’idea di guardare la bocca di Primo Reggiani prima di baciarlo: un dettaglio apparentemente risibile, ma molto apprezzato dal regista. 

Ponzi, che quest’anno ha festeggiato i suoi primi ottant’anni, è noto come specialista di commedie: basti pensare a quelle con Francesco Nuti. Non vanno però dimenticati i suoi esordi che coniugavano il cinema di Pier Paolo Pasolini con quello più sperimentale, d’avanguardia. 

Delle tre, quella di Enzo è per Ponzi la storia più riuscita del suo film. Vaporidis ne va fiero e sottolinea l’eccellente lavoro che il regista ha fatto su di lui e su Reggiani, prima in fase di scrittura, poi dietro la macchina da presa. Per l’attore Ci vediamo a casa è un film vero, dove la verità va intesa come credibilità. Nella conversazione a tavola fra Enzo e sua madre, un’inguaribile nostalgica del flower power, il ragazzo afferma che I segreti di Brokeback Mountain è un capolavoro, a differenza del noioso Fragole e sangue, e la sua dichiarazione manda la mamma su tutte le furie. Ponzi si affretta a precisare che certi dialoghi sono sempre legati al personaggio che li fa: è un errore pensare che un regista “parli con la bocca” dei suoi attori. 

L’atmosfera sul set fu davvero rilassante, con alcuni momenti divertenti come durante le riprese di Leo e Ambra Angiolini mentre fanno l’amore in automobile: un innervosito Francesco Renga, allora compagno dell’attrice, chiedeva al regista quanto ancora avesse da girare. A Ponzi Vaporidis riserva parole di stima e affetto, non dimenticando la sua generosità, bontà e delicatezza. Quanto al proprio mestiere, pur restando grato a Luca Molinari, il protagonista interpretato nel dittico di Notte prima degli esami, per Vaporidis un attore non dovrebbe mai diventare un personaggio: da questo punto di vista non c’è invidia per Christopher Lee o Sean Connery, attori immensi che hanno lavorato in capolavori della storia del cinema ma che nell’immaginario collettivo restano Dracula e James Bond. Pur amando la commedia, nel corso di questi anni Vaporidis è stato anche un sequestratore affiliato alla ‘ndrangheta in Tutti i soldi del mondo e un serial killer nella serie tv 6 passi nel giallo: ruoli che lo spingono ad augurarsi di ricevere ancora proposte di recitare nei noir. Non a caso il suo film del cuore è Cemento armato del 2007: si rammarica solo di averci lavorato senza l’esperienza che ha oggi, “altrimenti da bello il film sarebbe stato bellissimo".