Emma Dante, una delle più interessanti e controverse registe italiane, mette in scena una “storia matriarcale” di una famiglia di sette donne, le sorelle Macaluso riunite al funerale di una di loro. Si ricordano e si rinfacciano a vicenda sogni e disperazioni, ma in fondo tra di loro e la defunta - chi è? - non sembra esserci molta differenza. Il confine è labile quando non si è sicuro di essere vivi e quando nessuno ci avvisa di essere morti, come racconta l'aneddoto della Dante: “Tutto si ispira al racconto che mi fece un amico. Sua nonna, nel delirio della malattia, una notte chiamò la figlia urlando. La figlia corse al suo letto e la madre le chiese: ‘in definitiva io sugnu viva o morta?’ La figlia rispose: ‘viva! Sei viva mamma!’ E la madre beffarda rispose: ’see viva! Avi ca sugnu morta e ‘un mi dicìti niente p’un fàrimi scantàri’. (sì, viva! Io sono morta da un pezzo e voi non me lo dite per non spaventarmi.)“ Registrato al Piccolo Teatro Grassi di Milano per la regia di Arnalda Canali.