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Sintesi economico-patrimoniale e finanziaria

Conto Economico

Il conto economico del Gruppo Rai riferito all’esercizio 2012 registra una perdita netta pari a 244,6 milioni di Euro, a fronte di un utile di 4,1 milioni di Euro consuntivato nell’esercizio 2011, principalmente determinata dalla forte e imprevista riduzione dei ricavi pubblicitari (-219,5 milioni di Euro) e dai costi dei grandi eventi sportivi. La differenza con il risultato della Capogruppo Rai SpA, che presenta una perdita netta dell’esercizio di 245,7 milioni di Euro, è relativa alle rettifiche delle operazioni intercompany.

Di seguito sono esposte alcune informazioni sintetiche sulle principali voci del conto economico e le motivazioni degli scostamenti più significativi rispetto all’esercizio precedente.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Si compongono dei canoni, degli introiti pubblicitari e di altri ricavi di natura commerciale. Nel complesso ammontano a 2.761,4 milioni di Euro con un decremento di 212,5 milioni di Euro (-7,1%) nei confronti dell’esercizio 2011.



L’articolazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, per singola società e al netto delle operazioni infragruppo, è riportata nella seguente tabella.

 

Canoni (1.747,8 milioni di Euro). Comprendono i canoni di competenza dell’esercizio nonché quelli di competenza di esercizi precedenti riscossi in via coattiva tramite iscrizione a ruolo.

 

L’incremento complessivo (+2,3%) è da riferire all’aumento del canone unitario da Euro 110,50 a Euro 112,00 (+1,4%) e all’incremento degli abbonati paganti, conseguente alla significativa crescita del numero di nuovi abbonati rispetto ai nuovi abbonati del 2011 (506.486 unità, +26,0%) in grado di compensare la crescita delle disdette e della morosità, ovvero del numero di abbonati iscritti a ruolo che non hanno ottemperato al pagamento.

Pubblicità. In un contesto caratterizzato dal rallentamento dell’economia e dal calo dei consumi anche la raccolta pubblicitaria nel 2012 ha registrato evidenti segni di difficoltà. Le rilevazioni effettuate dalla Nielsen, pur non consentendo un confronto pienamente omogeneo essendo intervenute modifiche nel perimetro di rilevazione dei dati, evidenziano un mercato pubblicitario in contrazione del 14,3%, che ha interessato tutti i media ad eccezione di Internet, che chiude al +5,3%. In particolare gli investimenti pubblicitari televisivi e radiofonici evidenziano una flessione rispettivamente del 15,3% e del 10,2%.

In tale contesto, gli introiti pubblicitari del Gruppo Rai (745,3 milioni di Euro) evidenziano una diminuzione di 219,5 milioni di Euro (-22,8%) rispetto all’esercizio 2011, come evidenziato nella sottostante tabella.

 

La caduta dei ricavi pubblicitari superiore alla contrazione del mercato di riferimento ha determinato nell’esercizio una consistente perdita di quota di mercato della concessionaria Rai, a fronte della quale sono state intraprese incisive azioni di intervento su vari capitoli aziendali della Sipra, inclusa una revisione delle pratiche commerciali e un rafforzamento dell’assetto manageriale e delle procedure interne

Da sottolineare la prosecuzione della crescita della raccolta pubblicitaria sui canali specializzati (+5,3 milioni di Euro, +10,3%) e della pubblicità sul web (+1,2 milioni di Euro, +22,2%).

Gli Altri Ricavi presentano una diminuzione di 32,4 milioni di Euro (-10,8%) come evidenziato nella sottostante tabella.

 

La diminuzione è principalmente determinata dal calo della voce Servizi speciali da convenzione (-22,4 milioni di Euro) della Capogruppo, da riferirsi principalmente alla riduzione al 50% delle somme stanziate dalla Presidenza Consiglio dei Ministri rispetto a quanto previsto per il precedente esercizio, dalla distribuzione cinematografica e home video effettuata da Rai Cinema (-11,7 milioni di Euro), principalmente in conseguenza della crisi che ha investito il settore cinematografico, con un calo delle presenze nelle sale di circa il 10% rispetto al 2011 e dalla Cessione diritti utilizzazione materiale teche a squadre calcistiche (-7,6 milioni di Euro) della Capogruppo, la cui riduzione è conseguente ai diversi accordi conclusi nei due esercizi.

