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nota integrativa

1) Premessa

Il bilancio consolidato del Gruppo Rai è stato redatto in conformità alle disposizioni del Codice Civile e secondo quanto previsto dal D. Lgs. n. 127 del 9 aprile 1991. Come allegato al bilancio sono stati predisposti i prospetti di riclassificazione costituiti dalle tavole per l’analisi della struttura patrimoniale e per l’analisi dei risultati reddituali e dal rendiconto finanziario.

I prospetti di bilancio, la nota integrativa e i relativi prospetti di dettaglio sono esposti in milioni di Euro.

La data di riferimento del bilancio consolidato è il 31 dicembre 2012, data alla quale tutte le imprese rientranti nell’area di consolidamento hanno chiuso il proprio bilancio.

I bilanci delle società rientranti nell’area di consolidamento sono quelli approvati dai rispettivi organi sociali.

Il bilancio consolidato e i bilanci delle singole società comprese nell’area di consolidamento sono stati sottoposti a revisione da parte della PricewaterhouseCoopers SpA.

Il prospetto di raccordo tra risultato d’esercizio e patrimonio netto della Rai e risultato d’esercizio e patrimonio netto del Gruppo, per gli esercizi 2012 e 2011 è esposto nella pagina 231.

2) AREA DI CONSOLIDAMENTO
Il consolidato comprende la Rai e tutte le società nelle quali la Capogruppo Rai detiene - direttamente o indirettamente - la maggioranza dei voti esercitabili nell’Assemblea Ordinaria.

Sono consolidate con il metodo integrale le seguenti società (i dati del capitale sociale sono riferiti alla data del 31 dicembre 2012):

• Rai Cinema SpA; sede sociale in Roma, Piazza Adriana 12, capitale sociale Euro 200.000.000,40; azionisti: Rai 100%.

• RaiNet SpA; sede sociale in Roma, Via Teulada 66, capitale sociale Euro 5.160.000; azionisti: Rai 100%.

• Rai Way SpA; sede sociale in Roma, Via Teulada 66, capitale sociale Euro 70.176.000; azionisti Rai 100%.

• Rai World SpA; sede sociale in Roma, Viale Mazzini 14, capitale sociale Euro 1.300.000; azionisti: Rai 100%.

• Sipra SpA; sede sociale in Torino, Corso Bernardino Telesio 25, capitale sociale Euro 10.000.000; azionisti: Rai 100%.

Sono valutate con il metodo del patrimonio netto:

• Audiradio Srl in liquidazione; sede sociale in Milano, Largo Toscanini 1, capitale sociale Euro 258.000; quote: Rai 27%, terzi 73%.

• Auditel Srl; sede sociale in Milano, Largo Toscanini 1, capitale sociale Euro 300.000; quote: Rai 33%, terzi 67%.

• Euronews - Société Anonyme; sede sociale in Lione Ecully (Francia), 60 Chemin des Mouilles, capitale sociale Euro 4.032.840; azionisti: Rai 20,56%, terzi 79,44%.

• Rai Corporation - Italian Radio TV System in liquidazione; sede sociale c/o GC Consultants in New York, 444 Madison Avenue suite 1206, capitale sociale USD 500.000; azionisti: Rai 100%.

• San Marino RTV SpA.; sede sociale nella Repubblica di San Marino, Via Kennedy 13, capitale sociale Euro 516.460; azionisti: Rai 50%, E.Ra.S. 50%.

• Tivù Srl; sede sociale in Roma, Via di Villa Patrizi 8, capitale sociale Euro 1.001.886; quote: Rai 48,16%, terzi 51,84%. Si segnala che in data 31 maggio 2012 l’Assemblea dei Soci di Rai Corporation ha deliberato lo scioglimento della società e il conseguente avvio della fase di liquidazione del patrimonio sociale.

3) Principi di consolidamento e criteri di conversione
Si possono così sintetizzare:

a) I valori contabili delle partecipazioni relative alle società rientranti nell’area di consolidamento e le corrispondenti frazioni di patrimonio netto sono stati eliminati a fronte dell’assunzione totale, a prescindere dalla percentuale di possesso azionario, delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi delle partecipate secondo il metodo dell’integrazione globale, con evidenziazione nelle apposite voci delle quote del patrimonio netto e del risultato del periodo corrispondenti a partecipazioni di terzi. Le differenze emerse sono state direttamente imputate al patrimonio netto consolidato.

b) Le partite di debito e di credito, gli oneri e i proventi, i dividendi e le altre operazioni intercorse tra le società consolidate sono state elise.

c) Nel processo di consolidamento i bilanci delle società consolidate sono stati resi omogenei nei principi contabili e nei criteri di esposizione.

4) Principi contabili Prima di procedere all’illustrazione delle singole appostazioni, si espongono, qui di seguito, i principali criteri di valutazione adottati, criteri comunque formulati nella prospettiva della continuazione dell’attività e nel rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile e del D. Lgs. n. 127 del 9 aprile 1991 invariati rispetto al precedente esercizio. Non sussistono casi eccezionali che richiedano deroghe all’applicazione di quanto previsto all’art. 2423 bis e seguenti del Codice Civile.

a) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno:

I costi di acquisizione e di produzione dei programmi, formati dai costi esterni direttamente imputabili a ciascuna produzione e dai costi delle risorse interne utilizzate per la realizzazione dei singoli programmi, sono rappresentati secondo i seguenti criteri:

1) i costi riferiti a produzioni televisive ad utilità ripetuta sono capitalizzati fra le immobilizzazioni immateriali e, se tali produzioni risultano utilizzabili a fine periodo, sono appostati fra i diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno e assoggettati ad ammortamento per quote costanti, con riguardo alla durata della loro presumibile utilità futura. Se invece tali produzioni ad utilità ripetuta non risultano ancora utilizzabili a fine periodo, i relativi costi vengono rinviati come immobilizzazioni immateriali in corso e acconti.

In relazione alle difficoltà oggettive nell’individuare elementi in grado di garantire una corretta correlazione tra i ricavi da pubblicità e da canone e l’ammortamento dei diritti, alle quali si somma l’indeterminabilità delle multiformi modalità di sfruttamento, la vita utile dei programmi a utilità ripetuta è stimata in:
• tre anni per quanto riguarda il prodotto fiction o più in generale per tutti i prodotti non cinematografici;
• quattro anni per i diritti di sfruttamento di library di natura calcistica;
• cinque anni per i diritti free TV acquistati da Rai Cinema, con eccezione per i prodotti per i quali si acquisisce l’intera filiera dei diritti (cinematografici, televisivi, home video, ecc.) e per i quali la durata utile è valutata in sette anni.

I costi riferiti a diritti in concessione per durate inferiori sono ammortizzati con quote corrispondenti al periodo di disponibilità.

Inoltre, viene attivato un fondo svalutazione a fronte di programmi che presentino rischi di trasmissibilità, replicabilità o di sfruttamento commerciale.

