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Sintesi economico-patrimoniale e finanziaria

Conto Economico

Conto Economico

Il Conto Economico del Gruppo Rai riferito all’esercizio 2011 registra un utile netto pari a 4,1 milioni di Euro, a fronte di una perdita di 98,2 milioni di Euro consuntivata nell’esercizio 2010. La differenza con il risultato della Capogruppo Rai SpA, che presenta un utile netto dell’esercizio di 39,3 milioni di Euro, è in massima parte determinata dall’elisione dei dividendi erogati dalle società del Gruppo a valere sui risultati del precedente esercizio contro i risultati realizzati dalle stesse società nell’esercizio in chiusura.

In relazione alla decisione assunta nel 2011 dalla Capogruppo di chiusura della società Rai Corporation, è venuto meno per la medesima il postulato della continuità aziendale. Pertanto Rai Corporation, oltre a rilevare in bilancio gli oneri previsti per la messa in liquidazione della società, dal presente esercizio non è più soggetta a consolidamento con il metodo integrale. Al fine di assicurare un confronto omogeneo dei risultati dell’attuale esercizio con il precedente è stato elaborato, quale termine di riferimento per il 2010, un Conto Economico e una Struttura Patrimoniale risultante dal de-consolidamento di Rai Corporation, come evidenziato dai prospetti riclassificati riportati a lato.

Di seguito sono esposte alcune informazioni sintetiche sulle principali voci del Conto Economico e le motivazioni degli scostamenti più significativi rispetto all’esercizio precedente.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Si compongono dei canoni di abbonamento, degli introiti pubblicitari e di altri ricavi di natura commerciale. Nel complesso ammontano a 2.973,9 milioni di Euro con un decremento di 38,7 milioni di Euro (-1,3%) nei confronti dell’esercizio 2010.



L’articolazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, per singola società e al netto delle operazioni infragruppo, è riportata nella seguente tabella.

 

Canoni di abbonamento (1.708,4 milioni di Euro). Comprendono i canoni di competenza dell’esercizio nonché quelli di competenza di esercizi precedenti riscossi in via coattiva tramite iscrizione a ruolo. Sono altresì inclusi, seppure per un ammontare residuale, i canoni non riscossi da soggetti esentati al pagamento del canone.

 

L’incremento complessivo (+1,4%) è da riferire all’aumento del canone unitario, da Euro 109,00 a Euro 110,50 (+1,4%). È da rilevare anche l’incremento del numero degli abbonati paganti (+0,2%) e il calo dei nuovi abbonati (-3,1%), che tornano a livello del 2009.

Pubblicità. In un quadro caratterizzato dal rallentamento dell’economia e dal calo dei consumi anche la raccolta pubblicitaria nel 2011 ha registrato evidenti segni di difficoltà.

Nel complesso l’andamento della raccolta nel 2011 è da interpretarsi non solo alla luce del rallentamento globale dell’economia, che ha indotto un generalizzato ridimensionamento dei budget pubblicitari, ma anche del confronto con il 2010, anno caratterizzato dalla presenza di grandi eventi sportivi, quali i Mondiali di calcio del Sud Africa e le Olimpiadi invernali di Vancouver.

Le rilevazioni Nielsen consentono di stimare una diminuzione del mercato complessivo prossima al 4%, con significative riduzioni della raccolta su tutti i media, fatta eccezione per Internet che chiude al +12,3%. In particolare gli investimenti pubblicitari televisivi e radiofonici evidenziano una flessione rispettivamente del 3,1% e del 7,8%.

In tale contesto, gli introiti pubblicitari del Gruppo Rai (964,8 milioni di Euro) evidenziano una diminuzione di 64,1 milioni di Euro (-6,2%) rispetto all’esercizio 2010, come evidenziato nella tabella nella pagina seguente.

Da sottolineare la prosecuzione della significativa crescita della raccolta pubblicitaria sui canali specializzati (+21,4 milioni di Euro, +71,1%).

 

Gli Altri Ricavi presentano un incremento di 2,4 milioni di Euro (+0,8%) determinato da una pluralità di fattori di segno opposto rappresentati nella sottostante tabella.