L’articolazione degli altri ricavi, per singola società e al netto delle operazioni infragruppo, è riportata nella seguente tabella.

 

Causa crisi della pubblicità e contrazione degli altri ricavi, come indicato nella tabella di seguito, i ricavi da canoni rappresentano circa il 63% degli introiti complessivi del Gruppo.

 

Costi operativi

Ammontano complessivamente a 2.300,1 milioni di Euro e presentano, rispetto all’esercizio 2011, un incremento di 21,5 milioni di Euro, pari allo 0,9% le cui motivazioni sono nel seguito illustrate.

Nella voce sono consuntivati i costi, sia esterni che interni (costo del lavoro), attinenti l’ordinaria attività dell’impresa, secondo la classificazione che segue.

Consumi di beni e servizi esterni - La voce include gli acquisti di beni e le prestazioni di servizi necessari alla realizzazione di programmi a utilità immediata (acquisti di beni di consumo, servizi esterni, collaborazioni artistiche ecc.), i diritti di ripresa di eventi sportivi, i diritti d’autore, i costi di funzionamento (affitti e noleggi, spese telefoniche e postali, pulizia, manutenzioni ecc.) e altri costi correlati alla gestione (imposte indirette e tasse, contributo all’Authority, canone di concessione ecc.). La voce presenta, rispetto al passato esercizio, un incremento di 34,0 milioni di Euro (+2,7%), conseguente alla presenza nell’esercizio di costi relativi a grandi eventi sportivi a ricorrenza quadriennale (Campionato europeo di calcio e Olimpiadi estive) per 143,0 milioni di Euro (comprensivi dei costi di produzione degli eventi stessi, pari a 8,1 milioni di Euro). Al netto di tale componente si evidenzia quindi una netta riduzione dei costi esterni rispetto all’esercizio 2011 per circa 109 milioni di Euro, determinata principalmente dalle iniziative finalizzate al contenimento della spesa messe in atto nell’esercizio.

Nel dettaglio riportato nella sottostante tabella si evidenziano risparmi diffusi sulla gran parte delle voci ad eccezione del costo dei diritti di ripresa, che presenta, per le ragioni già dette, un incremento di 97,5 milioni di Euro..

 

L’articolazione dei costi per acquisizione di beni e servizi, per singola società e al netto delle operazioni infragruppo, è riportata nella seguente tabella:

 

Costo del lavoro – Ammonta a 1.015,3 milioni di Euro, con una diminuzione complessiva di 12,5 milioni di Euro rispetto a quanto consuntivato al 31 dicembre 2011 (-1,2%), secondo la ripartizione evidenziata nella seguente tabella.

 

La diminuzione del costo del lavoro è principalmente determinata dallo stanziamento del sistema premiante del personale dipendente, inferiore di circa 20 milioni di Euro rispetto a quanto rilevato nel precedente esercizio.
Al netto del fenomeno sopracitato, il costo del lavoro ha presentato un modesto incremento (circa 8 milioni di Euro) per effetto dei trascinamenti positivi delle incentivazioni avvenute nel 2011 che hanno compensato la fisiologica crescita del costo del lavoro derivante dagli automatismi contrattuali e dall’impatto dei rinnovi dei contratti collettivi di lavoro.
A incidere positivamente sulla dinamica del costo del lavoro sono stati anche la minore inflazione che ha impattato positivamente sulla rivalutazione del fondo TFR e la prosecuzione, anche per il 2012, del sostanziale blocco delle politiche retributive.

L’articolazione del costo del lavoro, per singola società, è riportata nella seguente tabella.