2) I costi riferiti a produzioni televisive destinate a una fruizione immediata, affluiscono a conto economico in un unico esercizio, che solitamente coincide con quello di utilizzazione. Più precisamente:

• Informazione giornalistica, intrattenimento leggero e l’intera produzione radiofonica. I costi sono rilevati nell’esercizio in cui sono sostenuti, che coincide, di norma, con quello di messa in onda.
• Eventi sportivi. I costi sono rilevati nell’esercizio in cui si svolge la manifestazione.
• Documentari, musica colta e prosa. I costi affluiscono al conto economico in un’unica soluzione nel momento in cui i programmi sono pronti per la trasmissione o i cui diritti sono utilizzabili.

b) Le licenze d’uso di software iscritte tra i diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno al netto delle quote di ammortamento, sono ammortizzate in tre esercizi a partire dall’anno di entrata in funzione.

c) I costi inerenti alla realizzazione della rete digitale terrestre sono iscritti tra le immobilizzazioni immateriali al netto delle quote di ammortamento e ammortizzati, a quote costanti, in relazione alla durata prevista di utilizzazione a partire dalla data di attivazione del servizio.

d) I marchi sono ammortizzati in dieci esercizi a partire dall’anno di entrata in funzione.

e) Gli oneri pluriennali appostati fra le altre immobilizzazioni immateriali al netto delle relative quote di ammortamento, sono riferiti a lavori di adattamento e miglioria eseguiti su immobili in locazione o concessione e agli oneri accessori su finanziamenti. Le quote di ammortamento degli oneri per lavori di adattamento e miglioria sono determinate in base al minor periodo tra quello di durata residua dei relativi contratti e quello di stimata utilità delle spese sostenute, calcolato con riguardo alle aliquote rappresentative del deperimento economico tecnico, applicabili ai beni che ne formano oggetto. Gli oneri accessori su finanziamenti sono ammortizzati in relazione alla durata dell’affidamento.

f) I beni costituenti le immobilizzazioni materiali – esposte in bilancio al netto dei relativi fondi di ammortamento – sono iscritti al costo, maggiorato dei costi del personale interno sostenuti per il loro approntamento, incrementato per le rivalutazioni effettuate ai sensi di legge. I costi delle immobilizzazioni materiali come sopra determinati, sono ammortizzati a norma dell’art. 2426 punto 2 del Codice Civile. Le spese di manutenzione ordinaria sono addebitate al conto economico del periodo in cui vengono sostenute.

g) Le partecipazioni in imprese controllate non consolidate e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto integrale. Tale metodo prevede che il valore d’iscrizione delle partecipazioni sia pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio detratti i dividendi e operate le rettifiche richieste dai principi di redazione del bilancio consolidato. L’utile o la perdita d’esercizio della partecipata, debitamente rettificato, è imputato nel conto economico nello stesso esercizio al quale il risultato si riferisce, al rigo D18 Rivalutazioni a) di partecipazioni ovvero al rigo D19. Svalutazioni a) di partecipazioni. Per le società che espongono un patrimonio netto negativo, il costo della partecipazione viene azzerato e la quota Rai di detto valore negativo forma oggetto di uno specifico accantonamento ai fondi per rischi e oneri.

h) Le partecipazioni in altre società e le quote in consorzi sono iscritte nel consolidato al costo rettificato in caso di perdite durevoli di valore. Per le società che espongono un patrimonio netto negativo il costo della partecipazione viene azzerato e la quota Rai di detto valore negativo forma oggetto di uno specifico accantonamento ai fondi per rischi e oneri. Le rettifiche per perdite durevoli di valore sono riassorbite nel caso in cui tali perdite siano successivamente recuperate grazie al conseguimento di sufficienti utili di esercizio da parte delle stesse società partecipate.

i) I titoli a reddito fisso sono iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie al costo di acquisizione. La differenza (positiva o negativa) tra il costo di acquisizione e il valore di rimborso concorre a formare il reddito per la quota maturata nell’esercizio.

j) Le immobilizzazioni che, alla data della chiusura di bilancio, risultino durevolmente di valore inferiore, sono iscritte a tale minor valore. Qualora siano venuti meno i motivi che avevano determinato la svalutazione operata in passati esercizi, le immobilizzazioni sono rivalutate nei limiti della svalutazione effettuata. k) Gli altri titoli inclusi tra le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono valutati al costo di acquisizione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ovvero al valore di realizzo – desumibile dall’andamento di mercato – se minore.

l) Le rimanenze finali di materie prime, sussidiarie e di consumo (materiali tecnici) sono valutate al costo di acquisto, determinato con il metodo del costo medio ponderato, svalutato in relazione all’ andamento del mercato ed alle presumibili mancate utilizzazioni legate a fenomeni di obsolescenza e lento rigiro. Le rimanenze finali di merci (libri, dvd ecc.) destinate alla rivendita sono valutate al costo di acquisto, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ovvero al valore di presumibile realizzo desumibile dall’andamento del mercato, se minore.

m) I crediti sono esposti al presumibile valore di realizzo, cioè al netto del fondo svalutazione crediti, determinato sulla base di un’analitica valutazione dei rischi di solvibilità delle singole posizioni creditorie.

n) I ratei e i risconti sono determinati sulla base dei parametri temporali riferiti alle singole partite.

o) I fondi per trattamento di quiescenza e obblighi simili, costituiti dal fondo integrazione indennità di anzianità, dal fondo previdenza e dal fondo pensionistico integrativo aziendale, sono accantonati in conformità ad accordi collettivi. Il fondo pensionistico integrativo aziendale è valutato sulla base di criteri attuariali.

p) Il fondo per imposte include le imposte riferite ai probabili oneri che potrebbero derivare dalla definizione di partite in contestazione, nonché le imposte differite calcolate con riguardo alle differenze temporanee che determinano minori imposte correnti. Le imposte anticipate derivanti da componenti negativi di reddito a deducibilità fiscale differita e da imponibili fiscali negativi sono rilevate nella voce dell’Attivo Circolante 4 ter Imposte anticipate, tenendo conto, ai fini della loro determinazione ed iscrizione in bilancio, della ragionevole certezza del loro futuro recupero.

q) Gli altri fondi per rischi e oneri sono costituiti da accantonamenti destinati a coprire perdite o passività di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Essi vengono accantonati in modo analitico in relazione all’esistenza di specifiche posizioni di rischio e la relativa quantificazione è effettuata sulla base di stime ragionevoli degli oneri che dalle stesse potrebbero derivare.

r) Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è determinato in conformità alle leggi e ai contratti di lavoro in vigore e accoglie il debito maturato nei confronti di tutti i dipendenti alla data di chiusura dell’esercizio, al netto delle anticipazioni già erogate.

s) I debiti sono esposti al valore nominale.

t) I debiti ed i crediti in valute diverse dall’Euro figurano iscritti ai tassi di cambio correnti alla data di chiusura di bilancio, con esclusione di quelli assistiti da contratti di copertura che sono valutati al cambio dello strumento finanziario. Gli utili e le perdite che derivano da tale conversione sono rispettivamente accreditati ed addebitati al conto economico come componenti di reddito di natura finanziaria. L’eventuale utile netto che ne deriva è accantonato in un’apposita riserva non distribuibile fino al suo realizzo.

u) La voce Acconti comprende gli anticipi da clienti per forniture non ancora eseguite.

v) I costi e ricavi sono imputati al conto economico sulla base di principi omogenei di competenza.

