Da Porta a Porta e Tgcom 24 del 5/4/2012 - Dalla prima intervista a Umberto Bossi, subito dopo le dimissioni: “I miei figli portano i miei cognomi, bisogna controllare tutto e chi ha preso i soldi deve ridarli. Il nuovo gruppo si deve impegnare, era ingiusto che restassi io, ero solo d’intralcio. Nessuno mi ha chiesto le dimissioni, ma era giusto farlo» Poi: «Quando mi hanno dato la parola in consiglio federale mi veniva da piangere, poi ho smesso perché veniva da piangere a tutti»