 

Il personale in organico al 31 dicembre 2012 (comprensivo di 49 contratti di inserimento e di apprendistato) risulta composto da 11.661 unità, con un incremento di 251 unità rispetto alla stessa data dell’esercizio precedente. Nel dettaglio della movimentazione le uscite dalle aziende del Gruppo sono state 206, di cui 82 a seguito di incentivazione all’esodo, mentre le assunzioni sono state 457, di cui 413 per stabilizzazione di precari a seguito di accordi sindacali, 24 per reintegri a seguito di causa, 3 per collocamenti obbligatori.

Il numero medio dei dipendenti, comprensivo delle unità a tempo determinato, ammonta a 13.158 unità, con un incremento di 25 unità rispetto alla situazione del passato esercizio, determinato da un incremento del personale a T.I. pari a 213 unità e da una diminuzione di 188 unità del personale a T.D..

Margine Operativo Lordo

Il Margine Operativo Lordo presenta, per effetto delle dinamiche sopra esposte, un saldo positivo di 486,4 milioni di Euro, con una diminuzione rispetto al passato esercizio di 233,3 milioni di Euro pari al 32,4%.

Ammortamento programmi

La voce in esame è correlata con gli investimenti in programmi, che nel 2012 ammontano a 470,4 milioni di Euro, con un decremento di 21,5 milioni di Euro (-4,4%), come evidenziato in dettaglio nella seguente tabella.

 

L’articolazione per società degli investimenti in programmi è illustrata nella tabella che segue:

 

Gli ammortamenti del periodo riferiti alle voci sopra citate, pari a 463,2 milioni di Euro, manifestano un decremento rispetto al precedente esercizio pari a 23,9 milioni di Euro (-4,9%), correlato al sopra esposto andamento degli investimenti.

 

Altri ammortamenti

Sono correlati agli investimenti in immobilizzazioni materiali e ad altri investimenti, la cui dinamica nell’esercizio 2012, evidenziata nel prospetto che segue, presenta complessivamente una riduzione di 57,3 milioni di Euro (28,5%), determinata in gran parte dall’acquisizione, avvenuta nel precedente esercizio, del compendio immobiliare DEAR da parte della Capogruppo per un importo pari a 52,5 milioni di Euro.

Le tabelle che seguono ne illustrano l’articolazione per tipologia e società:

 

 

Gli ammortamenti del periodo riferiti alle voci sopra citate ammontano a 140,6 milioni di Euro, con un incremento di 10,4 milioni di Euro rispetto al 2011, principalmente determinato dall’entrata in esercizio degli investimenti effettuati da Rai Way, nell’attuale e nei precedenti esercizi, in seguito all’estensione su tutto il territorio nazione della rete di trasmissione in tecnica digitale terrestre. Gli ammortamenti del periodo riferiti alle voci sopra citate ammontano a 130,2 milioni di Euro, con un incremento di 9,0 milioni di Euro rispetto al 2010, riferito principalmente alle immobilizzazioni materiali.

 

Altri oneri netti

La voce, comprendente costi/proventi non direttamente correlati all’attività tipica della società, evidenzia nel 2012 oneri netti pari a 47,3 milioni di Euro (nel precedente esercizio 39,8 milioni di Euro). Più in particolare la voce rileva oneri a fronte di programmi a utilità ripetuta che presentano rischi di utilizzabilità, replicabilità o sfruttamento commerciale per 31,3 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011, 29,9 milioni di Euro), accantonamenti per rischi e oneri per 26,7 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011, 18,1 milioni di Euro), accantonamento al fondo svalutazione crediti per 6,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011, 6,5 milioni di Euro), accantonamento al fondo pensionistico integrativo aziendale a favore di ex dipendenti per 12,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011, 13,9 milioni di Euro), parzialmente compensati da sopravvenienze attive nette per 21,8 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011, 21,2 milioni di Euro) e da rilasci di fondi accantonati in precedenti esercizi per 11,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2011, 8,8 milioni di Euro).

Risultato operativo

La dinamica dei ricavi e dei costi operativi sin qui illustrata ha determinato un peggioramento del Risultato Operativo, che passa da +62,6 milioni di Euro del passato esercizio a -164,7 milioni di Euro dell’esercizio attuale, con una diminuzione di 227,3 milioni di Euro.