w) Le imposte sul reddito dell’esercizio sono iscritte in base alla stima del reddito imponibile, in conformità alle disposizioni in vigore, considerando altresì le partite ad imponibilità differita. Il relativo debito per imposte da versare in sede di dichiarazione dei redditi è iscritto tra i debiti tributari, unitamente ai debiti relativi ad imposte andate a ruolo. Il carico fiscale risultante dal consolidato di Gruppo recepisce le iscrizioni dei singoli bilanci delle società, predisposti con criteri uniformi ed in applicazione dei principi della competenza e della prudenza. Le società consolidate con il metodo integrale hanno optato per la tassazione di Gruppo, con il trasferimento alla Capogruppo degli adempimenti connessi alla liquidazione e al versamento dell’imposta IRES. La procedura di consolidamento degli imponibili fiscali di Gruppo è regolata da apposito accordo tra la Capogruppo e le società controllate. I principi fondamentali che reggono tale accordo sono quelli di neutralità (mancanza di effetti negativi per le singole società), di proporzionalità nell’utilizzo delle perdite e di integrale remunerazione delle stesse in base all’aliquota IRES in vigore al momento dell’effettivo utilizzo, in compensazione con redditi apportati.

x) In sede di consolidamento sono stati rilevati gli effetti fiscali derivanti dalle rettifiche di consolidamento comportanti variazioni temporali sul risultato di Gruppo mediante iscrizione delle imposte anticipate e delle imposte differite.

y) Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse e dei cambi, sono stipulati contratti derivati a copertura di specifiche operazioni. I differenziali di interesse da incassare o pagare sugli interest rate swap sono imputati a conto economico per competenza lungo la durata del contratto. I differenziali di interesse maturati e non liquidati alla data di chiusura dell’esercizio o liquidati anticipatamente rispetto alla competenza economica sono rilevati alla voce Ratei e risconti. I contratti derivati di copertura dal rischio di cambio sono posti in essere a fronte di impegni contrattuali in valuta e comportano l’adeguamento del valore del corrispondente debito sottostante. Il premio o lo sconto derivanti dal differenziale fra il cambio a pronti e il cambio a termine dell’operazione di copertura effettuata mediante acquisto di valuta a termine e i premi pagati a fronte di opzioni sono imputati a conto economico in rapporto alla durata del contratto. In presenza di contratti che non rispettano pienamente i criteri contabili per essere definiti “di copertura”, nel caso in cui la valutazione del mercato presenti valori negativi si provvede all’accantonamento di tale valore in un apposito Fondo per rischi.

z) Le operazioni di incasso sono registrate per data di operazione bancaria, per le operazioni di pagamento si tiene altresì conto della data di disposizione.

5) Stato Patrimoniale

Attivo

Immobilizzazioni

Immobilizzazioni Immateriali

Rilevano i costi dei fattori di produzione di carattere durevole, ma privi del requisito della materialità, al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni in caso di perdita durevole di valore.

La voce ammonta complessivamente a 903,3 milioni di Euro, con un decremento netto di 29,3 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente, rappresentato dal saldo tra nuovi investimenti (492,2 milioni di Euro), quote di ammortamento di competenza dell’esercizio (488,2 milioni di Euro), svalutazioni e radiazioni (31,3 milioni di Euro), alienazioni (2,4 milioni di Euro) e altri movimenti incrementativi (0,4 milioni di Euro).


La voce, come illustrato nel prospetto di dettaglio n. 1, è così composta:

Costi di impianto e di ampliamento. Iscritti nel bilancio della società Rai World per un valore lordo di 0,1 milioni di Euro e completamente ammortizzati nel corso dell’esercizio (al 31 dicembre 2011: valore non significativo).

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno. La voce ammonta a 568,7 milioni di Euro ed è così composta:
• 565,0 milioni di Euro riguardano i costi dei prodotti televisivi e cinematografici disponibili per l’impiego iscritti principalmente nel bilancio della Capogruppo e di Rai Cinema e manifesta, rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011, un decremento netto di 72,5 milioni di Euro. In particolare il predetto decremento equivale al saldo tra le nuove iscrizioni per 427,4 milioni di Euro (delle quali 129,0 milioni di Euro trasferite dalle immobilizzazioni in corso e acconti per diritti che si sono resi disponibili nel corso dell’esercizio), la svalutazione, operata allo scopo di rilevare gli effetti derivanti dal rischio di mancata trasmissibilità, replicabilità e sfruttamento commerciale di alcune produzioni, ammontante a 24,5 milioni di Euro e le quote di ammortamento di competenza per 475,4 milioni di Euro;
• 3,7 milioni di Euro si riferiscono a licenze d’uso di software e manifesta rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011 un decremento netto di 1,1 milioni di Euro. In particolare il predetto decremento equivale al saldo tra le nuove iscrizioni per 3,7 milioni di Euro e le quote di ammortamento di competenza per 4,8 milioni di Euro.

Per quanto si riferisce ai prodotti televisivi e cinematografici disponibili per l’impiego, il valore complessivo della voce al 31 dicembre 2012, al lordo della svalutazione, si ripartisce fra:
• diritti per programmi televisivi di proprietà o in concessione a tempo illimitato, per 216,9 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 265,3 milioni di Euro);
• diritti per programmi televisivi di terzi in concessione a tempo determinato, per 383,3 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 412,5 milioni di Euro).

Nel complesso gli investimenti in programmi effettuati nel 2012 ammontano a 481,9 milioni di Euro, comprensivi di 183,5 milioni di Euro relativi a investimenti in programmi televisivi e cinematografici non ancora disponibili al 31 dicembre 2012, appostati alla voce immobilizzazioni in corso e acconti. L’analisi per tipologia degli investimenti al 31 dicembre 2012 evidenzia che nel corso dell’esercizio sono stati investiti 292,2 milioni di Euro nel genere fiction (serie, miniserie, tv movie, telenovelas, soap operas, ecc.), 116,1 milioni di Euro nel genere film, 25,8 milioni di Euro in cartoni e comiche, 19,4 milioni di Euro in library di natura calcistica, 12,3 milioni di Euro in musica colta e prosa, 11,5 milioni di Euro in documentari e 4,6 milioni di Euro in altri generi.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili. La voce comprende, al netto delle quote di ammortamento maturate, i costi sostenuti per l’acquisizione in concessione delle frequenze per la rete digitale terrestre e i marchi di proprietà. Nel suo complesso la voce ammonta a 11,3 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 14,7 milioni di Euro) dei quali 11,2 milioni di Euro riferiti alle frequenze della rete digitale (al 31 dicembre 2011: 14,6 milioni di Euro).

Immobilizzazioni in corso e acconti. La voce ammonta a 311,6 milioni di Euro, dei quali:
• 303,1 milioni di Euro riguardano i costi dei programmi televisivi e cinematografici non ancora disponibili, e quindi non assoggettabili ad ammortamento, e manifesta, rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011, un incremento netto di 45,3 milioni di Euro. In particolare il predetto incremento equivale al saldo fra gli aumenti per nuove iscrizioni (183,5 milioni di Euro), le diminuzioni per partite trasferite alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno, in quanto relative a produzioni e/o acquisti che si sono resi utilizzabili nel corso dell’esercizio (129,0 milioni di Euro), a radiazioni per programmi non realizzati o inutilizzabili (6,8 milioni di Euro) oppure oggetto di cessione (2,4 milioni di Euro);
• 2,0 milioni di Euro si riferiscono a licenze d’uso di software e manifesta un incremento netto di 0,4 milioni di Euro rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011;
• 1,0 milioni di Euro si riferiscono a lavori in corso per adattamento e miglioria eseguiti su immobili in locazione o concessione e manifesta, rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011, un incremento netto di 0,5 milioni di Euro;
• 5,5 milioni di Euro si riferiscono al costo di acquisizione dei diritti di opzione su accordi di sfruttamento commerciale riguardanti library di natura calcistica iscritti nel bilancio della Capogruppo e manifesta, rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011, un incremento netto di 3,5 milioni di Euro.