 

Tra i principali fattori di scostamento si evidenziano in positivo la voce Cessione diritti utilizzazione materiale teche a squadre calcistiche, che presenta un incremento di 26,3 milioni di Euro conseguente ai diversi accordi conclusi dalla Capogruppo nei due esercizi, in negativo le voci Commercializzazioni diritti ed edizioni musicali (-15,8 milioni di Euro), il cui decremento è in buona parte riferito alla commercializzazione dei diritti per l’estero delle partite del campionato italiano di calcio in relazione a differenti modalità contrattualistiche di tali operazioni (-5,4 milioni di Euro), senza peraltro significativi effetti netti a conto economico, e alle Edizioni musicali (-3,1 milioni di Euro).

Altri fattori di riduzione con minore rilevanza sono i Servizi speciali da convenzione (-3,9 milioni di Euro) in conseguenza della rimodulazione delle attività previste nella convenzione per l’offerta televisiva, radiofonica e multimediale all’estero, e il Rimborso costi produzione dei programmi (-5,7 milioni di Euro) principalmente per il venir meno dei proventi correlati alla realizzazione di una fiction di lunga serialità e Servizi di diffusione segnale, nolo circuiti, ponti radio e collegamenti (-4,7 milioni di Euro) determinati principalmente dal venir meno dei proventi conseguenti alla cessazione di un contratto di servizio di diffusione satellitare con analoghi effetti sul lato costi.

L’articolazione degli altri ricavi, per singola società e al netto delle operazioni infragruppo, è riportata nella seguente tabella.

 

Costi operativi

Ammontano complessivamente a 2.278,6 milioni di Euro e presentano, rispetto all’esercizio 2010, un decremento di 120,5 milioni di Euro, pari al 5,0% le cui motivazioni sono nel seguito illustrate. Nella voce sono consuntivati i costi, sia esterni che interni (costo del lavoro), attinenti l’ordinaria attività dell’impresa, secondo la classificazione che segue.

Consumi di beni e servizi esterni – La voce include gli acquisti di beni e le prestazioni di servizi necessari alla realizzazione di programmi a utilità immediata (acquisti di beni di consumo, servizi esterni, collaborazioni artistiche ecc.), i diritti di ripresa di eventi sportivi, i diritti d’autore, i costi di funzionamento (affitti e noleggi, spese telefoniche e postali, pulizia, manutenzioni ecc.) e altri costi correlati alla gestione (imposte indirette e tasse, contributo all’Authority, canone di concessione ecc.).

Come evidenziato nella tabella, la voce presenta, rispetto al passato esercizio, un decremento di 138,4 milioni di Euro (-10,0%), per lo più derivante dalla riduzione dei costi per l’acquisizione dei diritti di ripresa, riguardanti essenzialmente diritti sportivi (-85,9 milioni di Euro). Al riguardo va segnalata la presenza nel 2010, come in tutti gli anni pari, dei grandi eventi sportivi a ricorrenza quadriennale (Campionati mondiali di calcio e Olimpiadi invernali) i cui diritti hanno inciso sul conto economico dello scorso esercizio per 107,8 milioni di Euro. Tale riduzione è stata parzialmente compensata da maggiori costi conseguenti all’acquisto dei diritti delle partite amichevoli e di qualificazione ai Campionati Europei 2012 della Nazionale di Calcio.

Oltre a quanto sopra evidenziato si osservano risparmi diffusi nelle altre componenti della voce a conferma della prosecuzione di politiche di contenimento dei costi.

 

L’articolazione dei costi per acquisizione di beni e servizi, per singola società e al netto delle operazioni infragruppo, è riportata nella seguente tabella:

 

La crescita del costo del lavoro si giustifica con l’accantonamento della quota di sistema premiante per dirigenti, quadri, impiegati e operai non prevista nell’esercizio precedente in quanto non corrisposta. AI di là di questa componente, infatti, il costo del lavoro 2011 si chiude a un valore sostanzialmente corrispondente al 2010.

