Cantautore, compositore, scrittore e poeta, questa sera abbandona per poche ore il rifugio di Pàvana, sull’Appennino pistoiese, per una delle sue rarissime interviste televisive: l’ultima rilasciata risale al marzo 2010, sempre a Che tempo che fa; dai primi anni ’60, attraversa la scena musicale italiana diventandone in breve tempo uno dei protagonisti: Auschwitz, Noi non ci saremo, Dio è morto, La locomotiva, L’avvelenata sono solo alcuni dei titoli che contraddistinguono uno stile inconfondibile; più di venti album realizzati dal 1966 al 2004 (l’ultimo è stato Ritratti), è anche autore di una ventina di libri e di cinque fumetti: il 28 febbraio è tornato in libreria con Dizionario delle cose perdute, originale playlist del nostro passato recente, descritta con un po’ di nostalgia ma soprattutto con poesia ed ironia