Per quanto si riferisce ai programmi televisivi e cinematografici non ancora disponibili, la somma complessiva di 303,1 milioni di Euro include:
• 150,2 milioni di Euro relativi a programmi di proprietà non pronti al 31 dicembre 2012 o con diritti decorrenti in data successiva al 31 dicembre 2012 (al 31 dicembre 2011: 131,4 milioni di Euro). Si segnala che tra questi figurano costi pari a 9,0 milioni di Euro relativi alla produzione di una fiction di lunga serialità al momento interrotta in seguito a problematiche sorte in fase di realizzazione con la società di produzione. In merito si precisa che tale importo è stato prudenzialmente accantonato al fondo “oneri per immobilizzazioni in corso a rischio di utilizzabilità”;
• 152,9 milioni di Euro relativi a programmi di terzi in concessione a tempo determinato, con decorrenza diritti successiva al 31 dicembre 2012 (al 31 dicembre 2011: 126,4 milioni di Euro).

Altre. L’importo di 11,7 milioni di Euro include:
• 8,2 milioni di Euro inerenti ai costi sostenuti, al netto delle quote di ammortamento, per lavori di adattamento e miglioria eseguiti su immobili in locazione o concessione (al 31 dicembre 2011: 10,1 milioni di Euro);
• 1,8 milioni di Euro, al netto delle quote di ammortamento, relativi a contratti di finanziamento pluriennale da ripartirsi lungo la durata dei medesimi (al 31 dicembre 2011: 2,1 milioni di Euro);
• 1,7 milioni di Euro inerenti a costi per investimenti in analisi e programmi software (al 31 dicembre 2011: 1,5 milioni di Euro).

Immobilizzazioni Materiali

Rilevano i costi e le relative rivalutazioni dei beni strumentali caratterizzati dal duplice requisito dell’utilità pluriennale e della materialità al netto degli ammortamenti ordinari e delle svalutazioni in caso di perdita durevole di valore.

Gli ammortamenti ordinari sono stati calcolati sulla base delle seguenti aliquote:

fabbricati e costruzioni leggere dal 3% al 10%
impianti e macchinario dal 9% al 33,3%
attrezzature industriali e commerciali dal 14,3% al 19%
altri beni dal 12% al 30%
Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2012 a 683,6 milioni di Euro e manifestano, nel loro complesso, un incremento netto di 1,3 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2011, costituito dal saldo tra nuove iscrizioni (133,6 milioni di Euro), ammortamenti (127,8 milioni di Euro), dismissioni (4,6 milioni di Euro) e altri movimenti incrementativi per 0,1 milioni di Euro, così come specificato nel prospetto di dettaglio n. 2.



Di seguito vengono riportati i valori lordi delle rivalutazioni iscritte tra le immobilizzazioni materiali ripartiti per disposizioni normative:
• 0,2 milioni di Euro lordi in attuazione della Legge 19 dicembre 1973 n. 823;
• 38,1 milioni di Euro lordi in attuazione delle Leggi 2 dicembre 1975 n. 576 e 19 marzo 1983 n. 72;
• 57,4 milioni di Euro in attuazione della Legge 30 dicembre 1991 n. 413;
• 499,3 milioni di Euro in attuazione della Legge 23 dicembre 1996 n. 650.

Immobilizzazioni Finanziarie

Esprimono i costi degli impieghi durevoli di natura finanziaria e le relative rivalutazioni, al netto delle componenti di svalutazione richiamate in sede di commento delle singole appostazioni.

Ammontano nel complesso a 23,8 milioni di Euro e sono così articolate:

Partecipazioni in imprese controllate non consolidate. La voce, pari a 1,9 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 1,7 milioni di Euro), rappresenta il valore del patrimonio netto di Rai Corporation al cambio in vigore al 31 dicembre 2012.

Partecipazioni in imprese collegate. Sono rappresentate da società non rientranti nell’area di consolidamento, con quote di possesso azionario superiori al 20% e sulle quali non è esercitata influenza dominante. Risultano articolate come segue:



Le partecipazioni nelle imprese collegate sono tutte nel portafoglio della Rai.

Partecipazioni in altre imprese. Ammontano a 0,8 milioni di Euro e sono così articolate:



Crediti verso altri. Figurano iscritti per 9,9 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 8,9 milioni di Euro) e sono composti da:
• minimi garantiti corrisposti a fronte di mandati di commercializzazione di diritti e altre iniziative commerciali per 7,7 milioni di Euro al netto del fondo svalutazione di 10,3 milioni di Euro accantonato a fronte del rischio di mancato recupero commerciale delle anticipazioni finanziarie;
• depositi cauzionali per 1,9 milioni di Euro;
• prestiti concessi a personale dipendente per 0,3 milioni di Euro al netto del fondo svalutazione di 0,2 milioni di Euro;
• altri crediti iscritti per un valore lordo di 0,2 milioni di Euro e completamente svalutati.

L’articolazione di questo complesso di voci è riportata nel prospetto di dettaglio n. 3. I prospetti di dettaglio n. 6 e n. 8 ne illustrano la distribuzione per scadenza, natura e divisa mentre il prospetto di dettaglio n. 7 evidenzia l’articolazione per area geografica.



Altri titoli. Esposti per 1,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 3,7 milioni di Euro) sono interamente costituiti da titoli prestati a garanzia.

L’articolazione della voce è riportata nel prospetto di dettaglio n. 3.

Attivo circolante

Rimanenze

Ammontano, al netto del relativo fondo di svalutazione, a 3,2 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 3,5 milioni di Euro). Si ripartiscono, come descritto nel prospetto di dettaglio n. 4, in:

• Materie prime, sussidiarie e di consumo: iscritte per 1,3 milioni di Euro, al netto del fondo svalutazione pari a 13,2 milioni di Euro, sono rappresentate per la quasi totalità da scorte e ricambi per la manutenzione e l’esercizio dei beni strumentali tecnici, assimilabili a materiali di consumo in quanto non destinati ad essere direttamente incorporati nel prodotto.

• Lavori in corso su ordinazione: iscritti per 0,2 milioni di Euro nel bilancio di Rai Way, sono relativi ai costi sostenuti per lo sviluppo della rete Isoradio.

• Prodotti finiti e merci: ammontano a 1,7 milioni di Euro al netto del fondo svalutazione di 0,1 milioni di Euro e riguardano principalmente le rimanenze collegate all’attività riferita a Editoria periodica e libraria, l’attività di distribuzione home video e le rimanenze di merci acquisite in cambio di pubblicità.



Crediti

Complessivamente iscritti per 740,8 milioni di Euro, evidenziano, rispetto al 31 dicembre 2011, un decremento di 220,9 milioni di Euro, come può essere rilevato dal prospetto di dettaglio n. 5, che ne illustra articolazione e componenti di valore, e dai prospetti di dettaglio n. 6 e 8 che ne espongono distribuzione per scadenza, natura e divisa. L’articolazione per area geografica è invece evidenziata nel prospetto di dettaglio n. 7.