Tale risultato deriva da una serie di manovre gestionali finalizzate a compensare la crescita economica derivante dagli automatismi contrattuali, dalla stabilizzazione dei precari, dall’innalzamento dell’indice di rivalutazione del TFR e dagli accantonamenti a copertura dei periodi di vacanza contrattuale per quadri impiegati operai e orchestrali.

Tra le manovre adottate, il peso più significativo è attribuibile alle incentivazioni all’esodo e al sostanziale blocco delle politiche gestionali.

L’articolazione del costo del lavoro, per singola società, è riportata nella seguente tabella.

 

Il personale in organico al 31 dicembre 2011 (comprensivo di 66 contratti di inserimento e di apprendistato) risulta composto da 11.410 unità, con un incremento di 55 unità rispetto alla stessa data dell’esercizio precedente. Nel dettaglio della movimentazione le uscite dalle aziende del Gruppo sono state 331, di cui 156 a seguito di incentivazione all’esodo, mentre le assunzioni sono state 386, di cui 317 per stabilizzazione di precari a seguito di accordi sindacali, 20 per reintegri a seguito di causa, 3 per collocamenti obbligatori.

Il numero medio dei dipendenti, comprensivo delle unità a tempo determinato, ammonta a 13.133 unità, con un decremento di 115 unità rispetto alla situazione del passato esercizio, determinato da un decremento del personale a T.I. pari a 30 unità e da una diminuzione di 85 unità del personale a T.D..

Il Margine Operativo Lordo Margine Operativo Lordo presenta, per effetto delle dinamiche sopra esposte, un saldo positivo di 719,7 milioni di Euro, con un incremento rispetto al passato esercizio di 78,4 milioni di Euro pari al 12,2%.

Ammortamento programmi

La voce in esame è correlata con gli investimenti in programmi, che nel 2011 ammontano a 491,9 milioni di Euro, con un decremento di 17,9 milioni di Euro (-3,5%), riferibile principalmente al genere Fiction, come evidenziato nella seguente tabella.

 

L’articolazione per società degli investimenti in programmi è illustrata nella tabella che segue:

 

Gli ammortamenti del periodo riferiti alle voci sopra citate, pari a 487,1 milioni di Euro, manifestano un decremento rispetto al precedente esercizio pari a 19,9 milioni di Euro (-3,9%), correlato al sopra esposto andamento degli investimenti.

 

Altri ammortamenti

Sono correlati agli investimenti in immobilizzazioni materiali e ad altri investimenti, la cui dinamica nell’esercizio 2011, evidenziata nel prospetto che segue, presenta complessivamente un incremento di 51,4 milioni di Euro (+34,3%), determinato in gran parte dall’acquisizione del compendio immobiliare DEAR da parte della Capogruppo per un importo pari a 52,5 milioni di Euro.

Le tabelle che seguono ne illustrano l’articolazione per tipologia e società:

 

 

Gli ammortamenti del periodo riferiti alle voci sopra citate ammontano a 130,2 milioni di Euro, con un incremento di 9,0 milioni di Euro rispetto al 2010, riferito principalmente alle immobilizzazioni materiali.

 

Altri oneri netti

La voce, comprendente costi/proventi non direttamente correlati all’attività tipica della Società, evidenzia nel 2011 oneri netti pari a 39,6 milioni di Euro (nel precedente esercizio 32,1 milioni di Euro). Più in particolare la voce rileva oneri a fronte di programmi a utilità ripetuta di cui non si preveda l’utilizzabilità, replicabilità o sfruttamento commerciale per 29,9 milioni di Euro (al 31 dicembre 2010, 42,8 milioni di Euro), accantonamenti per rischi e oneri per 18,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2010, 19,0 milioni di Euro), accantonamento al fondo svalutazione crediti per 6,3 milioni di Euro (al 31 dicembre 2010, 8,4 milioni di Euro), accantonamento al fondo pensionistico integrativo aziendale a favore di ex dipendenti per 13,9 milioni di Euro (al 31 dicembre 2010, 9,7 milioni di Euro), parzialmente compensati da sopravvenienze attive nette per 21,2 milioni di Euro (al 31 dicembre 2010, 29,2 milioni di Euro) e da rilasci di fondi accantonati in precedenti esercizi per 8,8 milioni di Euro (al 31 dicembre 2010, 20,0 milioni di Euro).