Oneri finanziari netti

La voce Oneri finanziari netti presenta un risultato negativo di 11,0 milioni di Euro, in peggioramento rispetto all’esercizio 2011 (-9,3 milioni di Euro). La voce evidenzia gli effetti economici della gestione finanziaria tipica e comprende interessi attivi e passivi verso banche e società del Gruppo e proventi/oneri netti di cambio.

 

In dettaglio si evidenzia una variazione negativa degli interessi netti verso banche di 4,9 milioni di Euro a fronte di una maggiore esposizione finanziaria verso terzi e all’incremento dei tassi medi di finanziamento.

Le differenze cambio, principalmente originate dall’acquisto di diritti sportivi da parte di Rai e di diritti cinematografici e televisivi da parte di Rai Cinema in Dollari americani, sono positive e in incremento, grazie anche alle operazioni di copertura, che hanno limitato le oscillazioni del rapporto di cambio tra Euro e Dollaro registrate in corso d’anno. Gli altri oneri finanziari, in crescita, scontano l’incremento delle commissioni bancarie per le nuove linee di finanziamento e gli interessi sul factoring attivato sui crediti Sipra.

Il costo medio dei finanziamenti, costituiti da linee di credito su conto corrente, ’denari caldi’, finanziamenti stand-by e a medio termine e linea factoring, si attesta nel complesso al 3,4% (2,8% nell’esercizio precedente), in incremento in relazione al maggior peso dell’indebitamento a tasso fisso rispetto all’esercizio precedente.

Oneri straordinari netti

Ammontano a 50,9 milioni di Euro (6,8 milioni di Euro nel 2011) e si riferiscono principalmente agli oneri stanziati per azioni di incentivazione all’esodo anticipato del personale (68,4 milioni di Euro) parzialmente compensati dal provento derivante dall’istanza di rimborso IRES per la piena deducibilità dell’IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato (16,8 milioni di Euro).

Imposte sul reddito

Ammontano complessivamente a 18,6 milioni di Euro e rappresentano il saldo tra fiscalità corrente e differita così come dettagliato nella tabella.

 

L’IRES pari a 13,4 milioni di Euro presenta un decremento di 9,1 milioni di Euro rispetto al dato del precedente esercizio riferibile ai minori risultati economici realizzati da alcune società del Gruppo.

Per quanto concerne la Capogruppo non si è rilevato alcun importo a titolo di IRES, in quanto per l’esercizio si prevede un risultato ai fini fiscali di segno negativo.

L’IRAP, ammontante a 30,6 milioni di Euro, è in diminuzione rispetto al precedente esercizio, principalmente in conseguenza del minor imponibile fiscale della Capogruppo.

Le imposte differite passive determinano nel 2012 un effetto positivo pari a 3,2 milioni di Euro (nel 2011, 2,1 milioni di Euro) principalmente in conseguenza del rientro delle differenze temporanee di reddito derivanti dai maggiori ammortamenti effettuati dalla Capogruppo nei precedenti esercizi ai soli fini fiscali.

Le imposte differite attive (22,2 milioni di Euro) sono originate dall’iscrizione di crediti IRES derivanti principalmente da:

• imponibile fiscale negativo della Capogruppo che trova compensazione con gli imponibili fiscali positivi di società controllate, apportati in sede di consolidato fiscale relativo al periodo d’imposta 2012, con un effetto d’imposta positivo di 13,3 milioni di Euro;
• differenze temporanee di nuova iscrizione della Capogruppo per immobilizzazioni in programmi, di certo recupero in quanto trasformabili in crediti tributari, come disposto dai commi 55, 56 e 56 bis del D.L. 225/2010, come modificato dal D.L. 201/2011, con un effetto d’imposta positivo di 8,1 milioni di Euro.

Struttura Patrimoniale

Immobilizzazioni

 

Le Immobilizzazioni materiali, rimaste sostanzialmente invariate, sono dettagliate nel seguente prospetto.

 

Le Immobilizzazioni in Programmi sono evidenziate nel prospetto che segue:

 

Le Immobilizzazioni in partecipazioni, 12,4 milioni di Euro, non presentano variazioni di importo significativo rispetto al passato esercizio.

