Rai Way si propone sul mercato
italiano come provider d’infrastrutture e
servizi di rete per i broadcaster e per gli
operatori di telecomunicazioni, e punta
a valorizzare al meglio il potenziale
della rete facendo leva sulle importanti
conoscenze e know-how del personale
per fornire un servizio di elevata qualità
a Rai e ai clienti terzi.
 
 
     
 
 
 
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Rai Way vai giu'

Rai Way

Rai Way nasce per la gestione delle reti di trasmissione e diffusione della Rai nel febbraio del 2000 dal conferimento di ramo d’azienda della ex Divisione Trasmissione e Diffusione. Nel conferimento è stata trasferita a Rai Way la proprietà delle infrastrutture e degli impianti, tutti gli asset e il know-how, destinati allo svolgimento della pianificazione, progettazione, installazione, realizzazione, esercizio, gestione e manutenzione della rete di trasmissione e diffusione dei segnali voce, video e dati.

Le principali risorse Rai Way comprendono circa 2.431 siti dedicati dislocati sul territorio nazionale, 23 sedi regionali e circa 700 tra tecnici e ingegneri che costituiscono un nucleo di eccellenza tecnologica nel settore della trasmissione e diffusione dei segnali radiotelevisivi.

La missione è quella di fornire servizi di rete quali la contribuzione, trasmissione e diffusione analogica e digitale, terrestre e satellitare di segnali televisivi e radiofonici, con particolare attenzione alla gestione delle reti radiotelevisive per Rai attraverso l’apposito Contratto di Servizio tra Rai e Rai Way.

La copertura della rete di diffusione radio e televisiva raggiunge in Italia i massimi livelli sia in rapporto alla popolazione sia al territorio, con un alto livello di qualità e, in quest’ambito, l’obiettivo di Rai Way è quello di assicurare l’erogazione dei propri servizi al minor costo e con il più alto livello tecnico in termini di sicurezza e flessibilità.

In particolare, dal punto di vista operativo, Rai Way cura l'attivazione delle nuove tecnologie broadcast, lo sviluppo, la progettazione e l’installazione di tutti gli impianti di radiodiffusione, presidiando l’esercizio e la manutenzione della rete al fine di garantire omogenei ed elevati standard tecnici che consentano la ricezione ottimale dei programmi radiotelevisivi agli utenti finali.

Nel 2010, Rai Way ha celebrato il suo primo decennio di attività, un arco di tempo durante il quale la società ha fornito alla Capogruppo tutto il supporto necessario affinché la Rai potesse raggiungere gli obiettivi sfidanti imposti dal Contratto di Servizio e dal mercato radiotelevisivo. L’impegno costante del personale a ogni livello in questo periodo ha permesso di ottenere tra l’altro importanti risultati tra cui la digitalizzazione sia della rete trasmissiva che di quella diffusiva (tuttora in corso d’opera), la realizzazione di servizi in Alta Definizione di importanti eventi sportivi, l’ottenimento della certificazione ambientale ISO 14001 e la pubblicazione annuale di bilanci ambientali.

In particolare, il 2010 ha visto Rai Way fortemente impegnata nelle diverse iniziative sia per lo sviluppo del proprio business, sia per il consolidamento della tradizionale posizione non solo di incumbent operator ma anche di leader nel settore della diffusione e trasmissione radio e TV.

Anche l’esercizio 2010 ha visto Rai Way fortemente impegnata nelle attività di transizione dall’analogico al digitale terrestre delle regioni indicate nel calendario promulgato e successivamente modificato dal Ministero dello Sviluppo Economico- Comunicazioni; in particolare sono stati effettuati i seguenti switch-off: il Piemonte orientale, la Lombardia (con eccezione della provincia di Mantova) e le provincie di Parma e Piacenza, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Nel 2010 Rai ha chiesto la collaborazione di Rai Way per il coordinamento delle frequenze per l’uso della strumentazione Rai e dei broadcaster esteri in concomitanza degli eventi del Giro d’Italia (con partenza dall’Olanda), i Mondiali di pattinaggio, i Mondiali di calcio, la Formula 1, i Mondiali maschili di volley e i Campionati Europei di atletica leggera.

Le iniziative di comunicazione che più hanno impegnato Rai Way in questi nove mesi del 2010 sono:

il passaggio alla Televisione Digitale Terrestre;

la promozione della Radio Digitale.

In tale ottica relativamente al passaggio alla televisione digitale terrestre, Rai Way ha ideato due rilevanti iniziative nelle regioni oggetto di digitalizzazione nel 2010:

informazione specializzata mirata agli installatori d'antenna;

informazione specifica per l’utenza domestica.

La prima iniziativa ha visto protagonista Rai Way nella realizzazione, in collaborazione con Eurosatellite, leader nella formazione professionale per gli installatori di antenna, di un Road Show che ha toccato diverse città italiane e ha visto la partecipazione di più di 1.500 operatori del settore.

Per l’informazione specifica per l’utenza domestica, invece, Rai Way ha promosso un’iniziativa denominata Progetto Scuola, che ha realizzato con la collaborazione di Eurosatellite e del Ministero della Pubblica Istruzione. Tale iniziativa ha avuto come destinatari i ragazzi delle scuole medie quale target ottimale per veicolare l’informazione DVB-T e trasferire la medesima proprio nell’ambito domestico.
Tutto ciò è stato conseguito attraverso la realizzazione di alcune clip filmate che hanno affrontato le problematiche più comuni emerse durante i precedenti switch-off evidenziandone le possibili soluzioni in maniera semplice e immediata.

L’iniziativa è stata presentata a Milano nel mese di maggio presso la scuola media ‘Carlo Porta’ e ha visto coinvolti anche alunni di altri istituti milanesi per un totale di 270 ragazzi.

Inoltre, per dare maggiore diffusione, il materiale video è stato trasferito sul portale You Tube e sul sito www.digitaleterrestre.it/scuola riscuotendo un notevole successo in termini di contatti registrati.

Sul lato della radiofonia digitale, nel 2010 è proseguita la diffusione a livello nazionale, avviata nel 2009, di un servizio sperimentale di applicazioni basate sullo standard BIFS del DAB+/DMB.

Prosegue, inoltre, la collaborazione con l’associazione delle radio locali e comunitarie Aeranti – Corallo, finalizzata alla realizzazione e la gestione delle infrastrutture per la trasmissione della radiofonia in tecnica digitale dedicate all’emittenza locale.
In particolare, più spiccatamente in un’ottica di innovazione e sviluppo della radio digitale, si segnala che è stata avviata l’attività di certificazione dei ricevitori per la Radio Digitale, che ha visto Rai Way come uno dei principali promotori, che si è concretizzata con la redazione di un documento denominato ARD-Book che è stato successivamente approvato e adottato dall’Associazione per la Radiofonia Digitale in Italia (ARD) di cui Rai Way è membro.

L’ARD-Book stabilisce, in armonia con gli standard internazionali e con le raccomandazioni degli enti EBU e World DMB Forum, le caratteristiche dei ricevitori per il mercato italiano avendo come principale obiettivo quello di essere in sintonia con quanto i broadcaster intenderanno trasmettere. Anche per il 2010 Rai Way provvederà a predisporre e pubblicare il Report Ambientale al fine di continuare l’opera di veicolazione delle informazioni relative agli impatti ambientali connessi all’operatività aziendale.