Quarant'anni fa l’elezione a Presidente degli Stati Uniti di Ronald Reagan, confermato quattro anni dopo. Una presidenza segnata da una crescita economica record, che ha posto le basi per il collasso del totalitarismo comunista con la fine dell’Unione Sovietica, della Guerra Fredda (vinta senza sparare nemmeno un colpo) e la caduta del Muro di Berlino. Reagan, ex attore, accolto allora con scetticismo dai grandi media raggiunse a fine mandato un altissimo indice di gradimento. Oggi è tra i più rimpianti inquilini della Casa Bianca. Un gigante del ‘900, un conservatore rivoluzionario che ha cambiato i destini dell’Occidente e del Mondo.