Crediti verso clienti. Rileva i crediti di carattere commerciale. Nel loro complesso sono esposti per 522,4 milioni di Euro, equivalenti a un valore nominale di 580,1 milioni di Euro ricondotto a un valore di probabile realizzo mediante una svalutazione di 57,7 milioni di Euro e rispetto al 31 dicembre 2011 evidenziano un decremento di 181,3 milioni di Euro.

In dettaglio la voce risulta articolata in:
• crediti verso i clienti della Sipra per servizi pubblicitari ceduti: esposti per un valore nominale di 237,3 milioni di Euro presentano un decremento di 89,1 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2011. La voce comprende l’importo di 53,6 milioni di Euro relativo a crediti ceduti a società di factoring con modalità pro-solvendo a fronte dei quali alla data del 31 dicembre 2012 non vi sono anticipazioni in essere;
• crediti per servizi da convenzione resi allo Stato: esposti, come indicato nel prospetto che segue, per un valore nominale di 44,5 milioni di Euro, diminuiscono rispetto al 31 dicembre 2011 di 62,6 milioni di Euro, equivalenti al saldo fra l’aumento per fatture emesse e per accertamenti di competenza 2012 e la diminuzione per incassi ricevuti;



• crediti netti per canoni: ammontano a 9,5 milioni di Euro con un decremento di 2,7 milioni di Euro rispetto a quanto esposto al 31 dicembre 2011, rappresentano le quote di canoni ancora da riversare alla Rai. In merito si precisa che saranno avviate le iniziative, già messe in atto con successo nel precedente esercizio, finalizzate al recupero di tali crediti, consistenti nella richiesta al Ministero dell’Economia e delle Finanze di variazione incrementativa dello specifico stanziamento del capitolo di spesa in sede di assestamento del Bilancio dello Stato per l’esercizio 2013, al fine di consentirne il recupero con la liquidazione della quarta rata di riversamento dei canoni, prevista per il mese di dicembre 2013;
• altri crediti: iscritti per un valore nominale di 288,8 milioni di Euro, con un decremento di 24,2 milioni di Euro rispetto a quanto esposto al 31 dicembre 2011, rappresentano, fra le partite più significative, crediti verso clienti di Rai per cessione diritti e prestazioni di diversa natura per 234,5 milioni di Euro, crediti verso clienti di Rai Cinema per 42,9 milioni di Euro, crediti verso clienti di Rai Way per 9,6 milioni di Euro e crediti verso clienti di Rai World per 1,6 milioni di Euro.

Crediti verso imprese collegate. Iscritti per 0,2 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 0,3 milioni di Euro), rappresentano il saldo dei crediti di natura non finanziaria verso le società San Marino RTV e Tivù rilevati nel bilancio della Capogruppo.

Crediti tributari. Iscritti al valore nominale di 52,9 milioni di Euro (al 31 dicembre 2010: 56,3 milioni di Euro) sono costituiti in massima parte dai crediti iscritti in bilancio dalla Capogruppo (48,6 milioni di Euro) per IVA di Gruppo (41,0 milioni di Euro), per imposte chieste a rimborso (7,4 milioni di Euro) e per la differenza da voci minori.

Crediti tributari. Iscritti al valore nominale di 105,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 52,9 milioni di Euro) sono costituiti in massima parte dai crediti iscritti in bilancio dalla Capogruppo (102,1 milioni di Euro) per IVA di Gruppo (74,3 milioni di Euro), per IRES derivante dalla deducibilità dell’IRAP relativa alle spese del personale dipendente e assimilato (16,8 milioni di Euro), per altre imposte chieste a rimborso (7,0 milioni di Euro), per IRAP versata in acconto eccedente l’importo di competenza (3,8 milioni di Euro) e per la differenza da voci minori.

Imposte anticipate. Rappresentano il credito derivante da partite a deducibilità fiscale differita. La voce ammonta complessivamente a 43,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 36,3 milioni di Euro) ed è costituita dalle imposte differite attive rilevate nei bilanci delle singole società (42,5 milioni di Euro) e da quelle derivanti dalle rettifiche di consolidamento (1,1 milioni di Euro). Presenta un incremento di 7,3 milioni di Euro come evidenziato nel prospetto n. 9 che ne rappresenta il dettaglio. Le componenti più rilevanti si riferiscono per:
• 33,5 milioni di Euro rilevati nel bilancio della Capogruppo;
• 5,1 milioni di Euro rilevati nel bilancio di Rai Way;
• 3,1 milioni di Euro rilevati nel bilancio di Sipra;
• 0,8 milioni di Euro rilevati nel bilancio di Rai Cinema.



Crediti verso altri. Iscritti per 69,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 168,5 milioni di Euro) esprimono, al netto di una svalutazione di 3,4 milioni di Euro, il valore delle altre tipologie di crediti, così articolate:
• crediti verso enti previdenziali e assistenziali per un valore nominale di 18,8 milioni di Euro principalmente relativi ad anticipi erogati a fronte di contributi dovuti per collaborazioni artistiche e per altre causali;
• crediti verso fornitori, collaboratori e agenti relativi ad anticipi diversi iscritti al valore nominale di 16,8 milioni di Euro; • crediti verso fornitori relativi ad anticipi a fronte dell’acquisizione di diritti di ripresa di future manifestazioni sportive, iscritti al valore nominale di 11,6 milioni di Euro;
• crediti verso il personale, iscritti al valore nominale di 8,5 milioni di Euro sono in massima parte riferiti a crediti per cause di lavoro, ad anticipi per spese di trasferta e ad anticipi per spese di produzione;
• crediti verso altri iscritti al valore nominale di 17,2 milioni di Euro.

Disponibilità  liquide

L’ammontare di 10,9 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 18,8 milioni di Euro) si riferisce prevalentemente alla Capogruppo che gestisce il servizio di tesoreria centralizzata. Sono articolate nelle seguenti voci:

• Depositi bancari e postali: esposti per 10,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 18,4 milioni di Euro) esprimono le disponibilità a vista o a breve risultanti da rapporti di deposito o di conto corrente con Istituti di credito, Istituti finanziari e con l’Amministrazione postale.
• Assegni: ammontano a 0,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: valore non significativo in milioni di Euro).
• Denaro e valori in cassa: iscritti per 0,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 0,4 milioni di Euro) comprendono i fondi liquidi rappresentati dal denaro e valori assimilabili (valori bollati, assegni circolari o comunque garantiti da Istituti di credito ecc.) giacenti al 31 dicembre 2012 presso le casse sociali.

Il prospetto di dettaglio n. 8 espone la ripartizione delle disponibilità liquide in Euro e in altre valute.

Ratei e risconti

Complessivamente esposti per 22,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 45,8 milioni di Euro) sono costituiti da risconti attivi per 22,5 milioni di Euro e da ratei attivi per un valore non significativo.

L’articolazione è riportata nel prospetto di dettaglio n. 10.



Passivo

Patrimonio Netto

Il patrimonio netto ammonta complessivamente a 290,9 milioni di Euro e registra un decremento di 244,4 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2011 dovuto sostanzialmente alla perdita dell’esercizio (244,6 milioni di Euro).

Le relative componenti e gli effetti delle operazioni registrate nell’attuale e nel precedente esercizio sono illustrati nel prospetto di dettaglio n. 11.