Risultato operativo

La dinamica dei ricavi e dei costi operativi sin qui illustrata ha determinato un miglioramento del Risultato Operativo, che passa da -19,0 milioni di Euro del passato esercizio a +62,8 milioni di Euro dell’esercizio attuale, con un incremento di 81,8 milioni di Euro.

Oneri finanziari netti

La voce Oneri finanziari netti presenta un risultato negativo per 9,5 milioni di Euro, in peggioramento rispetto all’esercizio 2010 (-0,4 milioni di Euro). La voce evidenzia gli effetti economici della gestione finanziaria tipica e comprende interessi attivi e passivi verso banche e società del Gruppo e proventi/oneri netti di cambio.

 

In dettaglio si evidenzia una variazione negativa degli interessi netti verso banche di 3,7 milioni di Euro a fronte di una maggiore esposizione finanziaria verso terzi e all’incremento dei tassi applicati.

Gli oneri di cambio netti, pari a 0,9 milioni di Euro, sono in peggioramento di 3,9 milioni di Euro rispetto al precedente esercizio. In particolare a determinare tale risultato hanno concorso le differenze cambio su contratti denominati in Dollari americani di Rai Cinema, sui quali erano in essere, come da policy aziendale, operazioni di copertura attivate in esercizi precedenti. Gli altri oneri finanziari sono in peggioramento per maggiori commissioni bancarie e interessi verso fornitori per dilazioni di pagamento contrattualmente stabilite.

Il costo medio dei finanziamenti, costituiti da linee di credito su conto corrente, “denari caldi”, finanziamenti stand-by e a medio termine, si attesta nel complesso al 2,8% (1,9% nell’esercizio precedente), in incremento in relazione all’aumento degli spread applicati sui finanziamenti bancari.

Oneri straordinari netti

Ammontano a 6,8 milioni di Euro (45,6 milioni di Euro nel 2010) e sono relativi per la gran parte a costi sostenuti per la prosecuzione delle azioni di incentivazione all’esodo anticipato del personale avviate nel precedente esercizio.

Imposte sul reddito

Ammontano complessivamente a 36,7 milioni di Euro e rappresentano il saldo tra fiscalità corrente e differita così come dettagliato nella tabella.

 

L’IRES di 22,5 milioni di Euro presenta un decremento di 15,8 milioni di Euro rispetto al dato del precedente esercizio riferibile ai minori risultati economici realizzati da alcune società del Gruppo.

Per quanto concerne la Capogruppo non si è rilevato alcun importo a titolo di IRES, in quanto per l’esercizio si prevede un risultato ai fini fiscali di segno negativo.

L’IRAP, ammontante a 42,8 milioni di Euro, si presenta in crescita rispetto al precedente esercizio, in conseguenza del maggior imponibile fiscale della Capogruppo.

Le imposte differite passive determinano nel 2011 un effetto positivo pari a 2,1 milioni di Euro (nel 2010, 2,6 milioni di Euro) principalmente in conseguenza del rientro delle differenze temporanee di reddito derivanti dai maggiori ammortamenti effettuati dalla Capogruppo nei precedenti esercizi ai soli fini fiscali.

Le imposte differite attive (27,3 milioni di Euro) sono originate dall’iscrizione di crediti IRES derivanti da:
imponibile fiscale negativo della Capogruppo che trova compensazione con gli imponibili fiscali positivi di società controllate, apportati in sede di consolidato fiscale relativo al periodo d’imposta 2011 per 16,5 milioni di Euro;
differenze temporanee di reddito della Capogruppo che si riverseranno nel prossimo esercizio, che sono state determinate in base sostanzialmente al reddito imponibile di Gruppo prevedibile in tale esercizio, per 8,5 milioni di Euro;
altre variazioni per 2,3 milioni di Euro.

