Seconda parte
Jackie: Salgo le scale e mi trovo davanti a una immensa porta.
E' socchiusa.
Principe: (stessa voce di Jackie, più dura) "Ce ne hai messo di tempo!"
Jackie: E' il principe... Ma con chi ce l'ha?
Principe: "Con te Astronotus, con te!"
Jackie: Replica lui, ruvido, dall'interno della stanza e aggiunge...
Principe: "Sento la tua presenza... Ovunque sarai, Jackie, non potrai mai sfuggirmi!
Avanti, entra."
Jackie: Accetto il suo invito senza farmi pregare e trovo, finalmente, Floriflora, Fanfauna, i loro nipoti e la mia piccola Cotton, legati tutti insieme e malamente imbavagliati.
"Dunque li hai fatti rapire tu: sei un gran lestofante!", grido al principe con rabbia.
Principe: "Puoi chiamarmi Nero, Jackie, tutti gli amici mi chiamano così."
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Jackie: (furioso) "Io non sarò tuo amico né ora, né mai!"
Principe: "Che noia, Jackie, sei sempre così precipitoso... quando imparerai a essere meno idealista e più concreto?"
Jackie: "Se c'è qualcosa che devo imparare, sicuramente non la imparerò da te, Nero."
Principe: "Lo sai? Potresti pentirti di queste parole."
Jackie: "Staremo a vedere!", replico risoluto, "Perché hai sequestrato i miei amici?"
Principe: "Mi risulta che tu voglia diventare il loro eroe.
Vogliamo parlarne?"
Jackie: "Di cosa dovrei parlare con te, di grazia?"
Principe: "Beh, vedi Jackie, io non posso esistere se tu dichiari di voler fare l'eroe, quindi mi preme sapere che intenzioni hai."
Jackie (sospettoso) "Perché?"
Principe: "Perché i miei progetti sono diametralmente opposti ai tuoi e quindi..."
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Jackie: "E quindi?"
Principe: (molto cattivo) "E quindi è chiaro che oggi, qui, uno di noi due dovrà sparire.
(improvvisamente mellifluo) Ma io intendo parlarti Jackie, perché non credo tu sia pienamente consapevole di quello che stai facendo."
Jackie: "E io non credo che tu sia la persona più adatta per consigliarmi!", gli rispondo ingrugnito.
Principe: (molto consapevole) "Fra me e te ci sono molte affinità, più di quanto immagini.
Allora, Jackie, vuoi veramente fare l'eroe?"
Jackie: "Io non voglio fare l'eroe a tutti i costi, ma voglio vivere in questo mondo, voglio stare vicino ai miei amici ed esser loro utile, se posso."
Il principe non sembra dar peso alla mia risposta.
Principe: "Per essere un eroe, devi considerare gli interessi degli altri alla stessa stregua dei tuoi.
Ne sei veramente capace, Jackie Astronotus?"
Jackie: Chiede lanciandomi una spada.
Oh, Freddie, fratello mio, tu sai che non sono mai stato molto abile con le mani, ma qualcosa mi suggerisce di non rifiutare l'arma.
Infatti, poco dopo, Nero incomincia a far roteare la sua lama, minaccioso.
"Beh, ci proverò...", rispondo un po' impressionato.
Principe: (minaccioso) "Dunque sceglierai questo mondo? Sceglierai di rimanere candido come un bambino?"
Jackie: Sono un po' infastidito dal suo tono paternalista, ma mi controllo e rispondo educatamente.
"Beh, non so se mi riuscirà... è difficile essere candidi come i bambini, ma farò il possibile, certamente!"
Principe: "Me l'aspettavo.
Ho sempre detestato i meticci."
Jackie: "I... meticci?", domando stupitissimo.
Principe: (ride cattivo) "Seee!
I meticci, i meticci come te!"
Jackie: (incerto) "Come me?"
Principe: "Certo, Jackie Astronotus.
Pensi veramente che chiunque si possa mettere in bocca un petalo di primula e ritrovarsi in tutt'altro mondo?"
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Jackie: "No!
Non accade a tutti, no", rispondo fermamente, "In effetti, penso che si debba credere alle cose affinché queste si avverino.
E io ci ho creduto!"
Principe: "Tutti così, tutti così gli idealisti!
Che stupido mezzo sangue, puàh, che stupideria!"