Capitale Sociale

Al 31 dicembre 2012 il capitale sociale della Rai, interamente versato e sottoscritto, è formato da n. 242.518.100 azioni ordinarie del valore nominale unitario di 1 Euro, di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze (azioni n. 241.447.000, pari al 99,5583% del capitale) e della SIAE, Società Italiana Autori Editori (azioni n. 1.071.100, pari allo 0,4417% del capitale).

Riserva legale

È iscritta nel bilancio della Capogruppo per 9,0 milioni di Euro.

Altre riserve

Sono registrate per complessive 284,0 milioni di Euro. Questo insieme di voci è composto da:
• 138,7 milioni di Euro quale avanzo di fusione;
• 111,7 milioni di Euro quale riserva non distribuibile da rivalutazione di partecipazioni;
• 33,6 milioni di Euro da altre riserve.

Perdita dell’esercizio di Gruppo

Ammonta a 244,6 milioni di Euro.

Fondi per rischi e oneri

Iscritti per 503,2 milioni di Euro, manifestano un incremento netto di 90,3 milioni di Euro rispetto al dato esposto nel bilancio al 31 dicembre 2011. La composizione di questo complesso di voci e l’articolazione del predetto decremento sono illustrate nel prospetto di dettaglio n. 12. Nelle note che seguono si forniscono ulteriori precisazioni in ordine ai contenuti delle singole appostazioni.



Per trattamento di quiescenza e obblighi simili. Iscritti per 154,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 155,6 milioni di Euro), si compongono del fondo integrazione indennità di anzianità, del fondo previdenza e del fondo pensionistico integrativo aziendale.

• Il fondo integrazione indennità di anzianità, iscritto per 1,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 1,2 milioni di Euro), rileva le somme dovute, al momento della risoluzione del rapporto di lavoro per limiti di età, ai dipendenti Rai, Rai Way e Rai Cinema assunti fino al 1978 per l’indennità di preavviso maturata, rivalutata ogni anno con riguardo all’andamento dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati. Nei casi di risoluzione anticipata o di novazione del rapporto di lavoro, vengono rilasciate le relative quote accantonate.
• Il fondo previdenza, esposto per 0,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 0,2 milioni di Euro), comprende gli stanziamenti e le trattenute accantonati fino al 31 dicembre 1988, nonché le rivalutazioni annuali di tali somme iscritte nei successivi periodi, al fine di preservare, per i dipendenti Rai che ne hanno il diritto, il valore reale del fondo in conformità a quanto previsto nei C.C.L..
• Il fondo pensionistico integrativo aziendale, iscritto per 153,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 154,2 milioni di Euro) include:
– l’onere per le integrazioni delle pensioni in godimento per 146,0 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 145,3 milioni di Euro) costituito dai fondi accantonati per i dipendenti Rai e Rai Way che hanno optato per il trattamento pensionistico integrativo previsto dai vigenti accordi sindacali, mantenuti a un adeguato livello di congruità con riguardo alla riserva matematica finalizzata a garantire detto trattamento;
– l’onere per le integrazioni delle pensioni che dovranno essere erogate ai dirigenti Rai ancora in servizio che ne abbiano diritto, ed esercitino la relativa opzione entro i termini previsti per 7,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 8,9 milioni di Euro). Il ridimensionamento del fondo rispetto all’anno precedente è conseguenza della disdetta del precedente accordo effettuata il 29 gennaio 2013: in base a essa, la possibilità di opzione riguarda solo i dirigenti con età superiore ai 60 anni e va esercitata entro tre mesi dalla disdetta stessa, con uscita dall’azienda. L’onere è determinato, per il solo personale interessato, con riferimento ai compensi percepiti, all’anzianità di servizio maturata e ai parametri finanziari e demografici normalmente utilizzati in fattispecie analoghe.

Per imposte. Ammonta a 8,2 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 11,5 milioni di Euro) ed è rappresentato dagli accantonamenti operati nei bilanci delle singole società, in particolare di Rai (4,2 milioni di Euro), Rai Way (1,5 milioni di Euro) e Sipra (1,8 milioni di Euro) e da quelli derivanti dalle rettifiche di consolidamento (0,6 milioni di Euro). La voce presenta un decremento di 3,3 milioni di Euro come evidenziato nel prospetto n. 13 che ne rappresenta il dettaglio.



Altri. Iscritti per un valore pari a 340,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 245,8 milioni di Euro), rappresentano accantonamenti per costi o perdite di natura determinata, la cui esistenza è certa ma non esattamente determinabili nell’ammontare, ovvero la cui esistenza è probabile ma di importo stimabile con sufficiente ragionevolezza. Presentano un incremento di 94,6 milioni di Euro come evidenziato nel prospetto n. 12 che ne rappresenta il dettaglio.

In ordine ai contenziosi in corso con personale dipendente e con terzi, l’accantonamento ai fondi per rischi e oneri tiene conto della miglior stima dei probabili oneri sulla base delle più aggiornate informazioni disponibili.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Complessivamente iscritto per 318,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 326,9 milioni di Euro), il fondo per trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è determinato a livello individuale con riguardo alle disposizioni di cui all’art. 2120 del Codice Civile, integrate dalla Legge Finanziaria 2007 (Legge 27 dicembre 2006 n. 296), che ha fissato al 1° gennaio 2007 l’entrata in vigore della nuova normativa sui fondi pensione (D.Lgs. 5 dicembre 2005 n. 252).

Per effetto di tale normativa, gli accantonamenti di TFR confluiscono a fondi pensione esterni all’azienda, a meno che il dipendente non chieda che il TFR continui a maturare presso l’azienda: in tal caso gli accantonamenti sono versati a un fondo gestito dall’INPS che rimetterà all’azienda i benefici da questa erogati nel caso di concessione di anticipi o di cessazione del rapporto di lavoro, come previsto dall’articolo 2120 del Codice Civile.

La composizione della voce e le relative variazioni sono riportate nel prospetto di dettaglio n. 14.



Debiti

Iscritti per 1.237,3 milioni di Euro, manifestano un decremento complessivo di 111,5 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2011. In particolare i debiti finanziari verso banche ammontano complessivamente a 372,4 milioni di Euro, con un incremento netto di 89,1 milioni di Euro rispetto a quanto esposto nel bilancio 2011. Non risultano iscritti debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali. La composizione di questo complesso di voci è illustrata nel prospetto di dettaglio n. 15 mentre i prospetti di dettaglio n. 16 e 17 analizzano la composizione della voce per scadenza, natura e divisa. Per quanto relativo alla distribuzione per area geografica, circa il 94% si riferisce a soggetti residenti in Italia e circa il 4% a soggetti residenti in Paesi extra UE.

Nelle note che seguono si forniscono ulteriori precisazioni in ordine ai contenuti delle singole appostazioni.