Le Altre Immobilizzazioni sono dettagliate nel prospetto che segue:

 

Capitale d’esercizio

La variazione nei confronti del bilancio 2011 (-129,9 milioni di Euro) è riconducibile in massima parte alla normale evoluzione della gestione aziendale.

 

Tra le variazioni di maggior rilievo si evidenzia:

Crediti commerciali: in diminuzione di 181,4 milioni di Euro principalmente per minori posizioni creditorie in buona parte relative a crediti pubblicitari di Sipra a causa della contrazione della pubblicità e per Servizi speciali da Convenzione con lo Stato della Capogruppo;

Altre attività: in diminuzione per 62,8 milioni di Euro in larga parte riconducibile al rientro degli anticipi a fronte dell’acquisizione dei diritti riferiti a manifestazioni sportive che si sono disputate nell’esercizio (in particolare Campionati europei di calcio e Olimpiadi estive);

Debiti commerciali: in diminuzione di 170,1 milioni di Euro principalmente in conseguenza di alcune partite di debito della Capogruppo verso fornitori presenti nel precedente esercizio per l’acquisizione di diritti sportivi e dell’immobile DEAR;

Fondi per rischi e oneri: in aumento di 90,3 milioni di Euro, principalmente per l’accantonamento degli oneri per iniziative di incentivazione all’esodo (68,4 milioni di Euro) e degli oneri connessi al rinnovo del contratto di lavoro di impiegati e operai (circa 19 milioni di Euro).


Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta a fine esercizio, negativa per 366,2 milioni di Euro, presenta un peggioramento rilevante rispetto all’esercizio precedente (-272,4 milioni di Euro) ed è così composta:

 

La crescita dell’indebitamento è conseguente a un flusso di attività dell’esercizio che, in conseguenza del risultato economico negativo, non è stato sufficiente a coprire il fabbisogno determinato dagli investimenti dell’esercizio. Tra questi ultimi si evidenzia l’esborso per la seconda rata d’acquisto del complesso immobiliare DEAR che incide per 34 milioni di Euro.

Per quanto relativo agli effetti sul cash flow dell’esercizio si segnala:
• in negativo - la forte contrazione degli introiti pubblicitari;
• in positivo - il recupero dei crediti da Convenzioni per servizi speciali allo Stato e il contenimento degli esborsi per spese dell’esercizio da parte di Rai e delle Consociate.

Il finanziamento chirografario in pool di 295 milioni di Euro, interamente utilizzato nel corso dell’anno, prevede il rispetto dei seguenti due indici parametrico/patrimoniali:
• Indebitamento Finanziario Netto al netto dei crediti verso lo Stato per canoni/Patrimonio Netto ≤ 1,5
• Indebitamento Finanziario Netto al netto dei crediti verso lo Stato per canoni/Margine Operativo Lordo ≤ 1

Tali indici risultano al 31 dicembre pienamente rispettati, attestandosi rispettivamente a 1,23 e 0,73.

La posizione finanziaria netta media è negativa per 338 milioni di Euro (-254 milioni di Euro nel 2011) con un peggioramento di 84 milioni di Euro più limitato rispetto al dato finale che riflette la più favorevole ripartizione delle rate di canone, conseguente all’incremento di 100 milioni dell’importo versato con la seconda e terza rata d’acconto.

L’analisi effettuata in base a ulteriori indici di struttura patrimoniale e finanziaria evidenzia che:

l’indice di copertura del capitale investito netto, determinato dal rapporto tra capitale investito netto e mezzi propri è pari a 2,26 (1,51 al 31 dicembre 2011);

l’indice di copertura dei debiti finanziari, determinato dal rapporto tra debiti di natura finanziaria e mezzi propri è pari a 1,26 (0,51 al 31 dicembre 2011);

l’indice di disponibilità, individuato dal rapporto tra attività correnti (rimanenze, attivo circolante, disponibilità liquide e crediti finanziari) e passività correnti (passivo del circolante e debiti finanziari), è pari a 0,79 (0,87 al 31 dicembre 2011);

l’indice di autocopertura delle immobilizzazioni, calcolato in base al rapporto tra patrimonio netto e immobilizzazioni, è pari a 0,18 (0,33 al 31 dicembre 2011).