Struttura Patrimoniale

Immobilizzazioni

 

Le Immobilizzazioni in Programmi sono per lo più rappresentate dal genere fiction (470,3 milioni di Euro) e dal genere film (313,5 milioni di Euro).

 

Le Immobilizzazioni in partecipazioni ammontano a 12,2 milioni di Euro e presentano un decremento rispetto al passato esercizio (-4,0 milioni di Euro) principalmente conseguente alla svalutazione della partecipazione in Rai Corporation a seguito della decisione di chiudere tale società. Le Altre Immobilizzazioni sono dettagliate nel prospetto che segue:

 

Capitale d’esercizio

La variazione nei confronti del bilancio 2010 (+73 milioni di Euro) è riconducibile in massima parte alla normale evoluzione della gestione aziendale.

 

 

Tra le variazioni di maggior rilievo si evidenzia:

Crediti commerciali: in incremento di 48,6 milioni di Euro per maggiori posizioni creditorie in buona parte determinate da minori incassi della Capogruppo per Servizi speciali da Convenzione con lo Stato.

Altre attività: in aumento per 78,6 milioni di Euro in larga parte riconducibile alla corresponsione da parte della Capogruppo di anticipi a fronte dell’acquisizione dei diritti riferiti a manifestazioni sportive che si disputeranno nel successivo esercizio (in particolare Campionati europei di calcio e Olimpiadi estive).

Debiti commerciali: in incremento di 48,2 milioni di Euro dovuto ad alcune partite di debito relative a contratti con società calcistiche e per l’acquisizione di diritti sportivi e dell’immobile DEAR.

Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta a fine esercizio, negativa per 272,4 milioni di Euro, presenta un peggioramento rilevante rispetto all’esercizio precedente (-154,2 milioni di Euro) e risulta così composta:

 

La crescita dell’indebitamento, nonostante il risultato economico di sostanziale equilibrio, è determinata in maniera significativa dalla variazione di alcune poste di capitale d’esercizio, principalmente per ritardati incassi di crediti da convenzioni per servizi resi a favore dello Stato e rilevanti esborsi a fronte di futuri grandi eventi sportivi (Campionati Europei e Mondiali di calcio, Olimpiadi estive).

Si segnala che nel mese di maggio 2011 è stato sottoscritto, alle migliori condizioni di mercato, un finanziamento chirografario in pool di 295 milioni di Euro con cinque controparti bancarie, al 31 dicembre 2011 utilizzato per 210 milioni di Euro.

Il prestito, convertito nel rispetto della policy aziendale per circa il 70% a tasso fisso tramite Interest Rate Swap, prevede il rimborso integrale al 31 dicembre 2015, con ammortamento a decorrere da giugno 2013, tramite rate semestrali costanti.
Il finanziamento prevede il rispetto di due indici parametrico/patrimoniali:

Indebitamento Finanziario Netto al netto dei crediti verso lo Stato per canoni d’abbonamento/Patrimonio Netto = 1,5

Indebitamento Finanziario Netto al netto dei crediti verso lo Stato per canoni d’abbonamento/Margine Operativo Lordo = 1 Tali indici risultano al 31 dicembre pienamente rispettati, attestandosi rispettivamente a 0,49 e 0,36.

La posizione finanziaria media è negativa per circa 254 milioni di Euro, in peggioramento rispetto all’esercizio precedente (-188 milioni di Euro).

L’analisi effettuata in base a ulteriori indici di struttura patrimoniale e finanziaria evidenzia che:

l’indice di copertura del capitale investito netto, determinato dal rapporto tra capitale investito netto e mezzi propri è pari a 1,51 (1,29 al 31 dicembre 2010);

l’indice di copertura dei debiti finanziari, determinato dal rapporto tra debiti di natura finanziaria e mezzi propri è pari a 0,51 (0,29 al 31 dicembre 2010);

l’indice di disponibilità, individuato dal rapporto tra attività correnti (rimanenze, attivo circolante, disponibilità liquide e crediti finanziari) e passività correnti (passivo del circolante e debiti finanziari), è pari a 0,87 (0,73 al 31 dicembre 2010);

l’indice di autocopertura delle immobilizzazioni, calcolato in base al rapporto tra patrimonio netto e immobilizzazioni, è pari a 0,33 (invariato rispetto al 31 dicembre 2010).