Debiti verso banche. Iscritti per 372,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 283,3 milioni di Euro), sono costituiti per 76,7 milioni di Euro dal saldo negativo di conto corrente con alcuni Istituti di credito e per 295,7 milioni di Euro da finanziamenti a medio lungo termine. In merito a questi ultimi si precisa che l’importo di 295,0 milioni di Euro, iscritto nel bilancio della Capogruppo, è relativo a un finanziamento chirografario sottoscritto nel mese di maggio 2011 con cinque controparti bancarie. Il prestito, prevede il rimborso integrale al 31 dicembre 2015, con ammortamento a decorrere da giugno 2013, tramite rate semestrali costanti. Tale finanziamento, convertito nel rispetto della policy aziendale per circa il 70% a tasso fisso mediante Interest Rate Swap, è destinato alla copertura degli investimenti sul digitale terrestre e sull’offerta radiotelevisiva nonché di altri investimenti produttivi. Il finanziamento prevede il rispetto di due indici parametrico/patrimoniali da calcolare sul bilancio consolidato, ampiamente rispettati.

Debiti verso altri finanziatori. La voce ammonta a complessivi 0,8 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 2,0 milioni di Euro) per debiti iscritti nel bilancio della società Rai Way.

Debiti verso fornitori.Nel complesso sono esposti per 676,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 846,3 milioni di Euro) e manifestano un decremento di 169,8 milioni di Euro rispetto a quanto iscritto nel precedente esercizio. Sono interamente riferiti a debiti di natura non finanziaria.

Debiti verso imprese controllate non consolidate.Ammontano a 3,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 7,5 milioni di Euro) e riguardano i debiti della Capogruppo con la società Rai Corporation. Si compongono per 3,4 milioni di Euro da debiti di natura finanziaria e per 0,2 milioni di Euro da debiti di altra natura.

Debiti verso imprese collegate. Ammontano a 4,3 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 4,3 milioni di Euro) e riguardano i debiti della Capogruppo verso San Marino RTV per un importo di 3,6 milioni di Euro e verso Tivù per 0,7 milioni di Euro. Si compongono per 0,5 milioni di Euro da debiti di natura finanziaria (al 31 dicembre 2011: 0,4 milioni di Euro) e per 3,8 milioni di Euro da debiti di altra natura (al 31 dicembre 2011: 3,9 milioni di Euro).

Debiti tributari. Iscritti per 49,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 71,4 milioni di Euro), manifestano un decremento di 21,8 milioni di Euro rispetto a quanto iscritto nel precedente esercizio. Sono così articolati:



Debiti verso Istituti di previdenza e di sicurezza sociale. Ammontanti a 51,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 52,7 milioni di Euro), riflettono le quote afferenti il lavoro subordinato e il lavoro autonomo, da versare agli enti percipienti nel rispetto delle ordinarie scadenze. Figurano così articolati:



Altri debiti. Iscritti per 73,7 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 77,9 milioni di Euro), presentano un decremento netto di 4,2 milioni di Euro e sono così costituiti:



Ratei e risconti

Ammontano nel complesso a 38,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 45,6 milioni di Euro) L’analisi della voce e il raffronto con il precedente esercizio sono riportati nel prospetto di dettaglio n. 18.



Nella voce figurano iscritti l’ammontare dei contributi pari a 33,8 milioni di Euro, al netto della quota già rilevata a conto economico, erogati dal Ministero per le Comunicazioni dal 2007 a sostegno delle iniziative per l’accelerazione del processo di transizione al digitale terrestre, consistenti in interventi su impianti e adeguamento infrastrutturale di siti per l’estensione delle aree con copertura digitale e il miglioramento dell’omogeneità di ricezione e della qualità del servizio all’utente. Il compito di effettuare gli investimenti necessari è affidato alla società controllata Rai Way SpA, alla quale sono demandate, tra l’altro, la progettazione, l’installazione, la realizzazione, la manutenzione, l’implementazione, lo sviluppo e la gestione delle reti di telecomunicazione. Il contributo è rilevato nel conto economico di ciascun esercizio in relazione agli ammortamenti rilevati dalla controllata, tenuto conto del rapporto tra l’ammontare dei contributi riscossi e gli investimenti complessivamente previsti per la realizzazione dei progetti a essi correlati.

6) Conti d’Ordine

Iscritti per 435,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 673,4 milioni di Euro) si articolano come direttamente indicato sullo stato patrimoniale e analizzati nei prospetti di dettaglio n. 19 e 20.







Le caratteristiche dei contratti di copertura attivati a fronte di specifici impegni del Gruppo e il riferimento al relativo fair value, sono riepilogate nel prospetto di dettaglio n. 21. Il fair value di tali strumenti viene determinato facendo riferimento al valore di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di valutazione; nel caso di strumenti non quotati lo stesso viene determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione comunemente utilizzate.



Nel loro complesso i contratti di copertura attivati risultano, nel rispetto della policy di Gruppo, di importo ragionevole in rapporto all’entità totale degli impegni soggetti a tali rischi.

Ad integrazione di quanto rilevato nei conti d’ordine, si informa che il credito finanziario della Capogruppo verso la controllata Sipra, pari a 2,2 milioni di Euro, è stato oggetto di pignoramento a favore di I.N.P.G.I..

Al 31 dicembre 2012 non sussistono, oltre a quelli evidenziati tra i conti d’ordine, impegni di acquisto o di vendita di beni e servizi di particolare rilevanza in aggiunta a quelli assunti nell’ordinaria gestione dell’impresa, la cui conoscenza sia utile per meglio valutare la situazione patrimoniale e finanziaria della società.

Si segnala infine che nel prospetto di dettaglio n. 20 è evidenziato l’ammontare dei beni aziendali presso terzi.

7) Conto Economico

Valore della produzione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
. Iscritti per 2.704,9 milioni di Euro, con un decremento di 218,7 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2011, includono i ricavi di competenza dell’esercizio al netto delle partite infragruppo e sono prevalentemente rappresentati da canoni e pubblicità. La disaggregazione di questi ricavi nelle loro componenti più significative è illustrata nel prospetto di dettaglio n. 22. L’articolazione per area geografica dei ricavi evidenzia una provenienza prevalentemente nazionale.



In merito ai proventi da canoni si precisa che il meccanismo di determinazione del canone unitario previsto dal Testo Unico dei media audiovisivi e radiofonici (cosiddetta “contabilità separata”), finalizzato ad assicurare la proporzionalità tra costi sostenuti dalla Rai, e certificati da revisore indipendente, per lo svolgimento delle attività di Servizio Pubblico a essa affidate e le risorse da canone, evidenzia una carenza di queste ultime per il periodo 2005 - 2011 per un importo pari a oltre 2 miliardi di Euro, di cui oltre 287 milioni di Euro riferiti al solo 2011. La Rai nel corso del 2011 ha chiesto, mediante diffida, il pagamento delle somme a proprio favore come evidenziate dai modelli di contabilità separata, oltre agli interessi maturati e maturandi. Per il 2012, i dati della “contabilità separata” saranno disponibili, secondo le tempistiche fissate, entro quattro mesi dalla data di approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea degli Azionisti.

Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti. Iscritta per un valore non significativo in milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: valore non significativo in milioni di Euro) esprime la variazione del magazzino collegato all’attività commerciale.

Variazione dei lavori in corso su ordinazione. Iscritta per un valore non significativo in milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 0,1 milioni di Euro) si riferisce al valore risultante dal bilancio di Rai Way per l’avanzamento della realizzazione della rete Isoradio.

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni. La somma di 25,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 24,4 milioni di Euro) rappresenta il complesso dei costi delle risorse interne afferenti le immobilizzazioni, capitalizzati alle specifiche voci dell’attivo patrimoniale. Il dettaglio è rappresentato nel prospetto n. 23.



