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Intervista a Gennaro Celentano

Lo zio di Angela Celentano,Gennaro Celentano

'Chi l'ha visto?':
Come abbiamo appena sentito, come abbiamo detto più volte tutto è cominciato alcuni mesi fa.
 
Gennaro Celentano:
Precisamente il 25 di luglio, domenica mattina. Mi hanno svegliato perché stavo ancora dormendo, e mi dicevano di accendere la tv perché c'era questa notizia. Ho acceso la televisione però pensavo che si trattava di qualche scoop giornalistico. Poi mi sono accorto che invece ero stato denunciato dai Carabinieri di Vico Equense e dalla Procura di Torre Annunziata con l'accusa di aver rapito mia nipote Angela. Dopo tre mesi mi sono visto recapitare un avviso di garanzia dai Carabinieri per comparire davanti al giudice di Torre Annunziata.
 
'Chi l'ha visto?':
In seguito all'avviso di garanzia lei ha dovuto sostenere un interrogatorio.
 
Gennaro Celentano:
Si, il 19 ottobre sono stato a Torre Annunziata e con mio grande stupore ho visto che quello che mi si contestava era zero, era meno di zero. Mi si contestava qualcosa che non esisteva proprio.
 
'Chi l'ha visto?':
Si è parlato di una situazione economica difficile, di una serie di ricatti che l'avrebbero in qualche modo spinta a vendere sua nipote.
 
Gennaro Celentano:
I debiti che avevo come ogni italiano, debiti per portare avanti la famiglia, per sistemare la casa, piccoli debiti. E molte volte ho pensato che se tutti gli italiani che hanno questi debiti dovessero fare qualcosa di male saremmo rovinati.
 
'Chi l'ha visto?':
Poi le è stato contestato anche il fatto che lei non abbia avvertito subito i Carabinieri.
 
Gennaro Celentano:
Come ho detto al PM credo che ogni persona quando scompare una bambina pensi a cercare la bambina. Dopo, quando ci si accorge che la bambina non c'è, si chiamano i Carabinieri e la Polizia. E così ho fatto io. Mentre stavamo cercando qualcun altro ha chiamato i Carabinieri.
 
'Chi l'ha visto?':
Senta in tutto questo tempo in tutti questi mesi, questi sospetti, accuse pesanti hanno creato delle tensioni fra lei e suo fratello e sua cognata?
 
Gennaro Celentano:
No, questo assolutamente no. Anzi, ha rafforzato non ha rovinato il rapporto con mio fratello. Ha rafforzato i nostri vincoli. Ci vogliamo bene perché siamo cresciuti insieme, però quello che mi ha fatto stare male in questo periodo è di non aver potuto gridare quello che avevo detro al cuore. Perché sono stato in silenzio e questo silenzio, però, per molti è stato qualcosa di sbagliato. Però io sono stato in silenzio per far lavorare i giudici in pace perché credevo e credo ancora nella giustizia. Però nessuno può immaginare cosa vuol dire avere questa accusa addosso. Nessuno può immaginare il dolore che si sente nel guardare le persone che ti stanno a fianco e molte volte ridere per non piangere. Se c'è questa giustizia chi mi ha causato tutto ciò deve pagare, perché non si può sbattere una persona in prima pagina e in televisione come il mostro, come qualcuno che ha rapito la nipotina che ha visto crescere. E' qualcosa di molto brutto, è stato fatto secondo me con troppa leggerezza.
 
'Chi l'ha visto?':
Adesso però, come abbiamo anche ascoltato dalle parole del suo avvocato, è stata presentata la richiesta di archiviazione. Dunque l'incubo è finito.
 
Gennaro Celentano:
Cosa vuol dire è finito?! Come può finire una storia del genere? E' finito per la legge ma per me stesso cosa vuol dire è finito? Per tutta la mia vita porterò questo segno e i miei figli cresceranno con questa esperienza. Quindi non vuol dire metterci una pietra sopra. Come ho detto poco fa è stata gestita male questa situazione, da persone che non si sono accorte che stavano rovinando una persona. Perché personalmente mi hanno rovinato, non riesco più a lavorare perché le persone non so cosa pensano, è dal mese di luglio che arrangiandomi ho portato avanti la famiglia, per non parlare delle ferite che ti porti dentro.
 
'Chi l'ha visto?':
Che idea si è fatto della scomparsa della piccola Angela? Dov'è e dove potrebbe essere?
 
Gennaro Celentano:
Molte volte si fanno tanti pensieri... però voglio credere ad un solo pensiero: che Angela sta bene e che possa tornare, deve tornare. Deve tornare perché è la bambina di mio fratello e di mia cognata e poi perché con il suo ritorno, oltre a portare una gioia così grande, si svelano tanti perché.