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Prima di tutto del 26 dicembre 2011

Una delle cinque bombe scoppiate nel giorno di Natale - NigeriaPrima di tutto, versione natalizia. La sveglia stamattina è suonata un’ora dopo, alle 6.00, ma la trasmissione non ha rinunciato ai suoi approfondimenti e curiosità. A cominciare dal commento del direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, sugli attentati in Nigeria contro i cristiani. Un Natale di sangue e dolore, costato la vita a più di 100 persone.
Sulla scia delle feste, siamo andati a vedere se le tradizioni di questo periodo sono le stesse nei luoghi in cui il cliché natalizio è capovolto: niente fiocchi di neve, cappotti e cioccolata calda, ma sole, pantaloncini e bevande ghiacciate. Dalla Patagonia, Flavio Bellardini ci ha descritto un Babbo Natale in costume da bagno ma poi ci ha assicurato che i simboli natalizi sono gli stessi. Come il presepe. A proposito, lo sapevate che Tesero, piccolo borgo in provincia di Trento, ha dato uno dei suoi presepi a grandezza naturale a Betlemme? Noi abbiamo sentito Walter Deflorian – presidente dell’Associazione Amici del Presepio di Tesero - che ci ha raccontato i segreti delle natività costruite artigianalmente dagli abitanti del Paese. Poi abbiamo parlato di bollicine: per lo spazio degli innovatori Massimo Cerofolini ha chiesto a Luca Maroni, curatore di guide sul vino, quali sono le ultime novità nel mondo degli spumanti italiani.
Oggi la radiosveglia è suonata per Trevi, piccolo borgo in provincia di Frosinone.
Infine, un approfondimento sulla possibilità di avere la linea Adsl senza rete fissa. Un’opzione poco pubblicizzata che consente qualche risparmio a fine mese. Tutti i dettagli nelle parole di Marco Bulfon – coordinatore inchieste Altroconsumo.

 

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