Altri ricavi e proventi. Ammontano complessivamente a 104,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 93,2 milioni di Euro), composti come da prospetto di dettaglio n. 24.

Costi della produzione

Questo complesso di voci rileva i costi e Ie minusvalenze attinenti l’ordinaria attività di impresa, esclusi quelli relativi alla gestione finanziaria. I costi qui rappresentati sono al netto di quelli riguardanti le immobilizzazioni immateriali e materiali che concorrono a formare i valori iscritti alle rispettive voci dell’attivo patrimoniale.

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci. Il valore complessivo ammonta a 27,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 28,0 milioni di Euro), alla cui formazione concorrono, tra l’altro, gli acquisti di materiali tecnici per magazzino – esclusi quelli destinati alla realizzazione di impianti e direttamente contabilizzati fra le immobilizzazioni materiali – i materiali vari di produzione (scenografia, costumi ecc.) e i materiali vari di esercizio (combustibili, carburanti, cancelleria, stampati, ecc.), al netto di sconti e abbuoni ottenuti, come risulta dal prospetto di dettaglio n. 25.



Servizi. Ammontano complessivamente a 648,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 700,2 milioni di Euro) ed esprimono i costi del lavoro autonomo e degli altri servizi esterni, al netto degli sconti e abbuoni ottenuti, come risulta dal prospetto di dettaglio n. 26. Comprendono, tra l’altro, gli emolumenti, le indennità di carica e i rimborsi spese corrisposti dalla Capogruppo agli Amministratori per 1,6 milioni di Euro e ai Sindaci per 0,2 milioni di Euro. Nella voce sono inoltre inclusi oneri per la revisione legale dei conti per 0,2 milioni di Euro e per gli altri servizi di verifica della società di revisione per 0,1 milioni di Euro.



Si segnala che due Sindaci della Capogruppo hanno svolto, in sovrapposizione, mansioni analoghe in altre società controllate percependo emolumenti di ammontare non significativo.

Godimento beni di terzi. Iscritti per 519,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 436,5 milioni di Euro), esprimono i costi sostenuti per affitti, locazioni e noleggi, diritti di utilizzazione e diritti di ripresa, come da prospetto di dettaglio n. 27.



Personale. Il costo del lavoro subordinato ammonta a 1.015,3 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 1.027,8 milioni di Euro), ripartito secondo l’articolazione direttamente rappresentata nel conto economico. Il numero medio dei dipendenti a ruolo nel 2012 ammonta a 13.158 unità inclusive del personale a tempo determinato, dei contratti di inserimento e dei contratti di apprendistato (al 31 dicembre 2011: 13.133), distribuite per categoria e per società come dal prospetto di dettaglio n. 28.



Ammortamenti e svalutazioni. Complessivamente ammontano a 653,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 666,3 milioni di Euro), dei quali 488,2 milioni di Euro riferiti all’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e 127,8 milioni di Euro riferiti all’ammortamento delle immobilizzazioni materiali così come esposto nei prospetti di dettaglio n. 1 e n. 2. La voce include una svalutazione dei programmi immobilizzati di 24,5 milioni di Euro messa in atto al fine di tener conto dei rischi di mancata trasmissibilità, replicabilità e sfruttamento commerciale di alcuni diritti.

Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci. Iscritta per un valore di 0,3 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 1,1 milioni di Euro) esprime il decremento di valore delle rimanenze nette rilevate nell’attivo circolante al 31 dicembre 2012 rispetto a quello dell’esercizio precedente.

Accantonamenti per rischi. Iscritti per 16,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 13,7 milioni di Euro), rilevano gli stanziamenti operati a integrazione dei fondi rischi; le voci più significative sono evidenziate nel prospetto di dettaglio n. 12 e sono riferite prevalentemente ad accantonamenti operati dalla Capogruppo (12,1 milioni di Euro).

Altri accantonamenti. Ammontano a 10,3 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 4,5 milioni di Euro); le voci più rilevanti sono evidenziate nel prospetto di dettaglio n. 12 e sono riferite prevalentemente agli accantonamenti iscritti nel bilancio Rai (9,0 milioni di Euro) e Rai Way (1,2 milioni di Euro).

Oneri diversi di gestione. Iscritti per 107,7 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 100,4 milioni di Euro), si distribuiscono secondo l’articolazione direttamente illustrata nel conto economico e meglio analizzata nel prospetto di dettaglio n. 29 e si riferiscono in massima parte a costi esposti nel bilancio della Capogruppo (95,7 milioni di Euro).



Proventi e oneri finanziari

Altri proventi finanziari. Ammontano complessivamente a 1,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 1,2 milioni di Euro) e risultano ripartiti come specificato nel prospetto di dettaglio n. 30.



Interessi e altri oneri finanziari. Iscritti per 15,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 9,6 milioni di Euro), rilevano gli interessi passivi, i costi per commissioni sui servizi finanziari ricevuti e altri oneri della gestione finanziaria come dettagliato nel prospetto n. 31.

Utili e perdite su cambi. Evidenziano un utile pari a 3,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: una perdita ammontante a 0,9 milioni di Euro). Alla composizione di tale voce concorrono sia gli oneri di cambio e i premi sulle operazioni di copertura valutaria, sia l’effetto dell’adeguamento del valore dei debiti e dei crediti in valute diverse dall’Euro al tasso di cambio in vigore alla data di fine periodo o al cambio di copertura, nel caso di coperture attivate sul rischio di cambio, come articolato nel prospetto di dettaglio n. 32.



Rettifiche di valore di attività finanziarie

Rivalutazioni. La voce ammonta a 1,2 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 1,1 milioni di Euro), ed è determinata quasi esclusivamente dalla valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni in società controllate non consolidate e in società collegate.

Svalutazioni. CComplessivamente iscritte per 0,9 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 7,0 milioni di Euro), esprimono l’onere costituito dalle svalutazioni delle immobilizzazioni finanziarie, determinato dalle perdite registrate nell’esercizio dalle società partecipate per 0,6 milioni di Euro, nonché dalle rettifiche di valore di crediti immobilizzati per 0,3 milioni di Euro.

Proventi e oneri straordinari

La voce, articolata in proventi per 18,0 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 0,1 milioni di Euro) e oneri per 68,9 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 6,9 milioni di Euro), è analizzata nel prospetto di dettaglio n. 33.



Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate

L’importo di 18,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011: 36,7 milioni di Euro), si compone delle imposte correnti e differite esposte nei bilanci delle singole società e delle imposte teoriche derivanti dalle rettifiche di consolidamento. L’articolazione della voce è rappresentata nella seguente tabella:



8) Risultato dell’esercizio
L’esercizio chiude con un risultato negativo di 244,6 milioni di Euro esclusivamente di competenza del Gruppo.

9) Raccordo tra bilancio Rai e bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011

L’analisi delle voci di raccordo tra il risultato d’esercizio e il patrimonio netto della Capogruppo e i rispettivi dati consolidati, è così rappresentata:



10) Altre informazioni

In merito all’informativa sulle parti correlate si rende noto che nell’esercizio non si sono verificate, all’interno del Gruppo, operazioni di importo rilevante, concluse al di fuori delle normali condizioni di mercato.

Per i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e la natura dell’attività del Gruppo si rinvia a quanto riportato nella Relazione sulla gestione.

RAI: Rai Radio Televisione Italiana