I rischi finanziari ai quali è esposto il Gruppo sono monitorati con opportuni strumenti informatici e statistici. Una policy regolamenta la gestione finanziaria secondo le migliori pratiche internazionali, con l’obiettivo di preservare il valore aziendale attraverso un atteggiamento avverso al rischio, perseguito con un monitoraggio attivo dell’esposizione e l’attuazione di opportune strategie di copertura, realizzate centralmente dalla Capogruppo, anche per conto delle società controllate.

In particolare:

Il rischio di cambio è significativo in relazione all’esposizione in Dollari statunitensi originata dall’acquisto di diritti sportivi denominati in valuta da parte di Rai (oltre che dal finanziamento della consociata estera Rai Corporation), e di diritti cinematografici e televisivi da parte di Rai Cinema. Nel corso del 2011 tali impegni hanno generato pagamenti per circa 220 milioni di Dollari. La gestione è realizzata a far data dalla sottoscrizione dell’impegno commerciale, spesso di durata pluriennale, e ha come obiettivo la salvaguardia del controvalore in Euro degli impegni stimati in sede di ordine o di budget. Le strategie di copertura sono attuate attraverso strumenti finanziari derivati – quali acquisti a termine, swap e strutture opzionali – senza assumere mai carattere di speculazione finanziaria. La policy di Gruppo prevede molteplici limiti operativi cui deve attenersi l’attività di copertura.

Il rischio tasso è anch’esso regolamentato dalla policy aziendale, in particolare per l’esposizione di medio-lungo termine, con specifici limiti operativi. In relazione all’accensione del finanziamento a medio termine sopra descritto, sono stati stipulati contratti di Interest Rate Swap per 205 milioni di Euro (di cui 131 con partenza ritardata al 31 dicembre 2011), allo scopo di trasformare in tasso fisso il costo del finanziamento, erogato a tasso variabile e quindi soggetto alla volatilità di mercato.

Il rischio di credito sugli impieghi di liquidità è limitato in quanto la policy aziendale prevede, per i limitati periodi di eccedenze di cassa, l’utilizzo di strumenti finanziari a basso rischio e con controparti di rating elevato. Nel corso del 2011 sono stati utilizzati unicamente depositi vincolati o a vista con remunerazioni prossime al tasso Euribor.

Per quanto concerne il rischio di liquidità si evidenzia che il Gruppo, a fronte di un periodo di forte incertezza del mercato monetario, ha consolidato la propria struttura finanziaria tramite l’accensione del finanziamento a medio termine sopra descritto, di cui al 31 dicembre 2011 sono stati utilizzati 210 milioni di Euro (grazie alla possibilità di utilizzo estesa a tutto il primo anno successivo alla sottoscrizione). Con il sistema bancario sono inoltre accese linee di affidamento a breve termine e a revoca per un importo massimo di circa 515 milioni di Euro, che in occasioni delle recenti tensioni sui mercati finanziari hanno presentato problemi di completa utilizzabilità. Sono inoltre attivi finanziamenti per complessivi 130 milioni di Euro nella tipologia stand-by in scadenza a febbraio 2012, che nel primo trimestre 2012 si è provveduto a rinnovare per un importo di 90 milioni di Euro. I finanziamenti in essere consentono di coprire i periodi di massimo scoperto infrannuale, a condizione che la liquidazione dei canoni da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze avvenga senza ritardi significativi rispetto alle date contrattuali di fine trimestre. A ulteriore copertura dei rilevanti fabbisogni richiesti dall’avanzamento del progetto digitale terrestre – in assenza di rilevanti contributi pubblici – prosegue l’istruttoria con la Banca Europea degli Investimenti per l’accensione di uno specifico finanziamento a medio-lungo termine.


 



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