I rischi finanziari ai quali è esposto il Gruppo sono monitorati con opportuni strumenti informatici e statistici. Una policy regolamenta la gestione finanziaria secondo le migliori pratiche internazionali, con l’obiettivo di preservare il valore aziendale attraverso un atteggiamento avverso al rischio, perseguito con un monitoraggio attivo dell’esposizione e l’attuazione di opportune strategie di copertura, realizzate centralmente dalla Capogruppo, anche per conto delle società controllate.

I rischi finanziari ai quali è esposto il Gruppo sono monitorati con opportuni strumenti informatici e statistici. Una policy regolamenta la gestione finanziaria secondo le migliori pratiche internazionali, con l’obiettivo di preservare il valore aziendale attraverso un atteggiamento avverso al rischio, perseguito con un monitoraggio attivo dell’esposizione e l’attuazione di opportune strategie di copertura, realizzate centralmente dalla Capogruppo, anche per conto delle società controllate.

In particolare:

• Il rischio di cambio è significativo in relazione principalmente all’esposizione in dollari statunitensi originata dall’acquisto di diritti sportivi denominati in valuta da parte di Rai e di diritti cinematografici e televisivi da parte di Rai Cinema. Nel corso del 2012 tali impegni hanno generato pagamenti per circa 175 milioni di Dollari. La gestione è realizzata a far data dalla sottoscrizione dell’impegno commerciale, spesso di durata pluriennale, e ha come obiettivo la salvaguardia del controvalore in Euro degli impegni stimati in sede di ordine o di budget. Le strategie di copertura sono attuate attraverso strumenti finanziari derivati – quali acquisti a termine, swap e strutture opzionali – senza assumere mai carattere di speculazione finanziaria. La policy di Gruppo prevede i limiti operativi cui deve attenersi l’attività di copertura.

• Il rischio tasso è anch’esso regolamentato dalla policy aziendale, in particolare per l’esposizione di medio-lungo termine, con specifici limiti operativi. In relazione all’accensione del finanziamento a medio termine sopra descritto, sono stati stipulati,nel corso dell’esercizio 2011, contratti di Interest Rate Swap per 205 milioni di Euro, allo scopo di trasformare in tasso fisso il costo del finanziamento, erogato a tasso variabile e quindi soggetto alla volatilità di mercato.

• Il rischio di credito sugli impieghi di liquidità è limitato in quanto la policy aziendale prevede, per i limitati periodi di eccedenze di cassa, l’utilizzo di strumenti finanziari a basso rischio e con controparti di rating elevato. Nel corso del 2012 sono stati utilizzati unicamente depositi vincolati o a vista con remunerazioni prossime al tasso Euribor.

• Per quanto concerne il rischio di liquidità si evidenzia che il Gruppo ha a disposizione, sul medio termine, un finanziamento in pool da 295 milioni di Euro (scadenza 2015), con ammortamento semestrale a partire dal 2013. Con il sistema bancario sono inoltre accese linee di affidamento a breve termine e a revoca per un importo massimo di circa 450 milioni di Euro. Sono inoltre attivi finanziamenti nella tipologia stand-by in scadenza a febbraio 2013, per un importo di 90 milioni di Euro e una linea di factoring a valere sui crediti Sipra per circa 50 milioni di Euro. I finanziamenti in essere consentono di coprire i periodi di massimo scoperto infrannuale, sempre che la liquidazione dei canoni da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze avvenga nel rispetto delle date contrattuali di fine trimestre. A ulteriore copertura dei rilevanti fabbisogni richiesti dall’avanzamento del progetto digitale terrestre nel corso dell’esercizio è stato sottoscritto con la Banca Europea degli Investimenti uno specifico finanziamento di 100 milioni di Euro a lungo termine, che sarà erogato in due tranche nel corso del 2013.


 



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Radio Televisione Italiana