Jackie: (confuso) "Ma perché continui a parlare di me come... ", ma il mio sosia Nero mi interrompe, come se dovesse recitare una nenia.
Principe: (esageratamente annoiato) "Tuo padre si invaghì di una fata, per la cronaca, cugina delle due reginsorelle qui presenti e, cosa ancora più assurda, la sposò.
Capisci ora perché sei un meticcio?"
Jackie: (sgomento) "Ma non è possibile io... io non ne so nulla!"
Principe: "Infatti non puoi ricordarlo, perché tu e Freddie siete stati allevati dalla nonna.
Ma ti sei mai chiesto perché, Jackie?"
Jackie: (basito) "Ma... io sapevo che i miei genitori..." ma il principe mi interrompe bruscamente.
Principe: "Naaaaa!
Tuo padre consegnò te e Freddie a vostra nonna, tornò nel Fiorfiore e fuggì con lei, con la sua fata.
Sposando tua madre, il tuo inconcludente genitore sapeva che un giorno uno dei suoi figli avrebbe potuto saltare il guado, ma non se ne curò."
Jackie: (sorpreso) Sono allibito e, anche se l'ho conosciuto appena, mi affretto a difendere mio padre:
"Come fai a dire cosa sapeva o non sapeva mio padre?
Tu hai la mia stessa età e io, di lui, ho solo dei vaghi ricordi."
Principe: (annoiato) "So dove ha abitato con tua madre.
Ho parlato con la gente che li ha conosciuti... ho frugato nelle loro cose..."
Jackie: Sono furibondo, sono furibondo con lui che è al corrente di tanti fatti che io ignoro, disprezzo l'idea di essere costretto a sapere la verità sui miei genitori in questo modo così, così... cattivo.
"Cosa ne sai della casa di mia madre e mio padre?", domando in un ringhio.
Principe: (altezzoso) "So dov'è.
E non è una casa: è un castello!"
Jackie: Mi risponde come se fossi il giovane più ignorante del mondo.
Non resisto e domando:
"Voglio vederlo."
Principe: (provocatorio) "E allora guardati intorno.
Sei a casa, Jackie Astronotus.
Questo è il castello di tua madre."
Jackie: (incredulo) Beh, non lo nego, la mia sorpresa è grande.
Quindi, il castello che lui ha occupato e nel quale si fa chiamare Principe della rosa pallida ed elfica, è in realtà la casa della mia mamma e del mio papà?
Nero mi strappa violentemente delle mie elucubrazioni.
Principe: (tentatore) "Fai la tua scelta narrativa, Jackie.
Abbi il coraggio di navigare la tua storia.
Vedi... io sono solo una delle ipotesi."
Jackie: (confuso) "Quale ipotesi? E chi saresti?"
Principe: "Sono l'anti-eroe, il cattivo per eccellenza!
Ma puoi fare mille altre scelte."
Jackie: (balbetta confuso) "Non capisco, non... non capisco cosa vuoi da me..."
Principe: "Facile: devi scegliere, Jackie.
Ora che sei tornato, come prevedeva la storia, devi decidere.
Tu sei un eclettico, un multimediale.
Non sei più come i personaggi delle favole di un tempo!
Nei tuoi racconti si naviga, si sceglie dove, come e quando andare.
Adesso tocca a te."
Jackie: (impaurito) "Ma tocca a me... cosa?"
Jackie: "Decidere!
Decidere cosa vuoi essere veramente: un eroe senza macchia e senza paura o una sinistra copia di te stesso?
Insomma, vuoi godere del fascino negativo del mistero come me? Bearti della trama dell'intrigo, del favore dell'oscurità e della paura, cose di cui si pregia soltanto il sottoscritto? Oppure..."
(sputa per terra) "Vuoi andare a fare il Don Chisciotte errante contro le zanzare, i moschini e, se ti va bene, qualche solido calabrone?"
Jackie: Dopo questa tirata, gli occhi del mio omologo si iniettano di cattiveria e, gettandomi addosso un candeliere d'oro massiccio, urla:
Principe: "Sono stufo di farti le prediche, fratello!
Sei un eroe indeciso, un cavaliere flebile, un tiepido intrepido!"
Jackie: Così dicendo, sguaina la sua spada.
Principe: (ringhiando) "Ora o mai più, Astronotus!
Devi batterti... ora!"
... fine seconda parte.
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